Sentirsi chiusa in gabbia
Salve... Ho 36 anni, sono una mamma di 3 bambini, rispettivamente 14 anni, 9 anni e 2 anni.
Sono sposata e non lavoro.
Mio marito è fuori casa fino alle 17, 30 e quando può mi aiuta con i bambini e il resto.
Da quando è nato l'ultimo bambino io mi sento sempre più come chiusa in una gabbia.
Non esco più con le amiche, non dedico più del tempo a me... La mia vita da quando mi sveglio a quando vado a dormire è solo per la casa e per loro.
Non mi sento realizzata personalmente e vorrei tanto avere anche un lavoro, ma con 3 figli e nessuno che mi aiuta a tenerli non è possibile.
Mi sento solo una mamma e una moglie, che non ha più una vita.
Mi sento molto stressata, il mio peso aumenta nonostante ho cercato e cerco di seguire una dieta equilibrata... Ho perso tanti capelli e non riesco più a guardarmi allo specchio.
Sono molto triste e non sono pou come reagire...
Sono sposata e non lavoro.
Mio marito è fuori casa fino alle 17, 30 e quando può mi aiuta con i bambini e il resto.
Da quando è nato l'ultimo bambino io mi sento sempre più come chiusa in una gabbia.
Non esco più con le amiche, non dedico più del tempo a me... La mia vita da quando mi sveglio a quando vado a dormire è solo per la casa e per loro.
Non mi sento realizzata personalmente e vorrei tanto avere anche un lavoro, ma con 3 figli e nessuno che mi aiuta a tenerli non è possibile.
Mi sento solo una mamma e una moglie, che non ha più una vita.
Mi sento molto stressata, il mio peso aumenta nonostante ho cercato e cerco di seguire una dieta equilibrata... Ho perso tanti capelli e non riesco più a guardarmi allo specchio.
Sono molto triste e non sono pou come reagire...
[#1]
Gentilissima,
parli di questo suo malessere con suo marito e rivolgetevi ad un consultorio per la coppia e la famiglia che vi aiuti ad uscire da questa situazione. Lei è una madre ma prima ancora è una donna. Non è vero che non lavora: lavora in casa e questo può essere quanto e più stancante di un lavoro fuori casa. Inizi a ritagliarsi del tempo per lei: la sera quando suo marito è a casa. Può uscire con le amiche, iscriversi in palestra o ad un corso sportivo. Se nessuno può darle una mano può organizzare in modo diverso le routine delegando ciò che può a suo marito e ai suoi figli più grandi. Procedendo a piccoli passi, senza stravolgimenti repentini vedrà la qualità della sua vita cambiare.
Cordialmente.
parli di questo suo malessere con suo marito e rivolgetevi ad un consultorio per la coppia e la famiglia che vi aiuti ad uscire da questa situazione. Lei è una madre ma prima ancora è una donna. Non è vero che non lavora: lavora in casa e questo può essere quanto e più stancante di un lavoro fuori casa. Inizi a ritagliarsi del tempo per lei: la sera quando suo marito è a casa. Può uscire con le amiche, iscriversi in palestra o ad un corso sportivo. Se nessuno può darle una mano può organizzare in modo diverso le routine delegando ciò che può a suo marito e ai suoi figli più grandi. Procedendo a piccoli passi, senza stravolgimenti repentini vedrà la qualità della sua vita cambiare.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per la sua risposta.. Ho cercato di delegare qualcosa, ma ovviamente non posso chiedere molto e va a finire che faccio io. Proverò a ritagliarmi del tempo la sera, anche se so che non sarà facile.
Intanto mi sento sola e non capita... Sopratutto da mio marito che mi dice che devo rassegnarmi perché questa è la nostra vita
Intanto mi sento sola e non capita... Sopratutto da mio marito che mi dice che devo rassegnarmi perché questa è la nostra vita
[#3]
Gentilissima,
"non poter chiedere molto", "sentirsi sola e non capita" e "rassegnarsi", sono espressioni che denotano un profondo malessere che suo marito non dovrebbe banalizzare. Una figura terza, come uno psicologo di un consultorio potrebbe aiutarvi a trovare il vostro benessere individuale e di coppia.
Ne parli con suo marito e provate a contattare un consultorio, ad accesso gratuito.
Cordialmente.
"non poter chiedere molto", "sentirsi sola e non capita" e "rassegnarsi", sono espressioni che denotano un profondo malessere che suo marito non dovrebbe banalizzare. Una figura terza, come uno psicologo di un consultorio potrebbe aiutarvi a trovare il vostro benessere individuale e di coppia.
Ne parli con suo marito e provate a contattare un consultorio, ad accesso gratuito.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 14/09/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.