Terrore nella terapia psicodinamica
Ciao,
faccio terapia ad orientamento psicodinamico dal 2018 (tre anni con una terapeuta che ho salutato a causa di un trasferimento, otto mesi con uno con cui non mi sono trovata bene e pochi mesi con quello attuale).
Scrivo perchè ogni volta che ricorre un tema io o peggioro, o lascio o comunque mi sento fortemente destabilizzata.
Il tema ha a che vedere con la figura del "vecchio", nel senso della persona anziana, verso la quale tendo ad esprimere fastidio, sogni lucidi (in cui un anziano che non conosco si avvicina al mio letto mentre ero coricato e mi indica di tacere), persino disgusto al pensiero dell'odore di un anziano (che riesco a distinguere benissimo, come tutti gli altri colori dei capelli)... Fino all'ultima seduta in cui io ho confessato istintivamente che forse il motivo per cui ho lasciato il vecchio psicologo (persona relativamente anziana) era anche perchè mi infastidiva non poterlo vedere, mi faceva paura averlo alle mie spalle mentre ero sul lettino.
L'attuale psicologo (persona giovane) fa una battuta dicendo qualcosa del tipo "eh certo, quel brutto vecchio" e io effettivamente mi sono ritrovata, senza capire bene come, a tremare e a piangere mezza terrorizzata al punto che quando il campanello dello studio suona io faccio per andarmene perchè ero convinta fosse finito il mio tempo mentre lo studio è ovviamente frequentato da altre persone.
Ad ogni modo, la mia domanda è la seguente.
Che senso ha il terrore?
Ha proprio il senso del terrore?
E deve essere necessariamente legato alla figura in questione?
Cioè il senso di questi episodi così specifici ed esagerati deve proprio essere "mi ha terrorizzato una persona anziana"?
So che potrei chiedere al mio psicologo ma mi dispiacerebbe aspettare un'altra settimana perchè mi sento un po' agitata e ho avuto altri incubi.
Grazie a tutti.
faccio terapia ad orientamento psicodinamico dal 2018 (tre anni con una terapeuta che ho salutato a causa di un trasferimento, otto mesi con uno con cui non mi sono trovata bene e pochi mesi con quello attuale).
Scrivo perchè ogni volta che ricorre un tema io o peggioro, o lascio o comunque mi sento fortemente destabilizzata.
Il tema ha a che vedere con la figura del "vecchio", nel senso della persona anziana, verso la quale tendo ad esprimere fastidio, sogni lucidi (in cui un anziano che non conosco si avvicina al mio letto mentre ero coricato e mi indica di tacere), persino disgusto al pensiero dell'odore di un anziano (che riesco a distinguere benissimo, come tutti gli altri colori dei capelli)... Fino all'ultima seduta in cui io ho confessato istintivamente che forse il motivo per cui ho lasciato il vecchio psicologo (persona relativamente anziana) era anche perchè mi infastidiva non poterlo vedere, mi faceva paura averlo alle mie spalle mentre ero sul lettino.
L'attuale psicologo (persona giovane) fa una battuta dicendo qualcosa del tipo "eh certo, quel brutto vecchio" e io effettivamente mi sono ritrovata, senza capire bene come, a tremare e a piangere mezza terrorizzata al punto che quando il campanello dello studio suona io faccio per andarmene perchè ero convinta fosse finito il mio tempo mentre lo studio è ovviamente frequentato da altre persone.
Ad ogni modo, la mia domanda è la seguente.
Che senso ha il terrore?
Ha proprio il senso del terrore?
E deve essere necessariamente legato alla figura in questione?
Cioè il senso di questi episodi così specifici ed esagerati deve proprio essere "mi ha terrorizzato una persona anziana"?
So che potrei chiedere al mio psicologo ma mi dispiacerebbe aspettare un'altra settimana perchè mi sento un po' agitata e ho avuto altri incubi.
Grazie a tutti.
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>>> So che potrei chiedere al mio psicologo ma mi dispiacerebbe aspettare un'altra settimana perchè mi sento un po' agitata e ho avuto altri incubi.
Questa è ovviamente ansia, ed è per questa che dovrebbe ricevere aiuto direttamente. Almeno dal mio punto di vista di terapeuta strategico.
Se si ha paura o terrore di qualcosa, prima di tutto occorrerebbe sapere come fare per superarlo e solo dopo, eventualmente, cercare di interpretarne il significato.
Prima si spegne l'incendio, poi se ne ricercano le cause.
Ma questo è ovviamente il punto di vista di una forma di terapia attiva e incisiva come la strategica. Le terapie psicodinamiche sono di parere diverso e ritengono che si debba fare un percorso per certi versi oppposto: prima si capisce perché c'è un sintomo, e poi dovrebbe venire il resto.
Quindi se lei ha scelto una terapia psicodinamica dovrebbe tener presente questa differenza. Una settimana in più non farà differenza e dovrebbe anzi essere disposta a sopportarla, se vuole sperare di uscire dall'ansia.
Questa è ovviamente ansia, ed è per questa che dovrebbe ricevere aiuto direttamente. Almeno dal mio punto di vista di terapeuta strategico.
Se si ha paura o terrore di qualcosa, prima di tutto occorrerebbe sapere come fare per superarlo e solo dopo, eventualmente, cercare di interpretarne il significato.
Prima si spegne l'incendio, poi se ne ricercano le cause.
Ma questo è ovviamente il punto di vista di una forma di terapia attiva e incisiva come la strategica. Le terapie psicodinamiche sono di parere diverso e ritengono che si debba fare un percorso per certi versi oppposto: prima si capisce perché c'è un sintomo, e poi dovrebbe venire il resto.
Quindi se lei ha scelto una terapia psicodinamica dovrebbe tener presente questa differenza. Una settimana in più non farà differenza e dovrebbe anzi essere disposta a sopportarla, se vuole sperare di uscire dall'ansia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 817 visite dal 11/10/2022.
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