Non riesco a capire cosa provo per lei
Gentili Dottori, volevo esporvi una questione "sentimentale" che sto affrontando.
Sono sicuro di avere le risposte ma preferisco esporvelo.
Ho 27 anni e da qualche mese ho conosciuto una ragazza con cui ho avuto le mie prime esperienze sessuali della mia vita.
Giá dall'inizio ero partito col presupposto che sarebbe stata un "terreno di prova" con cui avrei fatto le mie esperienze perché sentivo che non mi piaceva abbastanza.
Il tempo passa ed entriamo di più in confidenza.
Lei comincia a provare per me sentimenti forti e vorrebbe una relazione più stabile, una relazione che si basi sull'essere presente e in cui potrebbe accettare che io possa avere altre esperienze pur restandoci male.
Non appena le dico che non sono innamorato di lei si dispiace, piange e alla fine si decide di restare dopo alcune discussioni amici.
Cominciano a mancarmi le nostre piccole abitudini, di come mi considerava e mi faceva sentire importante, del sesso e mi dispiace della cosa.
Provo sentimenti di gelosia quando vengo a sapere che si sente con un altro e alla fine ci "riappacifichiamo".
Non appena ritorniamo insieme me ne pento, dentro di me, ma perché allora non volevo perderla pur accentando la situazione di ambiguità dell'amicizia?
Da premettere che aveva accettato di rimanere amica perché ancora sperava di tornare assieme a me.
Sentivo un vuoto quando non c'era eppure non appena ci sono ritornato mi sono quasi schivato nel baciarla.
Da premettere che prima di lei non ho quasi mai avuto amicizie strette femminili, se non una o due... dunque ero inesperiente sia nell'ambito sessuale che relazionale.
Sará che la mia gelosia derivi dal suo possesso?
Una forma di possesso/desiderio che ho sembre bramato ma che non ho mai potuto esprimere per timidezza.
Quando era più distante cominciava a mancarmi e io pensavo che saremmo potuti stare assieme e pur di rinunciare all'aspetto sessuale avrei accettato di averla come amica ma ritornando assieme come amanti me ne pento.
Le voglio bene, questo sì, e mi piace conversare e condividere i miei pensieri con lei e averla nella mia vita.
Mi sento quasi in colpa a non amare chi mi vuole bene ma sono sicuro che in questo caso dipenda da una questione di possesso e "territorialità". Credo che in questo caso dovrei fare chiarezza con me stesso e far sì che le nostre vite separate facciano il loro corso.
Scusate per la lunghezza.
Sono sicuro di avere le risposte ma preferisco esporvelo.
Ho 27 anni e da qualche mese ho conosciuto una ragazza con cui ho avuto le mie prime esperienze sessuali della mia vita.
Giá dall'inizio ero partito col presupposto che sarebbe stata un "terreno di prova" con cui avrei fatto le mie esperienze perché sentivo che non mi piaceva abbastanza.
Il tempo passa ed entriamo di più in confidenza.
Lei comincia a provare per me sentimenti forti e vorrebbe una relazione più stabile, una relazione che si basi sull'essere presente e in cui potrebbe accettare che io possa avere altre esperienze pur restandoci male.
Non appena le dico che non sono innamorato di lei si dispiace, piange e alla fine si decide di restare dopo alcune discussioni amici.
Cominciano a mancarmi le nostre piccole abitudini, di come mi considerava e mi faceva sentire importante, del sesso e mi dispiace della cosa.
Provo sentimenti di gelosia quando vengo a sapere che si sente con un altro e alla fine ci "riappacifichiamo".
Non appena ritorniamo insieme me ne pento, dentro di me, ma perché allora non volevo perderla pur accentando la situazione di ambiguità dell'amicizia?
Da premettere che aveva accettato di rimanere amica perché ancora sperava di tornare assieme a me.
Sentivo un vuoto quando non c'era eppure non appena ci sono ritornato mi sono quasi schivato nel baciarla.
Da premettere che prima di lei non ho quasi mai avuto amicizie strette femminili, se non una o due... dunque ero inesperiente sia nell'ambito sessuale che relazionale.
Sará che la mia gelosia derivi dal suo possesso?
Una forma di possesso/desiderio che ho sembre bramato ma che non ho mai potuto esprimere per timidezza.
Quando era più distante cominciava a mancarmi e io pensavo che saremmo potuti stare assieme e pur di rinunciare all'aspetto sessuale avrei accettato di averla come amica ma ritornando assieme come amanti me ne pento.
Le voglio bene, questo sì, e mi piace conversare e condividere i miei pensieri con lei e averla nella mia vita.
Mi sento quasi in colpa a non amare chi mi vuole bene ma sono sicuro che in questo caso dipenda da una questione di possesso e "territorialità". Credo che in questo caso dovrei fare chiarezza con me stesso e far sì che le nostre vite separate facciano il loro corso.
Scusate per la lunghezza.
[#1]
È semplice: ti sei probabilmente affezionato a questa ragazza, che ti piace in senso amicale e sessuale, ma non al punto da esserne innamorato.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 09/08/2022.
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