Dopo un lutto la lontananza
Buongiorno vi racconto in breve ciò che mi è successo sperando possiate darmi alcune risposte.
L’uomo che amavo da poco ha perso la mamma.
Abbiamo vissuto insieme questo periodo molto uniti perché nessuno tra parenti e amici c’era.
Periodo di molto stress per lui e per me nelle quali c’erano delle piccole incomprensioni e situazione ma poi si risolvevano.
Dopo il decesso lui è voluto partire per svagare un po’ la mente e ci siamo uniti ancora di più.
Tornati a casa alla normalità la situazione è cambiato radicalmente.
Si trasformava radicalmente avendo continui sbalzi umorali e a qualsiasi cosa o parola scattava in una grande aggressività verbale bei miei confronti.
Con le altre persone era così dolce e bravo.
In effetti sembrava sembra lui avesse due personalità quella privata e quella pubblica.
Avevo suggerito a lui di andare da uno psicologo ma non ha mai voluto un aiuto professionale.
Un giorno mi ha chiesto di andare via, così io difronte a questa repentina richiesta, gli ho chiesto il perché lui mi ha semplicemente detto voglio stare da solo ti amo.
Io sono andata via come lui aveva chiesto per lasciarlo riflettere in pace ma da quel giorno è’ sparito nel nulla senza una risposta e senza un perché.
Dicendomi solo mi hai lasciato! A volte ho provato a contattarlo per spiegargli che avevo solo accolto la sua richiesta che forse c’era stato un malinteso tra noi e sembra quasi come se la mia persona gli causasse così rabbia che scatta subito irato a qualsiasi frase, non mi lascia parlare, chiude il telefono in faccia e sparisce.
non capisco come possa essere successo tutto questo.
non capisco come si possa dare un calcio nel sedere al’improvviso ad una persona che gli ha dimostrato affetto, supporto e amore nel suo momento di più grande difficoltà.
Ho provato a contattarlo solo per dirgli in maniera pacifica che mi dispiaceva per quello che stava accadendo, che mi aveva ferita ma che lo perdonavo e che ero felice se lui stava bene.
Ma anche qui silenzio.
La sua non risposta mi fa provare rabbia, sentirmi che gli servivo solo per affrontare quel momento e poi addio, mi fa sentire sola.
Perché una persona reagisce così all’improvviso e ti cancella dalla sua vita con un solo scrocchiare delle dita.
Io ho deciso di voltare pagina e andare avanti con molto dispiacere.
Ma aiutatemi a capire almeno perché certe persone usano l’indifferenza per ferirti.
Grazie a chi mi aiuterà a comprendere di più
L’uomo che amavo da poco ha perso la mamma.
Abbiamo vissuto insieme questo periodo molto uniti perché nessuno tra parenti e amici c’era.
Periodo di molto stress per lui e per me nelle quali c’erano delle piccole incomprensioni e situazione ma poi si risolvevano.
Dopo il decesso lui è voluto partire per svagare un po’ la mente e ci siamo uniti ancora di più.
Tornati a casa alla normalità la situazione è cambiato radicalmente.
Si trasformava radicalmente avendo continui sbalzi umorali e a qualsiasi cosa o parola scattava in una grande aggressività verbale bei miei confronti.
Con le altre persone era così dolce e bravo.
In effetti sembrava sembra lui avesse due personalità quella privata e quella pubblica.
Avevo suggerito a lui di andare da uno psicologo ma non ha mai voluto un aiuto professionale.
Un giorno mi ha chiesto di andare via, così io difronte a questa repentina richiesta, gli ho chiesto il perché lui mi ha semplicemente detto voglio stare da solo ti amo.
Io sono andata via come lui aveva chiesto per lasciarlo riflettere in pace ma da quel giorno è’ sparito nel nulla senza una risposta e senza un perché.
Dicendomi solo mi hai lasciato! A volte ho provato a contattarlo per spiegargli che avevo solo accolto la sua richiesta che forse c’era stato un malinteso tra noi e sembra quasi come se la mia persona gli causasse così rabbia che scatta subito irato a qualsiasi frase, non mi lascia parlare, chiude il telefono in faccia e sparisce.
non capisco come possa essere successo tutto questo.
non capisco come si possa dare un calcio nel sedere al’improvviso ad una persona che gli ha dimostrato affetto, supporto e amore nel suo momento di più grande difficoltà.
Ho provato a contattarlo solo per dirgli in maniera pacifica che mi dispiaceva per quello che stava accadendo, che mi aveva ferita ma che lo perdonavo e che ero felice se lui stava bene.
Ma anche qui silenzio.
La sua non risposta mi fa provare rabbia, sentirmi che gli servivo solo per affrontare quel momento e poi addio, mi fa sentire sola.
Perché una persona reagisce così all’improvviso e ti cancella dalla sua vita con un solo scrocchiare delle dita.
Io ho deciso di voltare pagina e andare avanti con molto dispiacere.
Ma aiutatemi a capire almeno perché certe persone usano l’indifferenza per ferirti.
Grazie a chi mi aiuterà a comprendere di più
[#1]
Gentile utente,
per risponderle sarebbe necessario sapere da quanto tempo conosce il suo ex compagno, e da quanto tempo stavate insieme.
Se è la stessa persona di cui ci ha parlato nei consulti precedenti la nostra risposta sarà più precisa.
Rimaniamo in attesa.
per risponderle sarebbe necessario sapere da quanto tempo conosce il suo ex compagno, e da quanto tempo stavate insieme.
Se è la stessa persona di cui ci ha parlato nei consulti precedenti la nostra risposta sarà più precisa.
Rimaniamo in attesa.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Gentile utente,
grazie del suo chiarimento, dopo il quale ho letto tutte le email che ci ha mandato e ho acquisito un quadro un pochino più chiaro della situazione, per quel poco che è possibile senza un colloquio diretto.
Devo dirle prima di tutto che noi non possiamo fare un'analisi dei sentimenti e dei comportamenti di una terza persona, quella che non ci ha scritto; al massimo possiamo valutare assieme a chi ci ha scritto quelli che appaiono i suoi desideri, le sue sofferenze, i suoi obiettivi, e questo perché non conosciamo la persona descritta se non nella misura ridotta e nell'ottica personale di chi ha voluto scriverci.
In pratica, del suo ex non sappiamo nient'altro che ciò che lei ne ha colto e ha voluto riferirci, quindi alle sue domande: "Perché una persona reagisce così all’improvviso e ti cancella dalla sua vita con un solo scrocchiare delle dita" e "aiutatemi a capire almeno perché certe persone usano l’indifferenza per ferirti" non si può rispondere che con qualche ipotesi generica.
Vediamo i fatti da lei descritti che possono supportare queste ipotesi da prendere con cautela.
Lei nel passato ci ha scritto: "sono la sua prima compagna e non ha grandi esperienze passate e poi perché è sempre stato un figlio unico la cui madre ha sempre fatto tutto anche organizzarle le giornate e risolverli i problemi".
Sta parlando del compagno di una donna matura, non di una ventenne. Presumendo quindi che anche lui non abbia né venti e nemmeno trent'anni, come mai era privo di esperienze di relazioni e totalmente succubo della madre, come lo descrive? E quali problemi avrebbe risolto questa madre, se ci ha scritto che la situazione di lui era instabile sul piano lavorativo ed economico?
Ci scrive anche che quest'uomo era dipendente dal consumo di cocaina e aveva timore di rivolgersi al Sert, con la motivazione che lo avrebbero trattato come "pazzo". Questo timore in genere è tipico delle persone realmente disturbate. Dunque di quale situazione socio-culturale e mentale stiamo parlando?
Come vede da queste mie domande, comprendere i motivi per cui il suo uomo ha chiuso così bruscamente la vostra relazione, nel vuoto di informazioni essenziali, è pressoché impossibile.
Possiamo ipotizzare che la droga stessa provochi questi bruschi cambiamenti d'umore, specie se nel lungo periodo della malattia della madre e poi durante il vostro viaggio era meno presente, e il consumo massiccio è ricominciato una volta tornato a casa.
Possiamo ipotizzare che un uomo così a lungo e così strettamente legato alla madre abbia subito un crollo, una profonda trasformazione destabilizzante, quando ha cominciato ad affrontare davvero la realtà di quest'assenza.
Possiamo ipotizzare che il dolore e l'angoscia di questa perdita si siano trasformati in lui, come avviene in molti, in rabbia aggressiva, e che lei, essendo il bersaglio più vicino, ne sia stata la vittima.
Possiamo immaginare, seguendo questa linea, che rimproveri a lei di aver cercato di tenerlo lontano da sua madre e chissà cos'altro, anche seguendo ragionamenti irrazionali.
Ci sarebbe molto altro da ipotizzare, ma siccome chi ci scrive è lei, cara utente, ed è sempre lei che sta soffrendo di questa situazione, perché non prendersi cura di sé stessa rivolgendosi ad uno psicologo?
In una delle sue lettere ci parla di una terapia di coppia proposta dal suo ex. L'avete seguita?
Siamo qui per ogni altro chiarimento, ma relativamente a lei stessa.
Auguri.
grazie del suo chiarimento, dopo il quale ho letto tutte le email che ci ha mandato e ho acquisito un quadro un pochino più chiaro della situazione, per quel poco che è possibile senza un colloquio diretto.
Devo dirle prima di tutto che noi non possiamo fare un'analisi dei sentimenti e dei comportamenti di una terza persona, quella che non ci ha scritto; al massimo possiamo valutare assieme a chi ci ha scritto quelli che appaiono i suoi desideri, le sue sofferenze, i suoi obiettivi, e questo perché non conosciamo la persona descritta se non nella misura ridotta e nell'ottica personale di chi ha voluto scriverci.
In pratica, del suo ex non sappiamo nient'altro che ciò che lei ne ha colto e ha voluto riferirci, quindi alle sue domande: "Perché una persona reagisce così all’improvviso e ti cancella dalla sua vita con un solo scrocchiare delle dita" e "aiutatemi a capire almeno perché certe persone usano l’indifferenza per ferirti" non si può rispondere che con qualche ipotesi generica.
Vediamo i fatti da lei descritti che possono supportare queste ipotesi da prendere con cautela.
Lei nel passato ci ha scritto: "sono la sua prima compagna e non ha grandi esperienze passate e poi perché è sempre stato un figlio unico la cui madre ha sempre fatto tutto anche organizzarle le giornate e risolverli i problemi".
Sta parlando del compagno di una donna matura, non di una ventenne. Presumendo quindi che anche lui non abbia né venti e nemmeno trent'anni, come mai era privo di esperienze di relazioni e totalmente succubo della madre, come lo descrive? E quali problemi avrebbe risolto questa madre, se ci ha scritto che la situazione di lui era instabile sul piano lavorativo ed economico?
Ci scrive anche che quest'uomo era dipendente dal consumo di cocaina e aveva timore di rivolgersi al Sert, con la motivazione che lo avrebbero trattato come "pazzo". Questo timore in genere è tipico delle persone realmente disturbate. Dunque di quale situazione socio-culturale e mentale stiamo parlando?
Come vede da queste mie domande, comprendere i motivi per cui il suo uomo ha chiuso così bruscamente la vostra relazione, nel vuoto di informazioni essenziali, è pressoché impossibile.
Possiamo ipotizzare che la droga stessa provochi questi bruschi cambiamenti d'umore, specie se nel lungo periodo della malattia della madre e poi durante il vostro viaggio era meno presente, e il consumo massiccio è ricominciato una volta tornato a casa.
Possiamo ipotizzare che un uomo così a lungo e così strettamente legato alla madre abbia subito un crollo, una profonda trasformazione destabilizzante, quando ha cominciato ad affrontare davvero la realtà di quest'assenza.
Possiamo ipotizzare che il dolore e l'angoscia di questa perdita si siano trasformati in lui, come avviene in molti, in rabbia aggressiva, e che lei, essendo il bersaglio più vicino, ne sia stata la vittima.
Possiamo immaginare, seguendo questa linea, che rimproveri a lei di aver cercato di tenerlo lontano da sua madre e chissà cos'altro, anche seguendo ragionamenti irrazionali.
Ci sarebbe molto altro da ipotizzare, ma siccome chi ci scrive è lei, cara utente, ed è sempre lei che sta soffrendo di questa situazione, perché non prendersi cura di sé stessa rivolgendosi ad uno psicologo?
In una delle sue lettere ci parla di una terapia di coppia proposta dal suo ex. L'avete seguita?
Siamo qui per ogni altro chiarimento, ma relativamente a lei stessa.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa leggo e rileggo il suo messaggio che cade come una doccia fredda. Forse avevo difronte a me una persona che già in passato si era comportato così con me ed io avevo rimosso o forse non volevo ricredere che riaccadessero certe cose nella mia vita.
Le domande che lei mi pone sul perché il mio ex compagno nn aveva avuto altre esperienze: lui mi aveva sempre raccontato che dopo la morte del padre in età giovanile si era legato molto con la madre e faceva tutto con lei. Vacanze , viaggi , uscite a cena , cinema e non aveva mai avuto la necessità di avere una vita di coppia finché poi sono arrivata io.
La risposta alla sua domanda del perché la madre risolveva i suoi problemi: qualsiasi tipo di problema lui avesse non aveva una madre che lo responsabilizzava ma lo copriva e appunto aiutava. Quando non aveva soldi per pagare affitto, bollette correva dalla madre che ci pensava lei non le diceva alzati e vai a lavorare. La madre sapeva della situazione con la droga e un giorno mi disse che non mi avrebbe aiutato e non aveva tempo per aiutarlo che lei ormai era vecchia così quando lui non aveva più soldi andava da lei a farseli dare. Cose che quando sono arrivata io sono finite perché io ho smosso mari e Monti inutilmente per uscire da questa situazione che sembrava ormai conclusa invece era tutto ben nascosto.
Io amavo questa persona e ogni persona innamorata ho creduto che l’amore potesse smuovere e cambiare il senso delle cose. Per giorni interi mi sono dannata a non capire il senso di questa sparizione di punto in bianco quando il giorno prima si abbracciava e si diceva ti amo guardandoci negli occhi. Non capisco come qualcuno possa cancellare di punto in bianco certe emozioni e una persona che durante il suo periodo peggior della vita è rimasta al suo fianco ad aiutarlo e anziché unirsi a lei , la manda via rivolgendo tutta la sua rabbia. Il rimanere sospesi senza dirsi addio è una gran sofferenza. Ma ho deciso di voltare pagina perché non posso salvarlo io se lui non si aiuta in primis. Ho ho fatto tanto e forse anche troppo senza avere mai una vera dimostrazione da parte sua in primis. Ho compreso che semplicemente lui non mi darà mai quello che io cerco in un rapporto: stabilità, serenità e rispetto. E anche se mi sento triste quando ci penso e so che sta da solo e magari anche triste mi ripeto che il mio tempo vola e non voglio buttarlo ancora rincorrendo qualcuno che non gli da la giusta importanza e non cammina insieme a me.
Le domande che lei mi pone sul perché il mio ex compagno nn aveva avuto altre esperienze: lui mi aveva sempre raccontato che dopo la morte del padre in età giovanile si era legato molto con la madre e faceva tutto con lei. Vacanze , viaggi , uscite a cena , cinema e non aveva mai avuto la necessità di avere una vita di coppia finché poi sono arrivata io.
La risposta alla sua domanda del perché la madre risolveva i suoi problemi: qualsiasi tipo di problema lui avesse non aveva una madre che lo responsabilizzava ma lo copriva e appunto aiutava. Quando non aveva soldi per pagare affitto, bollette correva dalla madre che ci pensava lei non le diceva alzati e vai a lavorare. La madre sapeva della situazione con la droga e un giorno mi disse che non mi avrebbe aiutato e non aveva tempo per aiutarlo che lei ormai era vecchia così quando lui non aveva più soldi andava da lei a farseli dare. Cose che quando sono arrivata io sono finite perché io ho smosso mari e Monti inutilmente per uscire da questa situazione che sembrava ormai conclusa invece era tutto ben nascosto.
Io amavo questa persona e ogni persona innamorata ho creduto che l’amore potesse smuovere e cambiare il senso delle cose. Per giorni interi mi sono dannata a non capire il senso di questa sparizione di punto in bianco quando il giorno prima si abbracciava e si diceva ti amo guardandoci negli occhi. Non capisco come qualcuno possa cancellare di punto in bianco certe emozioni e una persona che durante il suo periodo peggior della vita è rimasta al suo fianco ad aiutarlo e anziché unirsi a lei , la manda via rivolgendo tutta la sua rabbia. Il rimanere sospesi senza dirsi addio è una gran sofferenza. Ma ho deciso di voltare pagina perché non posso salvarlo io se lui non si aiuta in primis. Ho ho fatto tanto e forse anche troppo senza avere mai una vera dimostrazione da parte sua in primis. Ho compreso che semplicemente lui non mi darà mai quello che io cerco in un rapporto: stabilità, serenità e rispetto. E anche se mi sento triste quando ci penso e so che sta da solo e magari anche triste mi ripeto che il mio tempo vola e non voglio buttarlo ancora rincorrendo qualcuno che non gli da la giusta importanza e non cammina insieme a me.
[#5]
Gentile utente,
la sua mi sembra una saggia decisione. L'importante è non tornare a cedere all'amore o all'abitudine, se lui tornerà a cercarla.
La gentile fermezza nel non ritornare indietro per molto tempo sarà utile anche a lui.
Mi chiedo però se potrà farcela da sola, senza il supporto di uno psicologo cha la sostenga e l'aiuti a scegliere la strada giusta, passo dopo passo, in questo momento così doloroso e difficile per lei.
Le faccio tanti auguri.
la sua mi sembra una saggia decisione. L'importante è non tornare a cedere all'amore o all'abitudine, se lui tornerà a cercarla.
La gentile fermezza nel non ritornare indietro per molto tempo sarà utile anche a lui.
Mi chiedo però se potrà farcela da sola, senza il supporto di uno psicologo cha la sostenga e l'aiuti a scegliere la strada giusta, passo dopo passo, in questo momento così doloroso e difficile per lei.
Le faccio tanti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 28/09/2022.
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