Come faccio a capire se sono narcisista?
Buonasera a tutti i gentili dottori.
Sono nuovo di questo forum. Mi rivolgo a voi per far luce su un dubbio atroce.
Mi sono da poco lasciato con la mia ragazza, che mi continua a dire che i miei comportamenti nei suoi confronti sono tipici di una personalità narcisistica. Spinto dalla curiosità ho acquistato libri e fatto ricerche sul tema. Non riuscivo a darmi pace.
Una delle cose che più mi ha colpito è stato il rimprovero di praticare gaslighting.
Ci siamo lasciati perché io ho avuto una conversazione con una mia ex. Lo scambio è nato da un mio disagio personale, dopo che la mia ragazza mi ripeteva costantemente che io ero una persona cattiva e che, addirittura, avrei "abusato" di lei sotto l'aspetto sessuale.
Queste cose mi hanno molto colpito e devastato il cuore, sono sincero. Al che ho chiesto alla mia ex se avessi mai e poi mai abusato di lei. Mi sentivo fortemente colpevole. Poi abbiamo parlato di nostre vecchie esperienze insieme e toccato temi che non dovevano essere toccati, con parole che non dovevano essere usate.
Sono stato tacciato di tradimento. Seppur non abbia mai nemmeno lontanamente pensato di vedere altre ragazze all'infuori della mia compagna.
Ora, il problema è che io cerco di spiegare che da parte mia non c'era alcuna volontà. Ma la mia ragazza continua a dirmi che minimizzo le cose, che creo fraintendimenti, che "ricostruisco la realtà", che sto nascondendo un tradimento che in realtà ho fatto (mai vero). Ho letto libri sul narcisismo e tutto quello di cui mi accusa rientra tra le caratteristiche del narciso e del gaslighting (che non conoscevo prima di questa drammatica situazione).
Io non mi sono mai sentito narcisista. Sono sempre stato una persona che lascia molta libertà, tant'è che la mia ragazza si è sempre sentita con il suo ex perché avevano un bel rapporto.
A me è sempre andata bene. Credo che non si debba mai vietare ad una persona di parlare con un'altra, anche fosse l'ex.
Il fatto però di essere così "leggero" su queste cose, di farle con leggerezza, mi ha messo i peggio dubbi sul fatto che io abbia fatto manipolazione o sia narcisista. Non ci dormo la notte.
Io non ho mai voluto fare del male, né tantomeno manipolare chi amo.
Per me è inconcepibile.
Sto solo cercando di spiegare che il mio scambio di messaggi non voleva mai e poi mai essere tradimento. Ma sembra che voglia occultare cose o ricostruire la realtà a mio vantaggio.
Potete farmi capire dove sto sbagliando?
Cercare di spiegare le proprie ragioni, ammettendo anche l'errore, è davvero una forma di manipolazione e narcisismo?
Aiuto, sto impazzendo...
Il narcisista non si tormenta nel chiedersi se lo è o se non lo è.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Ho letto molto anche a proposito del gaslighting come atteggiamento molto pericoloso.
Ma tentare di spiegare le mie ragioni, dicendo perché ho sbagliato ma anche facendo notare che io vedo le cose in modo diverso e perché, è una minimizzazione?
Le ho fatto malissimo, prendendo alla leggera una cosa grave, perché io, a parti invertite, non avrei rotto il rapporto.
Sono due modi di vedere le cose. Lei si è sempre sentita con il suo ex. E non ho mai chiesto di cosa parlassero.
È vero che ho sbagliato perché dovevo chiudere subito la conversazione. Ma non c'è mai stato desiderio o pensiero di tradimento. Ci siamo detti degli apprezzamenti in ricordo di vecchi rapporti. Ma niente mai che parlasse di incontrarsi o altro.
Non riesco a far capire che non è minimizzare se dico così . E vengo accusato di manipolare la realtà.
Non capisco. Ma non voglio ferire ancora.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Capisco che sembri una nevrosi.
Ma informandomi o leggendo sul gaslighting, molto spesso viene riportato un esempio come quello che mi è successo.
Io che ho avuto una conversazione "proibita", alla quale non ho dato peso e mi sembra assurdo aver distrutto 6 anni di relazione.
Io riconosco l'errore. Per tutti quelli a cui l'ho raccontato è un'esagerazione. Ma io voglio rimediare, perché voglio rispettare la mia ragazza.
Io stesso penso che sia diciamo "esagerato" reagire così. Ma il fatto di pensarlo mi fa venire il dubbio che stia "minimizzando" una questione grave, e sia passibile di accusa di gaslighting.
Non riesco a capire la sottile differenza tra "avere un'opinione o punto di vista diverso sulle cose" e "minimizzare".
Internet può dare l'illusione di sapere, ma resta un'illusione, perché il sapere decontestualizzato è poco utile. Lo stesso si può dire per i libri. E vale anche per le diagnosi della sua ragazza.
Dal vissuto che esprime sono abbastanza evidenti preoccupazione e senso di colpa e, semmai, il gaslighting potrebbe essere la ragazza che lo sta facendo a lei. Nel senso che se una persona si preoccupa sinceramente di non far del male al prossimo, può diventare facilmente manipolabile.
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