Problema psicologico
Buonasera, chiedo consiglio e pareri in base alla mia situazione che mi crea molto malessere.
sono una ragazza di 19 anni, sempre stata molto impulsiva e ribelle e con una situazione che va avanti che mi sta lentamente logorando.
Mi sono rivolta da poco a una psichiatra che mi ha consigliato di fare dei test psicologici di cui ancora non so il risultato (MMIP2).
sono stata precedentemente in cura presso vari psicologi da cui non sono riuscita a trarre risultati ma ottenendo anzi un peggioramento della mia situazione.
Il peggioramento dei miei "sintomi" quali umore basso, forte ansia e pensieri intrusivi, autolesionismo, perdita di interesse in tutto, sono peggiorati da quando ho conosciuto un ragazzo che abita a 600 km da me (relazione a distanza), tra noi le cose vanno "in alti e bassi", da questa relazione vorrei dei gesti d'amore grandi ad esempio la voglia di vedermi (ci siamo visti tutto agosto), avevamo anche settembre per vederci ma dice che procrastina sull'organizzare per vederci perchè poi gli fa troppo male quando dobbiamo lasciarci per ritornare alla mia città.
premetto che lui nei miei momenti di sconforto mi è sempre vicino e mi supporta in ogni mio problema.
l'idea è quella di trasferirmi da lui quando mi sentirò pronta, ma se sento questo suo poco desiderio, (o paura) da parte sua e non ricevo gesti di conferma sono molto titubante sul futuro.
In famiglia ho un pessimo rapporto, mia madre e mio padre sono separati in casa da quando sono nata (questo significa litigi e ambiente tossico da quando sono nata).
situazione che mi fa stare malissimo.
mio padre ha un cancro da poco diagnosticato e se se ne andasse la mia paura è lasciare da sola mia madre che non ha amicizie né rapporti parentali.
rimarrebbe completamente sola, nonostante odi mio padre.
io mi sentirei in colpa lasciandola sola e iniziando una vita da sola lontano km.
Lei mi dice di andarmene e fare la mia vita, allude al fatto che tanto è sempre stata sola e che se avrà problemi di salute da anziana non ci sarà nessuno ad aiutarla.
ciò mi fa sentire davvero tanto in colpa, sensi di colpa che mi creano un dolore e un grandissimo malessere.
aggiungo che non ho amicizie, le poche che avevo erano superficiali e mi facevano sentire a disagio.
chiedo un parere esterno da qualche medico che possa vedere questa situazione da fuori in modo lucido.
grazie per eventuali risposte.
sono una ragazza di 19 anni, sempre stata molto impulsiva e ribelle e con una situazione che va avanti che mi sta lentamente logorando.
Mi sono rivolta da poco a una psichiatra che mi ha consigliato di fare dei test psicologici di cui ancora non so il risultato (MMIP2).
sono stata precedentemente in cura presso vari psicologi da cui non sono riuscita a trarre risultati ma ottenendo anzi un peggioramento della mia situazione.
Il peggioramento dei miei "sintomi" quali umore basso, forte ansia e pensieri intrusivi, autolesionismo, perdita di interesse in tutto, sono peggiorati da quando ho conosciuto un ragazzo che abita a 600 km da me (relazione a distanza), tra noi le cose vanno "in alti e bassi", da questa relazione vorrei dei gesti d'amore grandi ad esempio la voglia di vedermi (ci siamo visti tutto agosto), avevamo anche settembre per vederci ma dice che procrastina sull'organizzare per vederci perchè poi gli fa troppo male quando dobbiamo lasciarci per ritornare alla mia città.
premetto che lui nei miei momenti di sconforto mi è sempre vicino e mi supporta in ogni mio problema.
l'idea è quella di trasferirmi da lui quando mi sentirò pronta, ma se sento questo suo poco desiderio, (o paura) da parte sua e non ricevo gesti di conferma sono molto titubante sul futuro.
In famiglia ho un pessimo rapporto, mia madre e mio padre sono separati in casa da quando sono nata (questo significa litigi e ambiente tossico da quando sono nata).
situazione che mi fa stare malissimo.
mio padre ha un cancro da poco diagnosticato e se se ne andasse la mia paura è lasciare da sola mia madre che non ha amicizie né rapporti parentali.
rimarrebbe completamente sola, nonostante odi mio padre.
io mi sentirei in colpa lasciandola sola e iniziando una vita da sola lontano km.
Lei mi dice di andarmene e fare la mia vita, allude al fatto che tanto è sempre stata sola e che se avrà problemi di salute da anziana non ci sarà nessuno ad aiutarla.
ciò mi fa sentire davvero tanto in colpa, sensi di colpa che mi creano un dolore e un grandissimo malessere.
aggiungo che non ho amicizie, le poche che avevo erano superficiali e mi facevano sentire a disagio.
chiedo un parere esterno da qualche medico che possa vedere questa situazione da fuori in modo lucido.
grazie per eventuali risposte.
[#1]
Buongiorno, ciò che merge dalle sue parole, oltre a fatti e situazioni oggettive difficili e sofferte, è una grande sfiducia nell'altro.
Cito: " sono stata precedentemente in cura presso vari psicologi da cui non sono riuscita a trarre risultati ma ottenendo anzi un peggioramento della mia situazione"; non ho amicizie, le poche che avevo erano superficiali e mi facevano sentire a disagio.
...Se sento questo suo poco desiderio, (o paura) da parte sua e non ricevo gesti di conferma sono molto titubante sul futuro.".
Tutto dipende dagli altri e dal fatto che non siano "adeguati" alle sue richieste o aspettative.
La farei riflettere su questo punto e che se si parte dal presupposto che sia sempre l'altro a non andare bene, è difficile costruire relazioni appaganti e di fiducia e farsi eventualmente aiutare.
Tutt'altro aspetto è la malattia del papà e la paura di lasciare la mamma. La invito a vivere giorno per giorno, a stare vicina al papà in questo momento difficile e a non ripercorrere strade già percorse dalla sua mamma : " mia madre che non ha amicizie né rapporti parentali." ; come si può in una vita separarsi dal marito rimanendo sotto lo stesso tetto e non costruire alcun rapporto nè parentale nè amicale? Sicuramente la sua mamma ha il suo vissuto che lo spiega m mii rifaccio semplicemente alle sue parole per invitarla a riflettere ed a gioire di quanto di bello c'è nella sua vita. (Studia? Lavora? Interessi? Passioni? Desideri?) Tutto ciò dal suo punto di vista, non da quello che gli altri potrebbero o dovrebbero fare per lei.
In bocca al lupo per tutto.
FC
Cito: " sono stata precedentemente in cura presso vari psicologi da cui non sono riuscita a trarre risultati ma ottenendo anzi un peggioramento della mia situazione"; non ho amicizie, le poche che avevo erano superficiali e mi facevano sentire a disagio.
...Se sento questo suo poco desiderio, (o paura) da parte sua e non ricevo gesti di conferma sono molto titubante sul futuro.".
Tutto dipende dagli altri e dal fatto che non siano "adeguati" alle sue richieste o aspettative.
La farei riflettere su questo punto e che se si parte dal presupposto che sia sempre l'altro a non andare bene, è difficile costruire relazioni appaganti e di fiducia e farsi eventualmente aiutare.
Tutt'altro aspetto è la malattia del papà e la paura di lasciare la mamma. La invito a vivere giorno per giorno, a stare vicina al papà in questo momento difficile e a non ripercorrere strade già percorse dalla sua mamma : " mia madre che non ha amicizie né rapporti parentali." ; come si può in una vita separarsi dal marito rimanendo sotto lo stesso tetto e non costruire alcun rapporto nè parentale nè amicale? Sicuramente la sua mamma ha il suo vissuto che lo spiega m mii rifaccio semplicemente alle sue parole per invitarla a riflettere ed a gioire di quanto di bello c'è nella sua vita. (Studia? Lavora? Interessi? Passioni? Desideri?) Tutto ciò dal suo punto di vista, non da quello che gli altri potrebbero o dovrebbero fare per lei.
In bocca al lupo per tutto.
FC
Dr.ssa Dederica Cairoli
[#2]
Ex utente
grazie mille per la risposta dottoressa, purtroppo non coltivo interessi ultimamente, se non guardare serie TV che mi danno l'imput per scappare dalla realtà.
mia madre non crede nell'amicizia e crede sia soltanto un qualcosa per ottenere scopi dall'altro. un ultimo problema è che ora anche mia madre sta riscontrando problemi di salute (sangue nelle feci che sono tipiche di tumore al colon) e ovviamente lei pensa subito al peggio, e anche io sono molto preoccupata per loro e per questo carico emotivo da cui non trovo una valvola di sfogo. terrò comunque fede dei suoi consigli e della sua risposta
mia madre non crede nell'amicizia e crede sia soltanto un qualcosa per ottenere scopi dall'altro. un ultimo problema è che ora anche mia madre sta riscontrando problemi di salute (sangue nelle feci che sono tipiche di tumore al colon) e ovviamente lei pensa subito al peggio, e anche io sono molto preoccupata per loro e per questo carico emotivo da cui non trovo una valvola di sfogo. terrò comunque fede dei suoi consigli e della sua risposta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 725 visite dal 29/09/2022.
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