Vita matrimoniale
Gentili dottori, mi trovo a scrivere a voi perché mi trovo in una situazione psicologica piuttosto delicata.
Sono sposata da 12 anni, dopo 2 anni di fidanzamento.
Purtroppo la nostra vita sessuale è sempre stata praticamente pari a 0, non si è mai avvicinato a me e tutte le volte che abbiamo avuto rapporti (pochissimi) è stato solo perché sono stata io quasi a "pretenderlo".
Abbiamo un bimbo di 6 anni nato con fecondazione assistita perché mio marito ha pochissimi spermatozoi e lentissimi.
Ho pensato che la sua mancanza di desiderio potesse dipendere da questo ma non ha mai voluto andare da uno specialista.
Ho anche scoperto che quando ero in gravidanza lui si è iscritto a siti porno mandando foto delle sue parti intime.
Ormai non abbiamo rapporti da quasi 8 anni.
Ho sempre sopportato tutto perché avevo paura che venisse fuori il motivo di un'eventuale separazione (sarebbe una cosa molto umiliante innanzitutto e poi ho gravi problemi in famiglia per cui mi tengo tutto dentro e sopporto).
Adesso però non ce la faccio più, qualche settimana fa ho conosciuto una persona con cui mi sono sentita diverse volte telefonicamente, abbiamo anche deciso di vederci dopo oltre un mese che ci sentiamo e ci videochiamiamo.
A causa di un battibecco non ci sentiamo da 2 giorni e io mi sento male come una quindicenne innamorata.
Mi faceva sentire viva l'attenzione di questa persona e adesso mi sento così stupida a stare male "per il nulla" perché sono consapevole che nulla è...
Perché sono così stupida?
Perché non riesco ad affrontare questa situazione?
Sono sposata da 12 anni, dopo 2 anni di fidanzamento.
Purtroppo la nostra vita sessuale è sempre stata praticamente pari a 0, non si è mai avvicinato a me e tutte le volte che abbiamo avuto rapporti (pochissimi) è stato solo perché sono stata io quasi a "pretenderlo".
Abbiamo un bimbo di 6 anni nato con fecondazione assistita perché mio marito ha pochissimi spermatozoi e lentissimi.
Ho pensato che la sua mancanza di desiderio potesse dipendere da questo ma non ha mai voluto andare da uno specialista.
Ho anche scoperto che quando ero in gravidanza lui si è iscritto a siti porno mandando foto delle sue parti intime.
Ormai non abbiamo rapporti da quasi 8 anni.
Ho sempre sopportato tutto perché avevo paura che venisse fuori il motivo di un'eventuale separazione (sarebbe una cosa molto umiliante innanzitutto e poi ho gravi problemi in famiglia per cui mi tengo tutto dentro e sopporto).
Adesso però non ce la faccio più, qualche settimana fa ho conosciuto una persona con cui mi sono sentita diverse volte telefonicamente, abbiamo anche deciso di vederci dopo oltre un mese che ci sentiamo e ci videochiamiamo.
A causa di un battibecco non ci sentiamo da 2 giorni e io mi sento male come una quindicenne innamorata.
Mi faceva sentire viva l'attenzione di questa persona e adesso mi sento così stupida a stare male "per il nulla" perché sono consapevole che nulla è...
Perché sono così stupida?
Perché non riesco ad affrontare questa situazione?
[#1]
Gentile utente,
lei si rifiuta di affrontare l'elefante, cioè il legame con un uomo con cui non ha mai avuto una vera relazione sessuale, e ci chiede aiuto per affrontare la pulce, ossia un flirt in stile adolescente nato solo qualche settimana fa?
Non le era venuto in mente che prima o poi i suoi sentimenti o almeno la sua sfera emotiva si sarebbero svegliati?
Da lontano e senza conoscerla è inevitabile chiedersi come mai una donna che ha passato la trentina, in una città ricca di lavoro e di indipendenza femminile, si fidanza e si sposa con un uomo che non si interessa a lei sessualmente, probabilmente ricambiato della stessa moneta.
Certamente un uomo non perde la sua carica sessuale perché è sterile, specie se intanto mette in rete sue foto pornografiche, forse su siti omosex.
Perché l'ha sposato, signora? Lei dice di aver preteso rapporti sessuali, ma può dire di essere stata intensamente attratta da suo marito, sia pure in passato?
Scrive che una separazione "sarebbe una cosa molto umiliante innanzitutto e poi ho gravi problemi in famiglia per cui mi tengo tutto dentro e sopporto".
Quale umiliazione, in un rimedio largamente adottato da tante coppie? E soprattutto: quale famiglia? La famiglia è quella che lei ha liberamente costruita con suo marito e che ha arricchita con la presenza di un figlio, a quel che sembra intensamente voluto.
Per poterla aiutare non possiamo suggerirle come gestire le emozioni superficiali di un flirt con un uomo di cui non ci dice nulla, nemmeno quali progetti avete fatto, ma dovremmo invece conoscere le vere motivazioni, le paure e gli interessi che orientano la sua vita.
Aggiungo, avendo letto quanto ci scriveva tempo fa, che lei stessa cresciuta in una famiglia incapace di una separazione che avrebbe restituito benessere e dignità alla coppia genitoriale, non dovrebbe voler crescere suo figlio nello stesso clima.
Rifletta su questi elementi e ci scriva ancora, se può esserle utile.
Auguri.
lei si rifiuta di affrontare l'elefante, cioè il legame con un uomo con cui non ha mai avuto una vera relazione sessuale, e ci chiede aiuto per affrontare la pulce, ossia un flirt in stile adolescente nato solo qualche settimana fa?
Non le era venuto in mente che prima o poi i suoi sentimenti o almeno la sua sfera emotiva si sarebbero svegliati?
Da lontano e senza conoscerla è inevitabile chiedersi come mai una donna che ha passato la trentina, in una città ricca di lavoro e di indipendenza femminile, si fidanza e si sposa con un uomo che non si interessa a lei sessualmente, probabilmente ricambiato della stessa moneta.
Certamente un uomo non perde la sua carica sessuale perché è sterile, specie se intanto mette in rete sue foto pornografiche, forse su siti omosex.
Perché l'ha sposato, signora? Lei dice di aver preteso rapporti sessuali, ma può dire di essere stata intensamente attratta da suo marito, sia pure in passato?
Scrive che una separazione "sarebbe una cosa molto umiliante innanzitutto e poi ho gravi problemi in famiglia per cui mi tengo tutto dentro e sopporto".
Quale umiliazione, in un rimedio largamente adottato da tante coppie? E soprattutto: quale famiglia? La famiglia è quella che lei ha liberamente costruita con suo marito e che ha arricchita con la presenza di un figlio, a quel che sembra intensamente voluto.
Per poterla aiutare non possiamo suggerirle come gestire le emozioni superficiali di un flirt con un uomo di cui non ci dice nulla, nemmeno quali progetti avete fatto, ma dovremmo invece conoscere le vere motivazioni, le paure e gli interessi che orientano la sua vita.
Aggiungo, avendo letto quanto ci scriveva tempo fa, che lei stessa cresciuta in una famiglia incapace di una separazione che avrebbe restituito benessere e dignità alla coppia genitoriale, non dovrebbe voler crescere suo figlio nello stesso clima.
Rifletta su questi elementi e ci scriva ancora, se può esserle utile.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa per averni ascoltata.
In realtà io ero innamorata di mio marito e provavo desiderio nei suoi confronti,sl contrario di lui.
Non ho ma reagito a questa situazione e e sopportato forse proprio per il mio pregresso,come ha potuto lei stessa leggere.
Non voglio.che mio figlio passi quello che ho passato io, per questo faccio finta che sia tutto perfetto.
Forse adesso quello che mi è capitato con questa persona,finito ancora prima di nascere,mi fa stare male non perché io sia innamorata (per carità,sarei solo ridicola anche a pensarlo)ma forse perché ha risvegliato in me dei sentimenti che avevo chiuso in un cassetto.
In realtà io ero innamorata di mio marito e provavo desiderio nei suoi confronti,sl contrario di lui.
Non ho ma reagito a questa situazione e e sopportato forse proprio per il mio pregresso,come ha potuto lei stessa leggere.
Non voglio.che mio figlio passi quello che ho passato io, per questo faccio finta che sia tutto perfetto.
Forse adesso quello che mi è capitato con questa persona,finito ancora prima di nascere,mi fa stare male non perché io sia innamorata (per carità,sarei solo ridicola anche a pensarlo)ma forse perché ha risvegliato in me dei sentimenti che avevo chiuso in un cassetto.
[#3]
Gentile utente,
si ha l'impressione che il trauma complesso da lei subito nel corso di tutta la sua esistenza abbia invaso come un fumo denso le sue capacità di giudizio, precludendole la visione della realtà.
Prova evidente è il fatto che scrive: "Non voglio che mio figlio passi quello che ho passato io, per questo faccio finta che sia tutto perfetto".
Così sta fornendo a suo figlio proprio quel clima morale avvelenato in cui ha vissuto lei stessa: i suoi genitori si insultavano, lei e suo marito non vi amate e non vi rispettate. Sostanzialmente vivete nella stessa deprivazione d'amore, di intimità e di dignità che si respira nella sua famiglia d'origine.
Un marito e una moglie che pur avendo accesso agli specialisti per la fecondazione assistita nascondono a questi specialisti la verità di un matrimonio bianco, e non si fanno aiutare, sono sulla stessa linea di due genitori come i suoi, che continuano ad accusarsi di essersi rovinati la vita per trovare un alibi ai loro fallimenti e alle loro cattive azioni, ma non si separano perché all'assunzione di responsabilità preferiscono una vita di ostilità permanente.
Lei è arrivata perfino a dire che sua madre è "buona" ma si comporta come ci ha scritto perché "malata", e non ha voluto comprendere quello che la mia collega le ha scritto.
Lei ha fratelli, sorelle?
Verrà il momento di aprire gli occhi. Forse le sue dolorose emozioni attuali sono già il principio di questo cambiamento.
Chieda aiuto, e cerchi di viverlo al meglio.
si ha l'impressione che il trauma complesso da lei subito nel corso di tutta la sua esistenza abbia invaso come un fumo denso le sue capacità di giudizio, precludendole la visione della realtà.
Prova evidente è il fatto che scrive: "Non voglio che mio figlio passi quello che ho passato io, per questo faccio finta che sia tutto perfetto".
Così sta fornendo a suo figlio proprio quel clima morale avvelenato in cui ha vissuto lei stessa: i suoi genitori si insultavano, lei e suo marito non vi amate e non vi rispettate. Sostanzialmente vivete nella stessa deprivazione d'amore, di intimità e di dignità che si respira nella sua famiglia d'origine.
Un marito e una moglie che pur avendo accesso agli specialisti per la fecondazione assistita nascondono a questi specialisti la verità di un matrimonio bianco, e non si fanno aiutare, sono sulla stessa linea di due genitori come i suoi, che continuano ad accusarsi di essersi rovinati la vita per trovare un alibi ai loro fallimenti e alle loro cattive azioni, ma non si separano perché all'assunzione di responsabilità preferiscono una vita di ostilità permanente.
Lei è arrivata perfino a dire che sua madre è "buona" ma si comporta come ci ha scritto perché "malata", e non ha voluto comprendere quello che la mia collega le ha scritto.
Lei ha fratelli, sorelle?
Verrà il momento di aprire gli occhi. Forse le sue dolorose emozioni attuali sono già il principio di questo cambiamento.
Chieda aiuto, e cerchi di viverlo al meglio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Grazie dottoressa,
Purtroppo sono figlia unica.
Non ho nemmeno amiche tali da poter parlare di u argomento così delicato.
Probabilmente questo ultimo accadimento mi sta scuotendo per farmi reagire a questa situazione.
Vero è che solo con un aiuto potrò affrontare e superare tutto.
Grazie di cuore
Purtroppo sono figlia unica.
Non ho nemmeno amiche tali da poter parlare di u argomento così delicato.
Probabilmente questo ultimo accadimento mi sta scuotendo per farmi reagire a questa situazione.
Vero è che solo con un aiuto potrò affrontare e superare tutto.
Grazie di cuore
[#5]
Cara utente,
spero sinceramente di averle dato qualche aiuto con le mie parole da qui.
Legga a questo link la definizione di "trauma complesso" e capirà che se non ha amiche con cui parlare di questa situazione, tutto deriva ancora una volta da lì. https://www.aisted.it/trauma-complesso
Si affidi ad un terapeuta.
Auguri.
spero sinceramente di averle dato qualche aiuto con le mie parole da qui.
Legga a questo link la definizione di "trauma complesso" e capirà che se non ha amiche con cui parlare di questa situazione, tutto deriva ancora una volta da lì. https://www.aisted.it/trauma-complesso
Si affidi ad un terapeuta.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 14/09/2022.
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