Come si supera un’umiliazione pubblica?

Buongiorno a tutti,

Ho già inoltrato un consulto in merito ad una situazione personale molto difficile.

In breve: sono stato lasciato perché la mia partner vede come tradimento il fatto che io abbia parlato di temi sessuali con la mia ex.

Evitando di parlare ancora del tema, vorrei capire come fare per resistere mentalmente ad una pubblica umiliazione.

Da quando è successo il fattaccio, che mi preme sottolineare non volesse mai e poi mai essere una mancanza di rispetto verso la mia partner, lei ha raccontato tutto a tutti.

Inizialmente avevo provato a raccontare la cosa, omettendo le cose più personali, con l’obiettivo di proteggerla, dicendo che era solo colpa mia.

Ma lei ha sempre pensato che io volessi farla passare male.
Al che ha raccontato tutto ad una collega che ha sparso la voce, a modo suo.
Collega che mi ha sempre odiato, ed ora ha trovato campo libero per aiutare la mia partner a distruggermi.

La mia partner per me ha fatto tantissimo e io le sono molto grato.
Le ho spiegato il perché dei messaggi e che non vi era mai stata alcuna intenzione/desiderio di ferire.

Le ho chiesto scusa in mille modi per avere sbagliato.

Ma non esiste.

La sua morale è talmente alta che lei non può stare vicino ad una persona schifosa come me.

Quindi ha diffuso ad amici, conoscenti, amici che non sente da una vita, che io sono una persona orribile.

Come ci si difende o si resiste ad una pubblica umiliazione di questo tipo?

Con una persona che vuole solo e solamente distruggere?
Perché pensa che il mio sbaglio sia stato fatto apposta per farla stare male.
Non può essere un errore, non è possibile parlarne.
Non c'è dialogo o contraddittorio.


Grazie di un vostro aiuto.

Non riesco a capire come fare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193

Gentile utente,

mi sembra di capire che lei è stato con la sua ragazza per ben sei anni, con l'esito finale di accuse da parte di lei di abuso sessuale, narcisismo, gaslighting, tradimento (per una semplice conversazione su temi sessuali!), infine attacchi pubblici, maldicenze e calunnie.

Il dottor Santonocito aveva concluso il precedente consulto con parole su cui la invito a riflettere: "Dal vissuto che esprime sono abbastanza evidenti preoccupazione e senso di colpa e, semmai, il gaslighting potrebbe essere la ragazza che lo sta facendo a lei. Nel senso che se una persona si preoccupa sinceramente di non far del male al prossimo, può diventare facilmente manipolabile".

Che lei in questo momento sia vittima di comportamenti vessatori ai confini col penale è evidente: è suggestionabile al punto che prende per verosimili tutte le accuse; inoltre nessuno può abusare della relazione intima avuta con una persona per mettere in piazza suoi comportamenti privati.
Tuttavia non conoscendo né lei né la sua ragazza è impossibile da qui capire se lei sia stato sempre un agnello candido o abbia in qualche modo alimentato la reazione abnorme della ragazza e i suoi propri sensi di colpa.

Al momento però è chiaro che deve difendersi con fermezza, e poiché non sembra abbastanza consapevole dei suoi diritti, e dei torti che sta subendo, l'aiuto di un consulente appare più che utile.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Non so, non mi sento bene.
Certamente nella conversazione abbiamo esagerato. Siamo scaduti in vecchi ricordi, ed ho fatto l'errore di chiedere una foto di una particolare parte del corpo. Ma noente di sporco o con intenti sudici o sporchi.

È una cosa di cui mi pento amaramente. Non vi era alcuna intenzione di fare niente. È stata solo una cosa del momento perché mi faceva piacere parlarne e rivederla.

Me ne pento da morire. Perché non ho mai voluto tradire la mia ragazza. E invece lei sta soffrendo da morire.
Ma la gogna pubblica mi sembra un'esagerazione.

Lei ha ragione, è indiscutibile.
Vorrei solo prendermi le mie responsabilità e risolvere tra noi.

Ma non è possibile. Ormai è tutto di dominio pubblico.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
a questo punto è chiaro che avete sbagliato tutti e due.
Lei è stato incapace di rispettare i limiti della riservatezza e gli obblighi di un rapporto di coppia; la sua ragazza aveva già dei risentimenti nei suoi confronti e adesso si è messa dalla parte del torto con le maldicenze pubbliche.
Lei potrebbe anche far scrivere una lettera di minacce da un avvocato, sia alla sua ex che alla collega, ma servirebbe solo a far crescere il vespaio.
Le maldicenze sono inarrestabili, però hanno una caratteristica positiva: vengono dimenticate.
Perché questo avvenga al più presto, si mostri superiore e non sia lei a tirar fuori l'argomento o ad alimentarlo. Se qualcuno ha il cattivo gusto di parlargliene, dica chiaramente, senza addentrarsi nei particolari, che i fatti non stanno come ha voluto vederli una donna gelosa e vendicativa, ma che lei non vuole aggiungere nulla sull'argomento.
In poche parole, si mostri adulto, visto che l'età ci sarebbe.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno professoressa,

grazie per avermi ascoltato e per le sue risposte.

Certamente che ho sbagliato.
È una cosa che continuo ad ammettere ed imploro di risolvere.

Io non chiedo, né ho mai chiesto il perdono. Io ho chiesto di dimostrare che ho sbagliato e tutto quello che posso fare per rimediare, lo farò.

Se dovrà essere perdono, me lo devo guadagnare.
Perché tanto non ha senso parlare e basta. Capisco che non si fiderà mai.

Ho provato con mille gesti: lettere, regali, 101 rose.

Io ho sempre cercato di mostrare che la persona davvero importante fosse lei.
Perché è così. Ed è sempre stato così. Che ho sbagliato e sono stato incapace. Ma che non vi è mai stato alcun dubbio sul mio sentimento per lei e solo per lei.

Ma diventa uno scontro morale.
Perché lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Il suo ex, con il quale ha sempre parlato per 6 anni e che è stato uno dei primi a saperlo, ha più morale.

E io, maledetto me, visto che non avrei mai reagito così male, ho pensato solo al fatto che io non avrei fatto tutto sto casino.

Non mi sono "messo nei suoi panni".

Ma è impossibile far capire che si può sbagliare. Non è uno sbaglio. Nella sua visione, è sempre e solo la mia volontà di distruggerla.

Quindi adesso lei distrugge me.

Sono disperato, non tanto per l'orgoglio personale.
Quanto per non perdonarmi l'errore fatto ed aver ferito chi amo...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
vedo che al dispiacere si aggiunge una componente ossessiva, e questa è una patologia.
Forse proprio questi aspetti preoccupanti hanno allontanato la sua ragazza, che era già negativa verso il vostro rapporto prima di quest'ultimo "errore".
Farsi curare da uno specialista otterrebbe a questo punto due risultati: migliorerebbe le sue future relazioni e soprattutto le restituirebbe il suo benessere psicologico.
Da qui non possiamo fare altro. Chiudo il consulto perché continuare a girare intorno ad una vicenda senza soluzione è proprio il modo per alimentare la sua patologia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com