Matrimonio al capolinea?
Buongiorno,
Scrivo perché sto tentando da mesi di dare risposte ai miei dubbi, ma invano.
Ho 32 anni e mio marito 33.
Stiamo insieme da sette anni, di cui quasi 5 di convivenza e poco più di 3 di matrimonio.
La nostra storia è iniziata dopo un mio periodo di titubanza iniziale: per via del suo essere fortemente in sovrappeso non ero particolarmente attratta fisicamente, ma c’era un’intesa mentale fortissima e una complicità tale da ritrovarmi innamorata, senza nemmeno sapere come.
Nei primi anni di relazione l’intesa sessuale era forte (facevamo l’amore appena possibile, anche appartati).
Pian piano, soprattutto dopo essere andati a convivere, è diminuita.
Quando ci siamo sposati la frequenza era di circa una volta alla settimana, ma l’intesa mentale restava fortissima: ci siamo sempre confidati tutto e giocavamo e ridevamo insieme moltissimo.
Negli ultimi anni, invece, specialmente dopo il covid, le cose si sono sempre più spente.
Gradualmente la frequenza dei rapporti sessuali é calata (ad oggi sono 5 mesi che non abbiamo un rapporto): lui mi cerca solo con frasi volgari che non mi fanno sentire desiderata e non ha più attenzioni dolci.
Io non riesco a lasciarmi andare.
Anche l’intesa mentale, ultimamente, sta diminuendo: non ridiamo più insieme (intendo risate vere e di cuore).
Non abbiamo grossi litigi, anzi riusciamo a parlare di tutto, anche dei nostri sentimenti più profondi, legati alle insicurezze generate da questa situazione.
Trascorriamo insieme le giornate, con ritmi simili: anche ora che siamo insieme tutto il giorno perché siamo in vacanza siamo sempre d’accordo su come organizzare le giornate.
Tuttavia non siamo sereni.
Siamo nel momento della nostra vita in cui vorremmo concretizzare il nostro sogno di avere una famiglia mettendo al mondo dei bambini, ma la lontananza fisica e mentale ce lo impedisce.
Ci siamo trovati più volte a dirci che stiamo vivendo senza entusiasmo, come una coppia di anziani, che si fa compagnia.
Però abbiamo poco più di 30 anni! Mi chiedo se, nonostante tra noi non ci siano liti esasperate, dovremmo lasciarci per darci la possibilità di cercare un amore più appagante.
Anche perché la mia mancanza di attrazione sessuale nei suoi confronti, non mi impedisce di guardare ad altri uomini con occhio curioso, pur rimanendo sempre rispettosa del mio matrimonio.
Grazie per aver ascoltato il mio lungo sfogo
Scrivo perché sto tentando da mesi di dare risposte ai miei dubbi, ma invano.
Ho 32 anni e mio marito 33.
Stiamo insieme da sette anni, di cui quasi 5 di convivenza e poco più di 3 di matrimonio.
La nostra storia è iniziata dopo un mio periodo di titubanza iniziale: per via del suo essere fortemente in sovrappeso non ero particolarmente attratta fisicamente, ma c’era un’intesa mentale fortissima e una complicità tale da ritrovarmi innamorata, senza nemmeno sapere come.
Nei primi anni di relazione l’intesa sessuale era forte (facevamo l’amore appena possibile, anche appartati).
Pian piano, soprattutto dopo essere andati a convivere, è diminuita.
Quando ci siamo sposati la frequenza era di circa una volta alla settimana, ma l’intesa mentale restava fortissima: ci siamo sempre confidati tutto e giocavamo e ridevamo insieme moltissimo.
Negli ultimi anni, invece, specialmente dopo il covid, le cose si sono sempre più spente.
Gradualmente la frequenza dei rapporti sessuali é calata (ad oggi sono 5 mesi che non abbiamo un rapporto): lui mi cerca solo con frasi volgari che non mi fanno sentire desiderata e non ha più attenzioni dolci.
Io non riesco a lasciarmi andare.
Anche l’intesa mentale, ultimamente, sta diminuendo: non ridiamo più insieme (intendo risate vere e di cuore).
Non abbiamo grossi litigi, anzi riusciamo a parlare di tutto, anche dei nostri sentimenti più profondi, legati alle insicurezze generate da questa situazione.
Trascorriamo insieme le giornate, con ritmi simili: anche ora che siamo insieme tutto il giorno perché siamo in vacanza siamo sempre d’accordo su come organizzare le giornate.
Tuttavia non siamo sereni.
Siamo nel momento della nostra vita in cui vorremmo concretizzare il nostro sogno di avere una famiglia mettendo al mondo dei bambini, ma la lontananza fisica e mentale ce lo impedisce.
Ci siamo trovati più volte a dirci che stiamo vivendo senza entusiasmo, come una coppia di anziani, che si fa compagnia.
Però abbiamo poco più di 30 anni! Mi chiedo se, nonostante tra noi non ci siano liti esasperate, dovremmo lasciarci per darci la possibilità di cercare un amore più appagante.
Anche perché la mia mancanza di attrazione sessuale nei suoi confronti, non mi impedisce di guardare ad altri uomini con occhio curioso, pur rimanendo sempre rispettosa del mio matrimonio.
Grazie per aver ascoltato il mio lungo sfogo
[#1]
Gentile utente,
"..Mi chiedo se, nonostante tra noi non ci siano liti esasperate, dovremmo lasciarci per darci la possibilità di cercare un amore più appagante", ci dice.
Lasciarsi non è un rimedio, non spiega nulla,
se un dente duole lo si toglie direttamente? oppure si cura in ogni maniera possibile?
Eppure la mentalità del *curare le relazioni* fatica ad entrare nel modo di sentire comune.
Peccato, dato che in molti casi è possibile che il treno riprenda il Suo viaggio su binari nuovamente allineati.
Le metafore servono a far capire, anche a chi ci legge, che la *psicoterapia di coppia* è il passo la intraprendere prima di sfasciare una relazione, tanto più se per del tempo ha funzionato bene ed è stata calda e mentalmente intima.
E' vero che un percorso psicologico implica fatica, sforzo di cambiamento, cadute e resurrezioni,
ma perché non provare?
Il/la Terapeuta ci mette la propria competenza professionale nel capire dove/quando/perchè/ la relazione si è impantanata e quali sono i passi da (far) fare.
Il/la professionista adatti* è lo/la Psicolog* Psicoterapeuta specializzat* in terapia familiare.
Con l'occasione faccio presento che a tutt'oggi è disponibile il *Bonus psicoterapia gratuita", come può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .
Sulla crisi della sessualità nel matrimonio potrà leggere questa news:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html .
Saluti cari.
Dott. Brunialti
"..Mi chiedo se, nonostante tra noi non ci siano liti esasperate, dovremmo lasciarci per darci la possibilità di cercare un amore più appagante", ci dice.
Lasciarsi non è un rimedio, non spiega nulla,
se un dente duole lo si toglie direttamente? oppure si cura in ogni maniera possibile?
Eppure la mentalità del *curare le relazioni* fatica ad entrare nel modo di sentire comune.
Peccato, dato che in molti casi è possibile che il treno riprenda il Suo viaggio su binari nuovamente allineati.
Le metafore servono a far capire, anche a chi ci legge, che la *psicoterapia di coppia* è il passo la intraprendere prima di sfasciare una relazione, tanto più se per del tempo ha funzionato bene ed è stata calda e mentalmente intima.
E' vero che un percorso psicologico implica fatica, sforzo di cambiamento, cadute e resurrezioni,
ma perché non provare?
Il/la Terapeuta ci mette la propria competenza professionale nel capire dove/quando/perchè/ la relazione si è impantanata e quali sono i passi da (far) fare.
Il/la professionista adatti* è lo/la Psicolog* Psicoterapeuta specializzat* in terapia familiare.
Con l'occasione faccio presento che a tutt'oggi è disponibile il *Bonus psicoterapia gratuita", come può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .
Sulla crisi della sessualità nel matrimonio potrà leggere questa news:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html .
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la sua risposta. Il mio dubbio su quanto serva protrarre questa relazione dolorosa dipende anche dal fatto che la mancanza di litigi dipende principalmente dalla mancanza di dialogo. Comunque abbiamo già intrapreso una terapia di coppia, da circa un mese. Mi pare di cogliere dalle sue parole, però, il consiglio di stringere i denti e provare a cercare di far funzionare le cose, ancora per un po’. Oggi abbiamo passato una giornata separati e io mi sono resa conto che al momento sto meglio quando sono da sola e che, forse, il mio sentimento non è più forte come prima. Però sono disponibile a vedere se un lavoro di qualche altro mese possa aiutare realmente.
Per quanto riguarda l’articolo allegato riguardo alle relazioni sessuali, la ringrazio, ma la cosa che mi colpisce è che si parli di coppie legate da moltissimi anni, mentre noi siamo sposati solo da 3 e, quindi, questa situazione mi pare prematura.
La ringrazio per la sua risposta. Il mio dubbio su quanto serva protrarre questa relazione dolorosa dipende anche dal fatto che la mancanza di litigi dipende principalmente dalla mancanza di dialogo. Comunque abbiamo già intrapreso una terapia di coppia, da circa un mese. Mi pare di cogliere dalle sue parole, però, il consiglio di stringere i denti e provare a cercare di far funzionare le cose, ancora per un po’. Oggi abbiamo passato una giornata separati e io mi sono resa conto che al momento sto meglio quando sono da sola e che, forse, il mio sentimento non è più forte come prima. Però sono disponibile a vedere se un lavoro di qualche altro mese possa aiutare realmente.
Per quanto riguarda l’articolo allegato riguardo alle relazioni sessuali, la ringrazio, ma la cosa che mi colpisce è che si parli di coppie legate da moltissimi anni, mentre noi siamo sposati solo da 3 e, quindi, questa situazione mi pare prematura.
[#3]
Gentile utente,
grazie del riscontro.
Non si sa mai quanto si rientri in una casistica o nell'altra:
"..nel 60% dei casi la colpa del venir meno degli impulsi sessuali è di una invincibile routine.
Nel 20% dei casi, invece, ricorrono vere e proprie patologie, che possono essere curate con apposite terapie." (v. Link).
In moltissimi casi si tratta di una cattiva manutenzione della relazione (v. paragrafo del linkato). Relazione di coppia che è partita da
"... una intesa mentale fortissima e una complicità tale da ritrovarmi innamorata, senza nemmeno sapere come, e da un’intesa sessuale forte .."
e poi è gradualmente scivolata in basso.
Si poteva evitare con una migliore "manutenzione ordinaria"?
Sarà possibile ripristinarla attraverso una "manutenzione straordinaria"?
Si sarà definitivamente spenta?
Quando, a distanza di anni, ci si chiederà se si è fatto tutto il necessario,
allora ci si sentirà più tranquilli essendosi seriamente impegnati (anche) nella terapia di coppia.
Cordiali saluti!
dott. Brunialti
grazie del riscontro.
Non si sa mai quanto si rientri in una casistica o nell'altra:
"..nel 60% dei casi la colpa del venir meno degli impulsi sessuali è di una invincibile routine.
Nel 20% dei casi, invece, ricorrono vere e proprie patologie, che possono essere curate con apposite terapie." (v. Link).
In moltissimi casi si tratta di una cattiva manutenzione della relazione (v. paragrafo del linkato). Relazione di coppia che è partita da
"... una intesa mentale fortissima e una complicità tale da ritrovarmi innamorata, senza nemmeno sapere come, e da un’intesa sessuale forte .."
e poi è gradualmente scivolata in basso.
Si poteva evitare con una migliore "manutenzione ordinaria"?
Sarà possibile ripristinarla attraverso una "manutenzione straordinaria"?
Si sarà definitivamente spenta?
Quando, a distanza di anni, ci si chiederà se si è fatto tutto il necessario,
allora ci si sentirà più tranquilli essendosi seriamente impegnati (anche) nella terapia di coppia.
Cordiali saluti!
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 17/08/2022.
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Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.