Non voglio avere rapporti con i miei genitori

Ho 32 anni e a causa di vari problemi ho troncato il rapporto con i miei genitori.


Volevano controllarmi, non mi hanno mai aiutata con la mia malattia (sono bipolare e borderline), quando da adolescente dicevo loro di stare male, mi rispondevano che non era vero e stavo benissimo.
Così ho tardato le cure ed ora stare meglio è difficile.


Mio padre non è stato mai presente, ha tradito sempre mia madre etc... non mi ha mai apprezzata in niente.
Non sono mai stati dalla mia parte, mi hanno rubato soldi e buttato oggetti personali di valore affettivo.


Il problema è, che ora che ho chiuso il rapporto con loro, mi scrivono di continuo, dicendo che sono disperati, vogliono sapere se sto benee (vivo a Londra) piangono (cosi dice mio fratello) e mi fanno sentire in colpa.


Io non voglio avere rapporti con loro, gliel'ho già detto ma insistono.
Mi dicono che mi amano e sono stati ottimi genitori x me e la cattiva sono io.


Cosa mi consigliate di fare?
Non vivo più così.
Parlare con loro mi fa stare solo male.
Non voglio avere rapporti ma ho paura che si suicidano per causa mia.


Aiutateemi vi prego
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ma ho paura che si suicidano per causa mia

È improbabile che succeda. Più probabile che da una parte loro cerchino di farla sentire in colpa e che lei, a causa del suo problema, interpreti le loro emozioni in modo distorto o esagerato.

Se non vuole avere rapporti con loro, non li abbia. Li blocchi sui vari mezzi di comunicazione.

Ma la mia impressione è che lei sia ancora invischiata, cioè morbosamente legata a loro.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Salve dottore, la ringrazio per la risposta. Perchè pensa che sono morbosamente attaccata a loro? Mi sento in colpa questo sì e ho paura che si disperino davvero
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Perché se ha ricevuto una diagnosi di disturbo borderline di personalità, e se tale diagnosi è corretta, spiegherebbe l'ambivalenza affettiva che sente. La persona che soffre di questo disturbo è capace di amare e odiare allo stesso tempo. O in tempi successivi, in modo ciclico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
Sì la diagnosi è corretta. Lei ha ragione, è che mi fanno sentire in colpa della loro disperazione ed ho paura che possano morire dal dolore e non me lo perdonerei
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
È difficile morire dal dolore. Più facile è credere che sia facile, o lasciarlo credere.

Deve tener presente che le interpretazioni delle situazioni affettive che lei fa sono "colorate" dal suo disturbo. E non può non tenerne conto, nel valutare quanto queste possano essere realistiche.

Se ha bisogno di un sostegno psicologico dovrebbe cercarlo direttamente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
La ringrazio dottore per le sue risposte.
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