Non sono felice nella mia vita
Sono un ragazzo di quasi 35 anni, e purtroppo non sono felice della mia vita oerche non sono riuscito a conformare quello che desideravo di più dalla vita.
UNA FAMIGLIA.
Non ho una ragazza sono single, mio fratello i miei amici sono tutti sistemati figli famiglia io ancora purtroppo niente, giro molto il mondo e quando sono a casa gioco molto alla playstation ormai, ma anche quando esco gioco a calcio mi sento sempre vuoto dentro di me.
Non ne parlo mai con nessuno perché sono abbastanza forte davanti agli altri ma da dentro normalmente soffro.
Provo avere una ragazza ma faccio mota fatica, ho avuto una ragazza prima ma mi è andata male.
Prmai tutto quello che faccio non mi rende felice.
UNA FAMIGLIA.
Non ho una ragazza sono single, mio fratello i miei amici sono tutti sistemati figli famiglia io ancora purtroppo niente, giro molto il mondo e quando sono a casa gioco molto alla playstation ormai, ma anche quando esco gioco a calcio mi sento sempre vuoto dentro di me.
Non ne parlo mai con nessuno perché sono abbastanza forte davanti agli altri ma da dentro normalmente soffro.
Provo avere una ragazza ma faccio mota fatica, ho avuto una ragazza prima ma mi è andata male.
Prmai tutto quello che faccio non mi rende felice.
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Gentile utente,
questa è la sua email numero 41.
Ci scrive da anni, e puntualmente le abbiamo risposto, in tanti. Per poter continuare a risponderle con la speranza di aiutarla, lei deve dirci se ha accolto i nostri suggerimenti, almeno quello fondamentale: parlare di persona con uno psicologo.
Li trova gratis alle ASL, al Centro di Salute Mentale, al Consultorio.
Gli psicologi non hanno solo il compito di curare persone malate: sanno migliorare i comportamenti, potenziare le capacità, aiutare a raggiungere certi traguardi della vita che a tante persone risultano difficili.
Lei questo lo capisce, infatti scrive a noi psicologi, ma deve fare il passo decisivo di vedere uno psicologo di persona, di riuscire a parlargli e affidarsi a lui (o lei).
Noi di lei sappiamo troppo poco, malgrado il fatto che ci ha scritto per molti anni.
Sappiamo che è di origini straniere e che non apprezza le ragazze italiane.
Non sappiamo com'è composta la sua famiglia, ci ha parlato solo di un padre e di un fratello (e sua madre?).
Sappiamo che ha amici, ma non sappiamo che studi ha fatto, quali sono le attività lavorative che pratica e ha praticato.
Sappiamo che ha molto sofferto di non avere una ragazza, poi ne ha finalmente avuta una per due anni, ma la relazione è finita. Ha scritto che non è stata colpa sua; possibile? Le responsabilità di un rapporto sono di tutti e due.
Ecco, uno psicologo l'avrebbe aiutata a non perdere la sua ragazza, e adesso sarebbe un valido aiuto per farle capire cos'è successo davvero, come non ripetere gli stessi errori, dove e in che modo scegliere una possibile compagna.
Lei scrive: "giro molto il mondo e quando sono a casa gioco molto alla playstation". E il lavoro?
Deve scegliere: affidarsi ad uno psicologo, o accettare la vita che può costruirsi da solo.
Non è continuando a scriverci, senza poi seguire le nostre indicazioni, che otterrà la soluzione.
Ci rifletta.
questa è la sua email numero 41.
Ci scrive da anni, e puntualmente le abbiamo risposto, in tanti. Per poter continuare a risponderle con la speranza di aiutarla, lei deve dirci se ha accolto i nostri suggerimenti, almeno quello fondamentale: parlare di persona con uno psicologo.
Li trova gratis alle ASL, al Centro di Salute Mentale, al Consultorio.
Gli psicologi non hanno solo il compito di curare persone malate: sanno migliorare i comportamenti, potenziare le capacità, aiutare a raggiungere certi traguardi della vita che a tante persone risultano difficili.
Lei questo lo capisce, infatti scrive a noi psicologi, ma deve fare il passo decisivo di vedere uno psicologo di persona, di riuscire a parlargli e affidarsi a lui (o lei).
Noi di lei sappiamo troppo poco, malgrado il fatto che ci ha scritto per molti anni.
Sappiamo che è di origini straniere e che non apprezza le ragazze italiane.
Non sappiamo com'è composta la sua famiglia, ci ha parlato solo di un padre e di un fratello (e sua madre?).
Sappiamo che ha amici, ma non sappiamo che studi ha fatto, quali sono le attività lavorative che pratica e ha praticato.
Sappiamo che ha molto sofferto di non avere una ragazza, poi ne ha finalmente avuta una per due anni, ma la relazione è finita. Ha scritto che non è stata colpa sua; possibile? Le responsabilità di un rapporto sono di tutti e due.
Ecco, uno psicologo l'avrebbe aiutata a non perdere la sua ragazza, e adesso sarebbe un valido aiuto per farle capire cos'è successo davvero, come non ripetere gli stessi errori, dove e in che modo scegliere una possibile compagna.
Lei scrive: "giro molto il mondo e quando sono a casa gioco molto alla playstation". E il lavoro?
Deve scegliere: affidarsi ad uno psicologo, o accettare la vita che può costruirsi da solo.
Non è continuando a scriverci, senza poi seguire le nostre indicazioni, che otterrà la soluzione.
Ci rifletta.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 16/10/2022.
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