Mia figlia potrebbe non essere normale?
Gentili dottori,
Vorrei sapere come affrontare un problema che riscontro con mia figlia.
Ho una figlia di quasi 12 anni che si chiama Giovanna.
Gio è un’adolescente un po’ problematica, ma tranquilla.
Sin da bambina non è mai stata spensierata, o allegra e socievole come molti suoi coetanei.
Quando alle elementari dovevo andare a lavorare e accompagnavo Giovanna a scuola, assistevo a una serie di scenate che non sapevo gestire a dovere.
Mia figlia tentava di farsi venire il vomito, piangeva e sbraitava, soprattutto quando mi vedeva andare via.
Una collaboratrice scolastica che assisteva alle scene diceva che mia figlia che poteva avere una specie di paura dell’abbandono.
Dopo un paio di anni ha smesso, ma a scuola non ci andava mai volentieri, i compiti a casa erano un tormento per lei e io non sapevo cosa fare.
Io e suo padre non siamo stati in grado di aiutarla perché solo adesso, a 12 anni, ha trovato il coraggio di parlare.
Temeva di perderci, che potessimo schierarci dalla parte dei suoi compagni che, oltre ad escluderla, la prendevano in giro.
Sono stata una cattiva madre, non ho saputo aiutare mia figlia, infonderle fiducia e insegnarle a credere in se stessa.
Oggi infatti mi ha confessato che non si sente all’altezza degli altri, soffre il confronto con altre ragazze, se lei non è felice dice che non vuole che nessun altro lo sia.
Quando è arrivata la pandemia lei era felice (chiaramente dispiaciuta per le vittime), ma visto che non crede nell’ amicizia, non ha amiche (poiché quelle che aveva hanno tradito la sua fiducia), quindi il fatto che non potesse uscire dalla sua zona di comfort l’ha incentivata a non avere più la necessità di uscire, di curare il suo aspetto fisico.
Lo fa soltanto quando esce con un amichetto maschio (preferibilmente non della sua stessa scuola), proprio per non doversi prepare al mattino.
Fa tutto molto meccanicamente.
Come se la vita non fosse sua, come se vivesse una vita parallela.
A questo punto mi domando:
Mia figlia è una ragazza con dei problemi?
Cosa succede?
Perché è così?
È necessario l’intervento di un psicoterapeuta?
Vorrei sapere come affrontare un problema che riscontro con mia figlia.
Ho una figlia di quasi 12 anni che si chiama Giovanna.
Gio è un’adolescente un po’ problematica, ma tranquilla.
Sin da bambina non è mai stata spensierata, o allegra e socievole come molti suoi coetanei.
Quando alle elementari dovevo andare a lavorare e accompagnavo Giovanna a scuola, assistevo a una serie di scenate che non sapevo gestire a dovere.
Mia figlia tentava di farsi venire il vomito, piangeva e sbraitava, soprattutto quando mi vedeva andare via.
Una collaboratrice scolastica che assisteva alle scene diceva che mia figlia che poteva avere una specie di paura dell’abbandono.
Dopo un paio di anni ha smesso, ma a scuola non ci andava mai volentieri, i compiti a casa erano un tormento per lei e io non sapevo cosa fare.
Io e suo padre non siamo stati in grado di aiutarla perché solo adesso, a 12 anni, ha trovato il coraggio di parlare.
Temeva di perderci, che potessimo schierarci dalla parte dei suoi compagni che, oltre ad escluderla, la prendevano in giro.
Sono stata una cattiva madre, non ho saputo aiutare mia figlia, infonderle fiducia e insegnarle a credere in se stessa.
Oggi infatti mi ha confessato che non si sente all’altezza degli altri, soffre il confronto con altre ragazze, se lei non è felice dice che non vuole che nessun altro lo sia.
Quando è arrivata la pandemia lei era felice (chiaramente dispiaciuta per le vittime), ma visto che non crede nell’ amicizia, non ha amiche (poiché quelle che aveva hanno tradito la sua fiducia), quindi il fatto che non potesse uscire dalla sua zona di comfort l’ha incentivata a non avere più la necessità di uscire, di curare il suo aspetto fisico.
Lo fa soltanto quando esce con un amichetto maschio (preferibilmente non della sua stessa scuola), proprio per non doversi prepare al mattino.
Fa tutto molto meccanicamente.
Come se la vita non fosse sua, come se vivesse una vita parallela.
A questo punto mi domando:
Mia figlia è una ragazza con dei problemi?
Cosa succede?
Perché è così?
È necessario l’intervento di un psicoterapeuta?
[#1]
Gentilissima signora ,
l'adolescenza è molto spesso un periodo delicato nella vita di un ragazzo o di una ragazza, periodo che segue, come nel caso di sua figlia, ad un periodo non caratterizzato da spensieratezza e socievolezza . E' importante la sua sensibilità nel rendersi conto da genitore, senza colpevolizzarsi per il passato, che sua figlia potrebbe ricevere aiuto in ambito specialistico con una psicologa. Provi a cercare nella sua zona di residenza il consultorio familiare per un colloquio di consulenza e per poter ricevere risposte alle sue domande.
Ci riscriva pure per aggiornarci.
Mille auguri.
l'adolescenza è molto spesso un periodo delicato nella vita di un ragazzo o di una ragazza, periodo che segue, come nel caso di sua figlia, ad un periodo non caratterizzato da spensieratezza e socievolezza . E' importante la sua sensibilità nel rendersi conto da genitore, senza colpevolizzarsi per il passato, che sua figlia potrebbe ricevere aiuto in ambito specialistico con una psicologa. Provi a cercare nella sua zona di residenza il consultorio familiare per un colloquio di consulenza e per poter ricevere risposte alle sue domande.
Ci riscriva pure per aggiornarci.
Mille auguri.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 26/08/2022.
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