Lasciare il paese natale, depressione
salve, sono un ragazzo di 21 anni che da circa un anno sta vivendo un incubo senza fine.
Sono un meridionale che sta studiando nel nord Italia da fuorisede e mi trovo al secondo anno.
il primo anno (in Dad) è volato senza particolari problemi e son riuscito a dare 7/8 esami.
al secondo anno sono iniziati i problemi, sono andato a vivere da fuorisede e ho avuto un blocco, tra sali e scendi son riuscito comunque a superare 3/3 esami nel primo semestre e 3/5 nel secondo.
Ora mi trovo in un punto in cui ogni volta che devo partire sto così male al punto di vomitare, mi son chiuso in me stesso più di quanto già lo fossi prima e non riesco a stare nemmeno un mese nella città della mia università.
mi sto veramente logorando, sto male.
non vorrei abbandonare tutto dopo 2 anni nonostante stia rischiando di andare fuoricorso per 1 solo esame del primo anno (fattore che mi crea ancora più ansia), ma non riesco a farne altrettanti in questa condizione.
in più quando sono nella città universitaria mi alletto tutto il tempo e non riesco a studiare a differenza di quando sono a casa mia nel meridione dove riesco a svolgere tante attività contemporaneamente.
non so più che fare, mi sto logorando.
ps avevo pensato di svolgere l'università a casa da autodidatta e salire solo per dare gli esami, ma non so fino a che punto possa essermi utile.
inoltre aggiungo che ho fatto un paio di sedute da uno psicologo ma puntualmente mi ritrovo sempre allettato h24 quando sono lì, mentre nel mio paese riesco a fare tante cose e ho una vita sociale più attiva.
vi ringrazio per l'attenzione
Sono un meridionale che sta studiando nel nord Italia da fuorisede e mi trovo al secondo anno.
il primo anno (in Dad) è volato senza particolari problemi e son riuscito a dare 7/8 esami.
al secondo anno sono iniziati i problemi, sono andato a vivere da fuorisede e ho avuto un blocco, tra sali e scendi son riuscito comunque a superare 3/3 esami nel primo semestre e 3/5 nel secondo.
Ora mi trovo in un punto in cui ogni volta che devo partire sto così male al punto di vomitare, mi son chiuso in me stesso più di quanto già lo fossi prima e non riesco a stare nemmeno un mese nella città della mia università.
mi sto veramente logorando, sto male.
non vorrei abbandonare tutto dopo 2 anni nonostante stia rischiando di andare fuoricorso per 1 solo esame del primo anno (fattore che mi crea ancora più ansia), ma non riesco a farne altrettanti in questa condizione.
in più quando sono nella città universitaria mi alletto tutto il tempo e non riesco a studiare a differenza di quando sono a casa mia nel meridione dove riesco a svolgere tante attività contemporaneamente.
non so più che fare, mi sto logorando.
ps avevo pensato di svolgere l'università a casa da autodidatta e salire solo per dare gli esami, ma non so fino a che punto possa essermi utile.
inoltre aggiungo che ho fatto un paio di sedute da uno psicologo ma puntualmente mi ritrovo sempre allettato h24 quando sono lì, mentre nel mio paese riesco a fare tante cose e ho una vita sociale più attiva.
vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Buongiorno,
per eventualmente intervenire sulla difficoltà descritta è indispensabile prima comprendere quali sono gli aspetti nucleari della sua ansia.
L'ansia è la risposta ad un pericolo percepito dalla persona ed è quindi importante capire quale sia o siano quest'ultimi.
Tale indagine può essere fatto solo in sede appropriata.
La invito pertanto ad approfondire la cosa nel giusto contesto clinico.
Saluti
Marco Forti
www.psicologosanbenedettodeltronto.it
per eventualmente intervenire sulla difficoltà descritta è indispensabile prima comprendere quali sono gli aspetti nucleari della sua ansia.
L'ansia è la risposta ad un pericolo percepito dalla persona ed è quindi importante capire quale sia o siano quest'ultimi.
Tale indagine può essere fatto solo in sede appropriata.
La invito pertanto ad approfondire la cosa nel giusto contesto clinico.
Saluti
Marco Forti
www.psicologosanbenedettodeltronto.it
Dr. Marco Forti
Psicologo - Psicoterapeuta - Sessuologo - Esperto in EMDR
[#2]
Salve. Come ha già commentato il Collega, una situazione del genere richiede adeguato contesto clinico per essere affrontato, non certo una stanza virtuale. Le difficoltà economiche eventuali potrebbero essere aggirate facendo richiesta del Bonus Psicologo.
Dott.Mario Bianchini
Dott.Mario Bianchini
Dr. Mario Bianchini
[#3]
Gentile utente,
la piattaforma MedicItalia a cui Lei si è rivolta non fa pubblicità (né diretta né implicita) a siti esterni.
Sul link che Le allego troverà, qui sul sito che Lei ha scelto, tutte le info sul "Bonus PSICOTERAPIA" (non Psicologia).
Occorre però che l* Psicolog* sia anche PSICOTERAPEUTA; il dato può verificarlo in rete.
Eccolo la News: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html ..
Tanto Le dovevamo per correttezza.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
la piattaforma MedicItalia a cui Lei si è rivolta non fa pubblicità (né diretta né implicita) a siti esterni.
Sul link che Le allego troverà, qui sul sito che Lei ha scelto, tutte le info sul "Bonus PSICOTERAPIA" (non Psicologia).
Occorre però che l* Psicolog* sia anche PSICOTERAPEUTA; il dato può verificarlo in rete.
Eccolo la News: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html ..
Tanto Le dovevamo per correttezza.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 05/10/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.