Soffro per la morte dei miei animali, cosa fare con quelli che mi rimangono?
Salve,
scrivo per chiedere un consiglio su una questione che mi sta facendo davvero male.
A fine ottobre 2020 ho preso due ratti domestici, a cui si sono uniti poi altri tre a luglio 2021.
Io vivo da sola e non amo molto le persone, e loro sono diventati la mia intera vita, una grande gioia che le persone difficilmente mi hanno dato, e le amo immensamente.
Ho sempre però avuto molta tristezza pensando al giorno in cui mi avrebbero lasciata, una tristezza enorme che mi opprimeva, l'idea che un giorno non ci sarebbero più state è diventata un'ossessione, insopportabile.
C'è da dire che non sto molto bene psicologicamente, e forse questo ha contribuito a ingigantire la mia ansia.
Purtroppo a giugno e a luglio di quest'anno ho perso le prime due rattine entrambe in condizioni piuttosto tragiche, che mi hanno lasciata traumatizzata.
Sto molto male per quello che è successo, e ora sono disperata perché non so cosa fare con le tre restanti: io non credo di poter sopportare di nuovo la morte di una di loro, sono ancora relativamente giovani, curiose e attive e sto malissimo all'idea di vederle decadere, magari soffrire e poi morire, e tutto entro breve tempo (hanno già più di un anno e i ratti hanno una speranza di vita molto bassa, 2-3 anni).
Ho pensato di darle via, loro non penso che ne soffrirebbero troppo perché comunque non sono così dipendenti da me, io però lo sono da loro e non so cosa mi farebbe più male: separarmi da loro e non vedere più ogni giorno quei musetti che mi cercano e mi fanno stare bene oppure tenerle, prenderne anche altre e poi pian piano vederle morire una ad una nell'arco di poco?
Sarebbe molto più semplice darle via, avrei meno preoccupazioni e psicologicamente forse sarei anche meno in ansia e triste adesso e in futuro, ma mi toglierei una delle mie poche gioie nella vita e poi mi mancherebbero molto.
Cos'è peggio?
Qual è il male minore?
Vi ringrazio in anticipo.
P.
S. Non credo nel paradiso degli animali o in cose simili, quindi questo purtroppo non mi dà consolazione.
scrivo per chiedere un consiglio su una questione che mi sta facendo davvero male.
A fine ottobre 2020 ho preso due ratti domestici, a cui si sono uniti poi altri tre a luglio 2021.
Io vivo da sola e non amo molto le persone, e loro sono diventati la mia intera vita, una grande gioia che le persone difficilmente mi hanno dato, e le amo immensamente.
Ho sempre però avuto molta tristezza pensando al giorno in cui mi avrebbero lasciata, una tristezza enorme che mi opprimeva, l'idea che un giorno non ci sarebbero più state è diventata un'ossessione, insopportabile.
C'è da dire che non sto molto bene psicologicamente, e forse questo ha contribuito a ingigantire la mia ansia.
Purtroppo a giugno e a luglio di quest'anno ho perso le prime due rattine entrambe in condizioni piuttosto tragiche, che mi hanno lasciata traumatizzata.
Sto molto male per quello che è successo, e ora sono disperata perché non so cosa fare con le tre restanti: io non credo di poter sopportare di nuovo la morte di una di loro, sono ancora relativamente giovani, curiose e attive e sto malissimo all'idea di vederle decadere, magari soffrire e poi morire, e tutto entro breve tempo (hanno già più di un anno e i ratti hanno una speranza di vita molto bassa, 2-3 anni).
Ho pensato di darle via, loro non penso che ne soffrirebbero troppo perché comunque non sono così dipendenti da me, io però lo sono da loro e non so cosa mi farebbe più male: separarmi da loro e non vedere più ogni giorno quei musetti che mi cercano e mi fanno stare bene oppure tenerle, prenderne anche altre e poi pian piano vederle morire una ad una nell'arco di poco?
Sarebbe molto più semplice darle via, avrei meno preoccupazioni e psicologicamente forse sarei anche meno in ansia e triste adesso e in futuro, ma mi toglierei una delle mie poche gioie nella vita e poi mi mancherebbero molto.
Cos'è peggio?
Qual è il male minore?
Vi ringrazio in anticipo.
P.
S. Non credo nel paradiso degli animali o in cose simili, quindi questo purtroppo non mi dà consolazione.
[#1]
Buongiorno,
mi spiace molto per la situazione che descrive perchè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana.
Il consiglio che lei chiede porta con sè molte questioni aperte e qualche ''garbuglio affettivo'' che forse in futuro potrebbe provare a sciogliere con l'aiuto di un professionista.
Se le aspettative di vita dei topolini sono di 2-3 anni al massimo, le consiglio di dare via i topolini e di evitarsi questa ciclica sofferenza per virare su animali un po' più longevi (per esempio un cane o un gatto che hanno un'aspettativa di vita di 10/15 anni). Nel frattempo indaghi con un professionista le cause di questa sofferenza più in profondità, potrebbe aiutarla molto nel rapporto con i suoi prossimi animali domestici e con le altre persone.
mi spiace molto per la situazione che descrive perchè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana.
Il consiglio che lei chiede porta con sè molte questioni aperte e qualche ''garbuglio affettivo'' che forse in futuro potrebbe provare a sciogliere con l'aiuto di un professionista.
Se le aspettative di vita dei topolini sono di 2-3 anni al massimo, le consiglio di dare via i topolini e di evitarsi questa ciclica sofferenza per virare su animali un po' più longevi (per esempio un cane o un gatto che hanno un'aspettativa di vita di 10/15 anni). Nel frattempo indaghi con un professionista le cause di questa sofferenza più in profondità, potrebbe aiutarla molto nel rapporto con i suoi prossimi animali domestici e con le altre persone.
Dott. Massimiliano Truce
Tel. 340-80 42 698
Mail. Massimilianotruce91@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 693 visite dal 18/09/2022.
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