Dubbi di relazione
Buongiorno, avrei una domanda da sottoporvi in quanto sto attraversando un momento di pausa con il mio ragazzo, tuttavia sono ancora innamorato di lui e vorrei continuare la relazione.
La mia domanda è relativa invece ad un dubbio riguardo alla relazione stessa, cioè se è possibile che io abbia un'attrazione mentale molto forte con lui ma sessualmente non allo stesso livello, cioè si facciamo sesso, però sento che non è così necessario o non ho quell'istinto sessuale dirompente per esempio che invece magari potrei avere con altre persone credo.
Ogni volta che sto con lui sento che devo farlo felice e appena vedo che ride, sta con i miei amici e non pensa ai suoi problemi famigliari sento un senso di appagamento e di conforto senza pari.
Cioè non so se la mia relazione è basata sulla bugia che invece non lo amo e che l'istinto sensuale forte sia alla base di una relazione sana.
La mia domanda è relativa invece ad un dubbio riguardo alla relazione stessa, cioè se è possibile che io abbia un'attrazione mentale molto forte con lui ma sessualmente non allo stesso livello, cioè si facciamo sesso, però sento che non è così necessario o non ho quell'istinto sessuale dirompente per esempio che invece magari potrei avere con altre persone credo.
Ogni volta che sto con lui sento che devo farlo felice e appena vedo che ride, sta con i miei amici e non pensa ai suoi problemi famigliari sento un senso di appagamento e di conforto senza pari.
Cioè non so se la mia relazione è basata sulla bugia che invece non lo amo e che l'istinto sensuale forte sia alla base di una relazione sana.
[#1]
Sì, è possibile. Ed è possibile pertanto che ciò su cui si basa ormai la vostra relazione sia l'abitudine.
Se riconosci di provare attrazione dirompente per altri uomini, ma non con lui, e dato che sei molto giovane, è evidente che c'è qualcosa che non va. La mancanza di desiderio può essere "normale" (con molte virgolette) in coppie di 50-60 anni che stanno insieme da 30. Ma non a 2 0 anni.
Se riconosci di provare attrazione dirompente per altri uomini, ma non con lui, e dato che sei molto giovane, è evidente che c'è qualcosa che non va. La mancanza di desiderio può essere "normale" (con molte virgolette) in coppie di 50-60 anni che stanno insieme da 30. Ma non a 2 0 anni.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
È una scelta che non può essere consigliata così, su due piedi. È troppo personale e può richiedere tempo per essere maturata. Sembra che la tua sia una situazione abbastanza frequente, cioè che ci si venga a trovare in una relazione che riesce a soddisfare una parte dei nostri bisogni, ma non (più) tutti quanti. E così può non essere facile prendere una decisione.
Sarebbe opportuno innanzitutto che tu riuscissi a capirne l'importanza relativa, cioè la tua scala di priorità dei bisogni che cerchi di soddisfare in una relazione: sessualità, amicizia, comunanza di obiettivi, di valori ecc. Questo potrà aiutarti a decidere.
Sarebbe opportuno innanzitutto che tu riuscissi a capirne l'importanza relativa, cioè la tua scala di priorità dei bisogni che cerchi di soddisfare in una relazione: sessualità, amicizia, comunanza di obiettivi, di valori ecc. Questo potrà aiutarti a decidere.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#5]
Ex utente
Buonasera, volevo continuare penso per l'ultima volta il discorso trattando ancora la mia confusione totale per cui non riesco a capire diciamo che pesci pigliare, in quanto un giorno penso costantemente a lui a come superare questa fase e stare bene con lui perché dal lato suo ricevo amore incondizionato, ma il giorno dopo torno a mettere in dubbio tutto e che forse è meglio che io stia da solo in quanto la mia instabilità non farebbe bene a nessuno.
Era da alcuni mesi che stavamo bene e non litigavamo più per cose serie e nonostante fosse da un po che gli rispondevo in maniera fredda, non si aspettava che gli avrei all'inizio detto che volevo lasciarlo.
Il mio migliore amico mi ha consigliato la pausa apposta perché pensava che la distanza e tutta questa solitudine dovuta al suo lavoro che lo faceva tornare a casa ogni volta stanco mi aveva inconsciamente fatto illudere di provare qualcosa di meno nei suoi confronti, solo che ora non so più cosa provo per lui e non so veramente cosa fare o dire, in quanto parlandoci al telefono non potevo negare che vederlo star male mi faceva star male a mia volta e anche che, seppur volessi rimanere lì vicino, lui mi disse che non sapeva se sarebbe riuscito a starmi amico in quanto lui per stare con me ha dovuto lottare per via di alcuni eventi e io sembra mi sia arreso subito al primo ostacolo.
Più che altro ci tengo molto a lui e pensare di non avere poi più forse nessun rapporto mi spaventa (considerando siamo nello stesso gruppo di amici).
Essendo in pausa dovrei essere in grado di fare chiarezza, ma mi sembra di essere ancora più confuso di prima: pensandoci a volte mi viene da piangere e non so bene cosa decidere o come fare, non voglio sbagliare la scelta perché lui mi dà la felicità e mi fa sentire amato, però tutta questa situazione non so cosa voglia significare e so che se lo lasciassi o comunque lo stare in questa situazione lo fa stare comunque male, essendo io quello che lo ha fatto sentire veramente amato e ancora di salvezza dai suoi vari problemi.
Era da alcuni mesi che stavamo bene e non litigavamo più per cose serie e nonostante fosse da un po che gli rispondevo in maniera fredda, non si aspettava che gli avrei all'inizio detto che volevo lasciarlo.
Il mio migliore amico mi ha consigliato la pausa apposta perché pensava che la distanza e tutta questa solitudine dovuta al suo lavoro che lo faceva tornare a casa ogni volta stanco mi aveva inconsciamente fatto illudere di provare qualcosa di meno nei suoi confronti, solo che ora non so più cosa provo per lui e non so veramente cosa fare o dire, in quanto parlandoci al telefono non potevo negare che vederlo star male mi faceva star male a mia volta e anche che, seppur volessi rimanere lì vicino, lui mi disse che non sapeva se sarebbe riuscito a starmi amico in quanto lui per stare con me ha dovuto lottare per via di alcuni eventi e io sembra mi sia arreso subito al primo ostacolo.
Più che altro ci tengo molto a lui e pensare di non avere poi più forse nessun rapporto mi spaventa (considerando siamo nello stesso gruppo di amici).
Essendo in pausa dovrei essere in grado di fare chiarezza, ma mi sembra di essere ancora più confuso di prima: pensandoci a volte mi viene da piangere e non so bene cosa decidere o come fare, non voglio sbagliare la scelta perché lui mi dà la felicità e mi fa sentire amato, però tutta questa situazione non so cosa voglia significare e so che se lo lasciassi o comunque lo stare in questa situazione lo fa stare comunque male, essendo io quello che lo ha fatto sentire veramente amato e ancora di salvezza dai suoi vari problemi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 25/08/2022.
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