Sono stata tradita dopo 15 anni di matrimonio non riesco a dimenticare

Salve, ho 38 anni e’ dopo 15 anni di matrimonio bellissimi mai avuto una crisi anzi non vi nascondo che avevo ancora le farfalle allo stomaco quando vedevo o stavo con mio marito ero super innamorata.
Inizio a vedere i suoi comportamenti diversi si prepara si fa’ bello sta sempre di più a pubblicare selfie di se stesso ed e’ sempre più distante da me inizia a dirmi cose assurde che desidera corteggiare ed essere corteggiato che mi vuole bene ma non mi ama più fin quando scopro il tradimento due mesi di corteggiamento e poi uno volta sono stati insieme l’ho scoperto una sera prendendogli il cellulare da mano non lo lasciava mai incustodito e trovo un messaggio che non aveva cancellato dove era palese un tradimento mi e’ mancato il respiro come se in quel momento la mia anima è uscita dal corpo perché da quel giorno io sono priva di sentimenti sento solo un vuoto! L’ho cacciato e’ stato uno settimana in hotel ma poi i miei figli soffrivano io non vi nascondo che lo amavo ed ho deciso di perdonarlo riaccettandolo a casa.
Lui era super pentito ci piange si riempie d'insulti in tutto questo sono passati due anni ma io ancora ci soffro non riesco più ad affrontare certi discorsi vengono momenti che l’ho odio altri lo amo mi sento vuota infelice brutta non c’e l’ha faccio più a vivere cosi! Purtroppo a quella tr ia la vede tutti i giorni x lavoro non può evitarlo ma lui dice che non gli fa’ nessuno effetto anzi che se potesse tornare indietro darebbe la vita x non far succedere nulla ma io non l’ho credo vivo con il pensiero constante che a lui piace e faccia fantasie su di lei.
Lui mi dice che se voleva andarsene l’avrebbe fatto ma invece ama me! Io Non vivo più solo questo mi sento di dire! E’ come se il mio matrimonio non ha più valore non rispettando la promessa data. : (Come devo fare per essere felice di nuovo?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile signora,
lei sta subendo gli effetti del trauma rappresentato dallo scoprire improvvisamente che l'uomo che amiamo non è quello che credevamo, che i suoi reali sentimenti ci sono ignoti, che ce li ha nascosti volontariamente, ingannandoci, perché i suoi pensieri, le emozioni, il suo corpo stesso, tutte cose che credevamo nostre, sono rivolti ad un'altra.
Ma proviamo a ragionare su quello che segue a questa situazione, oggi.
La sua scoperta è avvenuta due anni fa. Suo marito si è allontanato di casa per un tempo brevissimo, e solo perché scacciato da lei. Oggi lui si dichiara pentito di questa interruzione della lealtà e dell'amore verso di lei; afferma che se avesse voluto andarsene l’avrebbe fatto, invece ama lei.
Esiste un motivo per dubitare della sincerità di questa dichiarazione, sostenuta dal fatto che suo marito non ha lasciato la vostra casa, non se n'è andato con l'altra?
Lei dice: "io ancora ci soffro non riesco più ad affrontare certi discorsi" e inoltre "mi sento vuota infelice brutta".
Per quello che si può capire da un contatto online, anche se supportato dalla conoscenza di molti casi simili, il trauma, ancora vivo e mai metabolizzato in lei, sta seguendo un suo cammino doloroso che rischia di spezzare la sua autostima, la sua gioia di vivere, di danneggiare definitivamente un matrimonio che in realtà si è mostrato più solido di altri, e di nuocere al rapporto coi figli
I sentimenti ambivalenti che lei sta vivendo, l'amore senza più fiducia, la perdita della stima verso il suo uomo, le cose che non vuole nemmeno pensare del rapporto di suo marito con l'altra; tutto questo e molto altro, mirabilmente descritti nel romanzo di Simone de Beauvoir "Una donna spezzata", la stanno consumando tormentosamente.
Allora che fare?
Questo è uno dei casi in cui uno psicologo esperto delle relazioni può rivelarsi indispensabile.
Al momento lei valuta tutto al negativo, a partire da sé stessa. Vive il suo "perdono" come debolezza, una debolezza che la sta soffocando, e non come un trionfo, una conquista.
Questo "perdono" nato da un eccesso d'amore fa sentire debole e dipendente chi ha subito un tradimento.
Il vero perdono, il ripristino integrale della vita di coppia, deve percorrere un cammino che è stato descritto su Medicitalia da una mia collega, la dott.ssa Carla Maria Brunialti, in questi termini:
"Il vero perdono è un processo, un percorso, che i due fanno *insieme* esaminando i motivi del tradimento della fiducia, esplorando le modalità di ripristino del legame, ben consapevoli che "Nulla è più come prima" (dal titolo del libro di Recalcati)".
Percorso da fare insieme, dunque, e senza censure, ma con delicatezza.
Questa comunicazione non può svolgersi tra i due che si sono reciprocamente feriti se non attraverso la mediazione di uno psicologo.
Coraggio, dunque. Come si vede anche dal libro di Recalcati citato, ciò che non è più "come prima" può essere perfino meglio di prima, anche se alla sua sofferenza di questo momento ciò appare inverosimile.
Le faccio tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie di cuore dottoressa lei ha centrato in pieno il mio stato d’animo.
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Utente
Utente
Dottoressa quando abbiamo fatto pace siamo andati a fare terapia di coppia ma dopo 5/6 sedute il dottore mi dice che il problema e’ piu’ mio cioe’ che devo capire cosa voglio fare ma onestamente non mi ha aiutato a capire oggi mi ritrovo ancora a soffrire e’ non riesco ad uscirmene. Mio marito nelle sedute diceva di aver attraversato un momento di depressione che l’ho portava a voler cambiare vita è che oggi si e’ reso conto di quanto ha fatto schifo quindi il dottore faceva terapia solo a me ma nell’ultima seduta mi ha detto signora suo marito non cambierà mai sta a lei scegliere dopo questa frase sono andata in profonda depressione perché non ho capito x quale motivo me l’ho dicesse
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile signora,
da quello che scrive sembra che lo psicologo che vi ha seguiti non sia uno specialista dei rapporti di coppia; anzi la frase "sta a lei scegliere", se non preceduta da una serie di analisi per far comprendere a lei lo stato d'animo con cui affronta la situazione, fa addirittura dubitare che fosse davvero uno psicologo. Spero abbiate accertato sull'Albo nazionale degli psicologi la sua regolare iscrizione.
Quanto all'altra frase, "suo marito non cambierà mai", non appena si è accorta che la faceva stare male lei avrebbe dovuto chiedere spiegazioni approfondite allo psicologo. Solo lui può dire cosa intendeva, e solo lui, conoscendo anche lei, signora, avrebbe potuto aiutarla a capire perché questa frase l'ha tanto demoralizzata.
Quale significato le ha attribuito? Che suo marito è sempre a rischio di commettere errori dello stesso tipo? Che sarà ancora colpito dalla depressione? O invece che a questo punto è così pentito che non lascerà mai più la famiglia?
Nel colloquio psicologico le frasi che possono essere interpretate in vari modi e creano perplessità vanno analizzate a fondo. Andrebbero anche approfondite tutte le motivazioni che fanno sentire lei così sofferente.
A questo punto lei sta ancora male, e la risposta è ancora il ricorso ad uno/a psicologo/a.
Il percorso di guarigione può essere lungo, comportare anche due anni di una terapia fatta di riflessioni, analisi del passato ed esercizi nel presente. Può prevedere trasformazioni nel suo stile di vita, per riconquistare un'immagine positiva di sé stessa, e può anche prospettare il cambiamento dell'ambiente di lavoro di suo marito.
Per questo può rivolgersi gratuitamente al Consultorio Familiare, alle ASL, al Centro di Salute Mentale, e privatamente a quasi tutti gli psicologi italiani (ormai la maggior parte opera anche online). Oggi può fruire del bonus psicoterapia, che troverà descritto al seguente link: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html
Un percorso psicologico però è un impegno serio, che va affrontato consapevolmente, non aspettandosi il colpo di bacchetta magica che risolve tutto annullando il passato e la sofferenza.
Dall'altra parte c'è il rischio di un'infelicità che sta erodendo lei, la sua relazione coniugale, la sua famiglia.
Su questo davvero la scelta è sua, ma qualche colloquio con uno psicologo può aiutarla.
Le faccio i migliori auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Io onestamente l’affermazione dello psicologo l’ho interpretata come se lui avesse capito che mio marito non cambierà mai mi ritornerà a tradire in 14 anni non l’ha mai fatto ed e’ stata questa la mia forza di dargli una seconda possibilità ma avevo bisogno di aiuto e’ lui a poco mi è servito mi ha aumentato solo i dubbi. Comunque farò come dice lei la ringrazio infinitamente x le risposte
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Cara utente,
spero che il nostro dialogo le sia stato davvero utile, e che lei possa presto uscire dalla sofferenza e dalla mancanza di autostima.
Io glielo auguro di cuore.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com