Madre anaffettiva e ostile

Buongiorno,
sono una donna di 44 anni, ho una vita molto intensa, essendo impegnata nella carriera, e anche sposata e mamma di due bambini piccoli, oltre che appassionata di sport e musica e viaggi.
Purtroppo ho da sempre un rapporto negativo con mia madre, ora ultraottantenne, che mi causa una profonda sofferenza.
Riassumere il nostro rapporto è molto difficile; durante infanzia e giovinezza ho fatto di tutto per farmi amare, ho raggiunto eccellenti risultati scolastici e non, ma non è servito.
Formalmente non mi ha fatto mancare nulla, ma non ci sono mai state parole o gesti affettuosi, mai apprezzamenti di qualche tipo, mai vicinanza emotiva nei momenti di difficoltà anzi...nel caso, mi ha deriso e umiliato.
Quando ho iniziato a lavorare mi ha tolto ogni supporto economico e quando mi sono sposata mi ha "liquidata" (termine usato da lei) dandomi dei soldi e dicendomi letteralmente che non avrei più fatto parte del suo nucleo familiare.
Ho cominciato a "capire" che il trattamento a me riservato non era normale solo vivendo fuori casa; e ho completato la comprensione di tutto ciò che mi era mancato diventando mamma a mia volta, e comprendendo per la prima volta cos'è l'amore di una mamma, quello che io non ho mai avuto.
La scoperta di questa realtà, il "non amore" ricevuto, unitamente alla morte di mio padre, che invece mi ha sempre amato moltissimo, mi ha fatto sprofondare in una profonda crisi, ho messo in dubbio tutta la mia vita, riuscendo comunque a "sopravvivere".
Il rapporto con mia madre tuttavia è peggiorato ulteriormente; negli anni è diventata sempre più distaccata, arida, indifferente nei miei confronti, e, cosa peggiore, altrettanto verso i miei bambini.
Non prova alcun interesse nei nostri riguardi, praticamente se io non la chiamassi ogni tanto, non ci sentiremmo nemmeno più.
Vive con mia sorella, che purtroppo è rimasta invischiata in una relazione con lei di totale e infelice dipendenza (non lavora e non è sposata) e, sebbene litighino spesso, il rapporto tra loro è completamente diverso; è come se mia madre volesse cancellare me, per dare tutto (spazio, tempo, soldi) a mia sorella, che da sempre è tutelata in ogni modo.
Peraltro, ci mette sistematicamente l'una contro l'altra, parlandole male di me.
Il mio problema è che questo rapporto mi causa una incredibile e lacerante sofferenza; vorrei anche io una mamma, vorrei ricevere quell'amore incondizionato che provo per i miei bambini, vorrei potermici confrontare, sentirmi dire che sono stata brava in questo e quello ma non in quest'altro, sentire che se le cose vanno male posso appoggiarmi a lei, chiederle aiuto.
In pratica io mi sento odiata da mia madre, ma non so perché; quando ho provato a confrontarmi con lei, ha negato, mistificando la realtà.
Ho persino messo in dubbio di essere davvero sua figlia, ho fatto delle indagini: invece è così: lo sono.
E' normale il dolore che provo, alla mia età?
E' possibile migliorare questo rapporto o devo arrendermi?
In caso, come?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> vorrei anche io una mamma, vorrei ricevere quell'amore incondizionato che provo per i miei bambini

Lasci perdere.

Si faccia una ragione del fatto che non ha avuto ciò che altri, più fortunati, hanno avuto, ma che lei, proprio perché sa cosa si è persa, potrà non commettere lo stesso errore con i suoi figli.

Alcune persone non sono adatte a essere genitori. Questa è la semplice verità.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per la cortese risposta.
Lasciar perdere...ho contezza della impossibilità che mia madre cambi (per indole, e per età), ma la mia difficoltà è precisamente questa, infatti non riesco a ridurre a 0 le mie aspettative verso di lei, e ogni tanto sollecito una risposta che non arriva, o arriva proprio una risposta che è quella che non vorrei sentire. Pur capendo che devo accettarne i limiti...ho molta difficoltà a farlo, soprattutto quando "manca" come nonna verso i miei bambini e mi capita di vedere nonni partecipi.