Feticismo piedi fuori controllo?
Gentili dottori, non so da dove cominciare.
Mi mette un un po’ in imbarazzo scrivere qui ma non saprei con chi potrei parlarne se non con un esperto.
Ho 35 anni, sono fidanzato con una ragazza di 31 con la qualche convivo da un anno e mezzo.
Premetto che è una bravissima ragazza e sino a 6/7 mesi fa non potevo lamentarmi fino a quando non mi ha confidato la sua passione per i piedi maschili.
Ovviamente a me non ha scandalizzato per niente, anzi da subito l’ho fatta giocare con i miei piedi.
Il problema è che ormai tutto si è ridotto a questo.
A volte non c’è più neanche penetrazione.
Appena arrivo a casa da lavoro mi chiede di togliermi le scarpe per annusarle e massaggiarmi i piedi.
Direte di parlarne con lei, ma non so come affrontare il discorso, ho paura di ferirla perché ha un passato un po’ particolare, un pessimo rapporto con il padre etc non vorrei ci rimanesse male, anche perché lo vedo che le piace e sta bene quando lo fa, ma io non ne sposso più, vorrei avere un’intimità completa con lei, come agli inizi che stavamo insieme.
Inoltre io pensavo che il feticismo dei piedi fosse più frequente negli uomini verso le donne e non il contrario.
A me non era mai capitato prima di stare con lei.
Non c’è niente di male lo so,
è la frequenza, l’esclusiva su questo che mi turba.
Le voglio bene, ma così non penso di poter reggere a lungo.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio in anticipo.
Mi mette un un po’ in imbarazzo scrivere qui ma non saprei con chi potrei parlarne se non con un esperto.
Ho 35 anni, sono fidanzato con una ragazza di 31 con la qualche convivo da un anno e mezzo.
Premetto che è una bravissima ragazza e sino a 6/7 mesi fa non potevo lamentarmi fino a quando non mi ha confidato la sua passione per i piedi maschili.
Ovviamente a me non ha scandalizzato per niente, anzi da subito l’ho fatta giocare con i miei piedi.
Il problema è che ormai tutto si è ridotto a questo.
A volte non c’è più neanche penetrazione.
Appena arrivo a casa da lavoro mi chiede di togliermi le scarpe per annusarle e massaggiarmi i piedi.
Direte di parlarne con lei, ma non so come affrontare il discorso, ho paura di ferirla perché ha un passato un po’ particolare, un pessimo rapporto con il padre etc non vorrei ci rimanesse male, anche perché lo vedo che le piace e sta bene quando lo fa, ma io non ne sposso più, vorrei avere un’intimità completa con lei, come agli inizi che stavamo insieme.
Inoltre io pensavo che il feticismo dei piedi fosse più frequente negli uomini verso le donne e non il contrario.
A me non era mai capitato prima di stare con lei.
Non c’è niente di male lo so,
è la frequenza, l’esclusiva su questo che mi turba.
Le voglio bene, ma così non penso di poter reggere a lungo.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
Corretta la Sua ipotesi di risposta che recita così:
>Direte di parlarne con lei, ma non so come affrontare il discorso, ho paura di ferirla<.
Ritiene che la ragazza sarà meno >ferita< quando Lei non ce la farà più e la mollerà? Già Lei sembra trovarsi ad un punto critico:
>così non penso di poter reggere a lungo<.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Corretta la Sua ipotesi di risposta che recita così:
>Direte di parlarne con lei, ma non so come affrontare il discorso, ho paura di ferirla<.
Ritiene che la ragazza sarà meno >ferita< quando Lei non ce la farà più e la mollerà? Già Lei sembra trovarsi ad un punto critico:
>così non penso di poter reggere a lungo<.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la sua risposta.
Ha ragione, prima che possa accadere questo dovrei trovare il coraggio di farle capire che l’aver esagerato mi sta portando a una situazione di disagio nei suoi confronti e che mi vedo costretto a trovare degli escamotage. Per dire, quest’estate ho iniziato ad evitare infradito e di rimanere scalzo in casa per far sì che lei non fosse continuamente tentata. Io mi sento responsabile, perché forse avrei dovuto dire di no le prime volte anche se non potevo immaginare come si sarebbe evoluta la situazione. Ometto altre cose, immagino che esperti come vuoi le abbiano sentite tutte (o quasi) e quindi sapete quale psicologia si sviluppa nella testa di queste persone. Come potrei iniziare l’argomento? C’è un modo attraverso il dialogo per metterla comunque al suo agio senza farle provare un senso di vergogna? Se potessi aiutarla in qualche modo farle capire che la situazione è fuori controllo.
Ha ragione, prima che possa accadere questo dovrei trovare il coraggio di farle capire che l’aver esagerato mi sta portando a una situazione di disagio nei suoi confronti e che mi vedo costretto a trovare degli escamotage. Per dire, quest’estate ho iniziato ad evitare infradito e di rimanere scalzo in casa per far sì che lei non fosse continuamente tentata. Io mi sento responsabile, perché forse avrei dovuto dire di no le prime volte anche se non potevo immaginare come si sarebbe evoluta la situazione. Ometto altre cose, immagino che esperti come vuoi le abbiano sentite tutte (o quasi) e quindi sapete quale psicologia si sviluppa nella testa di queste persone. Come potrei iniziare l’argomento? C’è un modo attraverso il dialogo per metterla comunque al suo agio senza farle provare un senso di vergogna? Se potessi aiutarla in qualche modo farle capire che la situazione è fuori controllo.
[#3]
Il problema: lo suddividerei in tre aspetti utilizzando le Sue parole (in virgolettato).
Lei dice:
1. "...la sua passione per i piedi maschili.
Ovviamente a me non ha scandalizzato per niente, anzi da subito l’ho fatta giocare con i miei piedi.
2. Il problema è che ormai tutto si è ridotto a questo."
3. "C’è un modo attraverso il dialogo per metterla comunque al suo agio senza farle provare un senso di vergogna?.."
Riflessioni e suggerimenti.
1. "Vergogna"?
Perché il timore che lei possa provare vergogna parlandogliene? Questi mesi hanno dimostrato ampiamente che Lei non ha preclusioni nei confronti di tale comportamento. E dunque riterrei che può parlarne tranquillamente.
Sottolineo che le persone e le coppie non si avvantaggiano da eccessive forme di protezione; tali protezioni (spesso dettate dalla paura per la relazione, più che dal timore di ferire l'altr*) fanno capire ben poco dell'altra persona, in questo caso di Lei. La coppia funzionale può accettare questo ed altro; quella disfunzionale va protetta da ogni minimo alito di vento dato che ... già di per sé è fragile.
2. Il Suo problema mi sembra essere
- *l'esclusività* della forma parafilica, che ha azzerato tutto il resto dello scambio sessuale. Sembrerebbe essere tale unicità l'elemento che più La disturba,
- nonché *la frequenza* quasi ossessiva dell'approccio, stando alla Sua narrazione.
Peraltro la ragazza potrebbe obiettare che Lei non ha mai segnalato alcun disagio, perché in questo caso lei ne avrebbe preso atto e forse modificato il comportamento; corretto, non crede?
Inoltre il timore di parlarVi apertamente sulla Vostra vita sessuale appare strano in rapporto alla età anagrafica: siete due adulti.
3. "..metterla comunque al suo agio..",
parli di Sè e non di lei.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei dice:
1. "...la sua passione per i piedi maschili.
Ovviamente a me non ha scandalizzato per niente, anzi da subito l’ho fatta giocare con i miei piedi.
2. Il problema è che ormai tutto si è ridotto a questo."
3. "C’è un modo attraverso il dialogo per metterla comunque al suo agio senza farle provare un senso di vergogna?.."
Riflessioni e suggerimenti.
1. "Vergogna"?
Perché il timore che lei possa provare vergogna parlandogliene? Questi mesi hanno dimostrato ampiamente che Lei non ha preclusioni nei confronti di tale comportamento. E dunque riterrei che può parlarne tranquillamente.
Sottolineo che le persone e le coppie non si avvantaggiano da eccessive forme di protezione; tali protezioni (spesso dettate dalla paura per la relazione, più che dal timore di ferire l'altr*) fanno capire ben poco dell'altra persona, in questo caso di Lei. La coppia funzionale può accettare questo ed altro; quella disfunzionale va protetta da ogni minimo alito di vento dato che ... già di per sé è fragile.
2. Il Suo problema mi sembra essere
- *l'esclusività* della forma parafilica, che ha azzerato tutto il resto dello scambio sessuale. Sembrerebbe essere tale unicità l'elemento che più La disturba,
- nonché *la frequenza* quasi ossessiva dell'approccio, stando alla Sua narrazione.
Peraltro la ragazza potrebbe obiettare che Lei non ha mai segnalato alcun disagio, perché in questo caso lei ne avrebbe preso atto e forse modificato il comportamento; corretto, non crede?
Inoltre il timore di parlarVi apertamente sulla Vostra vita sessuale appare strano in rapporto alla età anagrafica: siete due adulti.
3. "..metterla comunque al suo agio..",
parli di Sè e non di lei.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 24/08/2022.
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