Relazione con partner depresso?
Ciao a tutti, ho 26 anni ed ho da poco rotto la mia relazione di 3 anni con l'uomo che ho amato di più nella mia vita.
La nostra era una relazione quasi idilliaca, stessi hobby, sesso fantastico, obbiettivi di vita simili...ma si trascinava della tristezza dietro da prima di conoscermi.
Non sono un dottore ma credo che potesse soffrire di depressione, era nella maggior parte del tempo triste, spariva per giorni, non amava fare cose.
Quando ci siamo conosciuti aveva più vita, ma quando si è trasferito nella mia città ha iniziato a star male.
Per quanto all'inizio fosse "felice" mi è sempre sembrata una fase, una maschera.
Inoltre lui mi parlò di un suo brutto momento di depressione che aveva superato da solo un paio di mesi prima di conoscerci.
Non so, credo che non sia mai guarito.
Ho provato a suggerirgli di parlarne con uno psicologo, ma non gli piace l'idea.
Lo capisco, in parte.
Da un lato capisco la voglia di riuscire solo a "guarire" ma dall'altro non capisco come sia possibile scegliere di continuare a soffrire e non provarci neanche.
Ad ogni modo dopo vari dubbi miei e a quanto pare anche suoi, ci siamo lasciati, questa separazione mi ha devastato, perché lo amavo e lo amo ancora.
È stata una scelta più o meno consensuale, perché io fino all'ultimo ho sperato che dicesse "ok, mi faccio aiutare" oppure "cambio stile di vita, ma ti prego andiamo via da questo posto insieme.
" e forse, nel profondo, continuo a farlo.
È molto difficile per me smettere di amarlo, perché in effetti speravo molto in questa relazione, avevamo progetti, eravamo affini.
Ci siamo lasciati tra mille lacrime e abbracci, è stato straziante.
Non riesco a smettere di sperare che questo sia solo un periodo di pausa e che magari un giorno ci rincontreremo.
Ma sperare fa male.
Come devo fare a superare questo "lutto"?
Faccio bene a sperare?
La nostra era una relazione quasi idilliaca, stessi hobby, sesso fantastico, obbiettivi di vita simili...ma si trascinava della tristezza dietro da prima di conoscermi.
Non sono un dottore ma credo che potesse soffrire di depressione, era nella maggior parte del tempo triste, spariva per giorni, non amava fare cose.
Quando ci siamo conosciuti aveva più vita, ma quando si è trasferito nella mia città ha iniziato a star male.
Per quanto all'inizio fosse "felice" mi è sempre sembrata una fase, una maschera.
Inoltre lui mi parlò di un suo brutto momento di depressione che aveva superato da solo un paio di mesi prima di conoscerci.
Non so, credo che non sia mai guarito.
Ho provato a suggerirgli di parlarne con uno psicologo, ma non gli piace l'idea.
Lo capisco, in parte.
Da un lato capisco la voglia di riuscire solo a "guarire" ma dall'altro non capisco come sia possibile scegliere di continuare a soffrire e non provarci neanche.
Ad ogni modo dopo vari dubbi miei e a quanto pare anche suoi, ci siamo lasciati, questa separazione mi ha devastato, perché lo amavo e lo amo ancora.
È stata una scelta più o meno consensuale, perché io fino all'ultimo ho sperato che dicesse "ok, mi faccio aiutare" oppure "cambio stile di vita, ma ti prego andiamo via da questo posto insieme.
" e forse, nel profondo, continuo a farlo.
È molto difficile per me smettere di amarlo, perché in effetti speravo molto in questa relazione, avevamo progetti, eravamo affini.
Ci siamo lasciati tra mille lacrime e abbracci, è stato straziante.
Non riesco a smettere di sperare che questo sia solo un periodo di pausa e che magari un giorno ci rincontreremo.
Ma sperare fa male.
Come devo fare a superare questo "lutto"?
Faccio bene a sperare?
[#1]
>>> È molto difficile per me smettere di amarlo
Non è neanche necessario.
La speranza, dal mio punto di vista, non è una strategia, perché sperare significa aspettare. Tuttavia nel vostro caso aspettare è probabilmente la cosa migliore, perché state attraversando una fase di perdita, cioè di lutto, e potrà essere necessario un certo tempo per superarla. Come in ogni lutto, il tempo guarisce molte cose.
Quindi aspettare non nel senso di aspettarsi qualcosa, ma lasciando che le cose facciano il proprio corso.
Non è neanche necessario.
La speranza, dal mio punto di vista, non è una strategia, perché sperare significa aspettare. Tuttavia nel vostro caso aspettare è probabilmente la cosa migliore, perché state attraversando una fase di perdita, cioè di lutto, e potrà essere necessario un certo tempo per superarla. Come in ogni lutto, il tempo guarisce molte cose.
Quindi aspettare non nel senso di aspettarsi qualcosa, ma lasciando che le cose facciano il proprio corso.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 16/10/2022.
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