Smettere di fumare
Buonasera, provo a rivolgermi a voi poiché mi sto rendendo conto di avere una dipendenza da nicotina sempre più forte.
Ho 21 anni, lavoro, ho una ragazza e una vita normale grazia a dio.
Solo che c’è una cosa che mi turba tantissimo, ossia il fumo, sto fumando sempre di più e prendendo l’abitudine di fumarmi una sigaretta per ogni cosa, ad esempio:
Esco?
Mi fumo una sigaretta appena uscito, mangio?
Mi fumo una sigaretta appena finito, caffè?
Mi fumo una sigaretta nel mentre.
Vorrei smettere visto che fumo da anni e so per certo che non è salutare, so per certo che ci vuole la forza di volontà ma è proprio quella che a me manca, non voglio smettere ma nel mentre lo vorrei per la mia salute.
Cerotti sigarette elettroniche ecc non fanno per me, lì reputo inutili come metodi.
Per favore aiutatemi a trovare qualche modo per riuscire a smettere di fumare, vi ringrazio
NB, so dell’esistenza del bupropione ma non so se è salutare o conveniente, che ne dite voi?
Ho 21 anni, lavoro, ho una ragazza e una vita normale grazia a dio.
Solo che c’è una cosa che mi turba tantissimo, ossia il fumo, sto fumando sempre di più e prendendo l’abitudine di fumarmi una sigaretta per ogni cosa, ad esempio:
Esco?
Mi fumo una sigaretta appena uscito, mangio?
Mi fumo una sigaretta appena finito, caffè?
Mi fumo una sigaretta nel mentre.
Vorrei smettere visto che fumo da anni e so per certo che non è salutare, so per certo che ci vuole la forza di volontà ma è proprio quella che a me manca, non voglio smettere ma nel mentre lo vorrei per la mia salute.
Cerotti sigarette elettroniche ecc non fanno per me, lì reputo inutili come metodi.
Per favore aiutatemi a trovare qualche modo per riuscire a smettere di fumare, vi ringrazio
NB, so dell’esistenza del bupropione ma non so se è salutare o conveniente, che ne dite voi?
[#1]
Gentile utente,
"Cerotti sigarette elettroniche ecc non fanno per me, lì reputo inutili come metodi".
Mi trova perfettamente d'accordo. Oltretutto lasciano la carica nicotinica intatta o maggiorata, annullando i benefici della perdita di questo vizio.
Il metodo per smettere comincia da due cose che lei ha già messo in atto: l'attenzione ad ogni sigaretta fumata (alcuni terapeuti fanno tenere un diario di queste occasioni, contenente l'indicazione dell'ora, del motivo, dello stato d'animo, etc.) e la consapevolezza che il fumo fa male.
A queste cose devono aggiungerne altre due almeno: due forti motivazioni per smettere, e una 'prova' di rinuncia al fumo di 48 ore.
Ci sono poi una serie di esercizi, ma non è per scritto che possono essere spiegati, anche perché spesso vengono personalizzati: vanno smontate, per esempio, le sotterranee credenze contrarie alla liberazione dal fumo.
Il mio vecchio corso per smettere e far smettere di fumare lo tenne il Ministero della Salute più di trent'anni fa. Erano ammessi anche fumatori che pur non essendo professionisti della salute potevano divulgare quanto appreso: insegnanti, per esempio.
Si lavorava in gruppo. Il sostegno del gruppo è sempre utile, in questa come in altre terapie che hanno come scopo il superamento di una cattiva abitudine (alcool, droga, tendenza alla violenza o all'eccessiva remissività etc.) o l'acquisizione di competenze (assertività, capacità di compassione, seduzione, etc.).
Di seguito molti ospedali e molti privati hanno messo a disposizione le tecniche apprese, anche lavorando con i singoli. I risultati sono un po' più lenti e meno duraturi, ma ci sono.
Il punto focale è la ferma intenzione del cliente di smettere, che può essere potenziata, ma non creata dal nulla.
La 'forza di volontà' si costruisce, tenendo conto che di tutte le funzioni della psiche, quella più forte è l'abitudine. Per questo tutti crediamo che la nostra volontà sia debole e insufficiente, ma non è così.
Perseveri nel suo intento e cerchi nella sua zona uno psicologo esperto di dipendenze, in ospedale o in uno studio privato.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente.
"Cerotti sigarette elettroniche ecc non fanno per me, lì reputo inutili come metodi".
Mi trova perfettamente d'accordo. Oltretutto lasciano la carica nicotinica intatta o maggiorata, annullando i benefici della perdita di questo vizio.
Il metodo per smettere comincia da due cose che lei ha già messo in atto: l'attenzione ad ogni sigaretta fumata (alcuni terapeuti fanno tenere un diario di queste occasioni, contenente l'indicazione dell'ora, del motivo, dello stato d'animo, etc.) e la consapevolezza che il fumo fa male.
A queste cose devono aggiungerne altre due almeno: due forti motivazioni per smettere, e una 'prova' di rinuncia al fumo di 48 ore.
Ci sono poi una serie di esercizi, ma non è per scritto che possono essere spiegati, anche perché spesso vengono personalizzati: vanno smontate, per esempio, le sotterranee credenze contrarie alla liberazione dal fumo.
Il mio vecchio corso per smettere e far smettere di fumare lo tenne il Ministero della Salute più di trent'anni fa. Erano ammessi anche fumatori che pur non essendo professionisti della salute potevano divulgare quanto appreso: insegnanti, per esempio.
Si lavorava in gruppo. Il sostegno del gruppo è sempre utile, in questa come in altre terapie che hanno come scopo il superamento di una cattiva abitudine (alcool, droga, tendenza alla violenza o all'eccessiva remissività etc.) o l'acquisizione di competenze (assertività, capacità di compassione, seduzione, etc.).
Di seguito molti ospedali e molti privati hanno messo a disposizione le tecniche apprese, anche lavorando con i singoli. I risultati sono un po' più lenti e meno duraturi, ma ci sono.
Il punto focale è la ferma intenzione del cliente di smettere, che può essere potenziata, ma non creata dal nulla.
La 'forza di volontà' si costruisce, tenendo conto che di tutte le funzioni della psiche, quella più forte è l'abitudine. Per questo tutti crediamo che la nostra volontà sia debole e insufficiente, ma non è così.
Perseveri nel suo intento e cerchi nella sua zona uno psicologo esperto di dipendenze, in ospedale o in uno studio privato.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Prof.ssa Grazie per la risposta, proverò anche a segnarmi quante sigarette fumo e come ha detto lei orari motivi e tutto il resto. La cosa che mi frena è che essendo io una persona parecchio impulsiva, ho paura che provando a smettere ne risentirei mentalmente con conseguenti attacchi di panico o di rabbia, che potrebbero influire sul lavoro o sui miei rapporti sociali con le persone a me care, secondo lei è meglio smettere gradualmente o totalmente da un giorno all’altro? Il cervello fa tanto è questo lo so ma non sono molto bravo nell’autocontrollo purtroppo.
Paradossalmente sono anche molto ipocondriaco ma nonostante ciò fumo sapendo cosa potrebbe portarmi, ed è questo il motivo principale che mi sta facendo impazzire perché vorrei tanto smettere perché so che nel corso del tempo ne risentirò di questo passo, ma dall’altra parte non voglio rinunciare a quel piccolissimo piacere che mi da, e allo stress che mi allevia fumando.
Paradossalmente sono anche molto ipocondriaco ma nonostante ciò fumo sapendo cosa potrebbe portarmi, ed è questo il motivo principale che mi sta facendo impazzire perché vorrei tanto smettere perché so che nel corso del tempo ne risentirò di questo passo, ma dall’altra parte non voglio rinunciare a quel piccolissimo piacere che mi da, e allo stress che mi allevia fumando.
[#3]
Gentile utente,
rilegga la mia risposta: l'ho corretta proprio per aggiungere una nota sulle credenze dell'utente che gli fanno inconsciamente pensare che smettere di fumare possa nuocergli.
Difatti lei scrive: "ho paura che provando a smettere ne risentirei mentalmente con conseguenti attacchi di panico o di rabbia" e altre osservazioni analoghe.
Smettere di fumare può provocare nervosismo per qualche ora, e di seguito senso di stanchezza per un giorno o due. Ricordi che la nicotina è un eccitante, non un calmante.
I benefici sono invece evidenti sulla salute, sul colorito, sull'ossigenazione, sull'umore.
Proprio per non perdere questo spunto positivo la invito a cercare subito uno psicologo che possa seguirla, anche online.
Nel fumo non esistono mezze misure: non si riduce, si va subito a zero.
Ancora auguri.
rilegga la mia risposta: l'ho corretta proprio per aggiungere una nota sulle credenze dell'utente che gli fanno inconsciamente pensare che smettere di fumare possa nuocergli.
Difatti lei scrive: "ho paura che provando a smettere ne risentirei mentalmente con conseguenti attacchi di panico o di rabbia" e altre osservazioni analoghe.
Smettere di fumare può provocare nervosismo per qualche ora, e di seguito senso di stanchezza per un giorno o due. Ricordi che la nicotina è un eccitante, non un calmante.
I benefici sono invece evidenti sulla salute, sul colorito, sull'ossigenazione, sull'umore.
Proprio per non perdere questo spunto positivo la invito a cercare subito uno psicologo che possa seguirla, anche online.
Nel fumo non esistono mezze misure: non si riduce, si va subito a zero.
Ancora auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 04/09/2022.
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