Astinenza sessuale
Sono un uomo di 61 anni, eterosessuale, sposato dal 1988, ho tre figli.
Da qualche tempo (qualche anno) mia moglie non se la sente più di fare sesso, nel senso di qualsiasi pratica che porti all'orgasmo.
Sul perché e il percome mi sono e ci siamo consultati con mille persone, sia specialisti che non, ricevendo risposte e proposte disparate.
Il dato di fatto é che, dopo un periodo durante il quale la mancanza di sesso stava mettendo in crisi la relazione, ci siamo resi conto che siamo una coppia bellissima sotto tutti i punti di vista, ci vogliamo tanto bene e abbiamo intenzione di condividere la parte che ci resta delle nostre vite, ci manca solo un "piccolo" aspetto.
Dato che uno dei due ha ancora desideri e l'altro no, che fare?
Non volendo prendere in considerazione amanti o prostitute, mi resta solo l'autoerotismo, che fatto "vecchio stile" mi sembra qualcosa di molto meccanico, mentre fatto con stimoli visivi (video hot) mi pare comunque una forma di tradimento (per inciso, mi eccito guardando striptease e donne che si masturbano, mentre guardare due che scopano mi fa quasi schifo).
Sarei giunto alla conclusione di rinunciare a qualsiasi sfogo sessuale extra matrimoniale.
Forse sarei più sereno, ma non posso fingere, con me stesso e con lei, di non desiderare mia moglie e di non essere ben disposto a fare sesso con lei se appena si dimostrasse disponibile.
Quindi non so cosa fare: concedermi qualche innocente palliativo in attesa di eventuali sviluppi o rinunciare a tutto, sempre in attess di sviluppi?
Da qualche tempo (qualche anno) mia moglie non se la sente più di fare sesso, nel senso di qualsiasi pratica che porti all'orgasmo.
Sul perché e il percome mi sono e ci siamo consultati con mille persone, sia specialisti che non, ricevendo risposte e proposte disparate.
Il dato di fatto é che, dopo un periodo durante il quale la mancanza di sesso stava mettendo in crisi la relazione, ci siamo resi conto che siamo una coppia bellissima sotto tutti i punti di vista, ci vogliamo tanto bene e abbiamo intenzione di condividere la parte che ci resta delle nostre vite, ci manca solo un "piccolo" aspetto.
Dato che uno dei due ha ancora desideri e l'altro no, che fare?
Non volendo prendere in considerazione amanti o prostitute, mi resta solo l'autoerotismo, che fatto "vecchio stile" mi sembra qualcosa di molto meccanico, mentre fatto con stimoli visivi (video hot) mi pare comunque una forma di tradimento (per inciso, mi eccito guardando striptease e donne che si masturbano, mentre guardare due che scopano mi fa quasi schifo).
Sarei giunto alla conclusione di rinunciare a qualsiasi sfogo sessuale extra matrimoniale.
Forse sarei più sereno, ma non posso fingere, con me stesso e con lei, di non desiderare mia moglie e di non essere ben disposto a fare sesso con lei se appena si dimostrasse disponibile.
Quindi non so cosa fare: concedermi qualche innocente palliativo in attesa di eventuali sviluppi o rinunciare a tutto, sempre in attess di sviluppi?
[#1]
Gentile utente,
siete giunti a quella che io chiamo *creatività sessuale dopo i 60*, dove con tale termine intendo dire che attorno a quell'età sia uomini che donne possono andare incontro a delle modificazioni non solo del corpo, ma anche della mente, del desiderio.
Alla base di ciò molte sono le cause:
stereotipi,
un preesistente cattivo rapporto con la sessualità,
difficoltà nell'accettazione del proprio nuovo corpo mutato,
un differente funzionamento degli organi genitali (potrà approfondire qui: https://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-sesso-amore/1784-sesso-oltre-i-60-anni ).
L'esperienza professionale di sessuologa clinica mi segnala però che generalmente le persone entrano in difficoltà quando presumono di poter continuare ad avere gli stessi comportamenti/prestazioni sessuali che hanno avuto per tutta la vita, attività penetrativa compresa.
A questo proposito Lei ci segnala che Sua moglie non ama le attività sessuali che terminano con l'orgasmo: ma di chi dei due?
Segnalo che la sessualità possiede un menu che comprende molte pietanze, molti piatti; alcuni sono più adatti all'età che avanza, altri vengono incontro alle difficoltà maschile, altri ancora si adattano alle difficoltà femminili del corpo o della mente.
Sono certa che una consulenza presso una Psicologa Psicoterapeuta esperta in Sessuologia clinica Vi possa aiutare (Albo in FISSonline.it); talvolta la donna di una certa età ha bisogno più che altro di una legittimazione nel provare ancora desiderio, e di "istruzioni concrete" non solo ginecologiche per ovviare ad alcuni problemini che possono rendere dolorosa l'attività sessuale.
L'obiettivo non è far sì che la donna abbia lo stesso desiderio del proprio compagno, bensì che non venga chiusa del tutto la porta della sessualità, attività che - se gradita - riscalda la coppia.
Per quella parte di Lei (Lei che ci scrive) che rimarrà inevasa (a molti accade), sarà Lei a fare una scelta individuale senza moralismi, ma salvaguardando il legame (credo di capire sia questo l'universo valoriale di riferimento).
Allego due letture che potrete leggere assieme a sua moglie.
Sui matrimoni senza sesso:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html
Sui benefici di una sessualità regolare:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6165-sesso-volta-settimana-ok.html .
Ulteriori spunti e condivisione li troverà in questo consulto:
"A 75 anni vorrei ancora farl'amore con mia moglie, ma lei NO." https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/796983-a-75-anni-vorrei-ancora-far-ll-amore-con-mia-moglie-ma-lei-no.html .
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
siete giunti a quella che io chiamo *creatività sessuale dopo i 60*, dove con tale termine intendo dire che attorno a quell'età sia uomini che donne possono andare incontro a delle modificazioni non solo del corpo, ma anche della mente, del desiderio.
Alla base di ciò molte sono le cause:
stereotipi,
un preesistente cattivo rapporto con la sessualità,
difficoltà nell'accettazione del proprio nuovo corpo mutato,
un differente funzionamento degli organi genitali (potrà approfondire qui: https://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-sesso-amore/1784-sesso-oltre-i-60-anni ).
L'esperienza professionale di sessuologa clinica mi segnala però che generalmente le persone entrano in difficoltà quando presumono di poter continuare ad avere gli stessi comportamenti/prestazioni sessuali che hanno avuto per tutta la vita, attività penetrativa compresa.
A questo proposito Lei ci segnala che Sua moglie non ama le attività sessuali che terminano con l'orgasmo: ma di chi dei due?
Segnalo che la sessualità possiede un menu che comprende molte pietanze, molti piatti; alcuni sono più adatti all'età che avanza, altri vengono incontro alle difficoltà maschile, altri ancora si adattano alle difficoltà femminili del corpo o della mente.
Sono certa che una consulenza presso una Psicologa Psicoterapeuta esperta in Sessuologia clinica Vi possa aiutare (Albo in FISSonline.it); talvolta la donna di una certa età ha bisogno più che altro di una legittimazione nel provare ancora desiderio, e di "istruzioni concrete" non solo ginecologiche per ovviare ad alcuni problemini che possono rendere dolorosa l'attività sessuale.
L'obiettivo non è far sì che la donna abbia lo stesso desiderio del proprio compagno, bensì che non venga chiusa del tutto la porta della sessualità, attività che - se gradita - riscalda la coppia.
Per quella parte di Lei (Lei che ci scrive) che rimarrà inevasa (a molti accade), sarà Lei a fare una scelta individuale senza moralismi, ma salvaguardando il legame (credo di capire sia questo l'universo valoriale di riferimento).
Allego due letture che potrete leggere assieme a sua moglie.
Sui matrimoni senza sesso:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html
Sui benefici di una sessualità regolare:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6165-sesso-volta-settimana-ok.html .
Ulteriori spunti e condivisione li troverà in questo consulto:
"A 75 anni vorrei ancora farl'amore con mia moglie, ma lei NO." https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/796983-a-75-anni-vorrei-ancora-far-ll-amore-con-mia-moglie-ma-lei-no.html .
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buonasera.
Anzitutto grazie per la risposta rapida e dettagliata.
Avrei tanto da spiegare ma mi limito a una domanda.
Scrive: Per quella parte di Lei (Lei che ci scrive) che rimarrà inevasa (a molti accade), sarà Lei a fare una scelta individuale senza moralismi, ma salvaguardando il legame (credo di capire sia questo l'universo valoriale di riferimento)."
Cosa intende, più esplicitamente, con "senza moralismi, ma salvaguardando il legame"
Anzitutto grazie per la risposta rapida e dettagliata.
Avrei tanto da spiegare ma mi limito a una domanda.
Scrive: Per quella parte di Lei (Lei che ci scrive) che rimarrà inevasa (a molti accade), sarà Lei a fare una scelta individuale senza moralismi, ma salvaguardando il legame (credo di capire sia questo l'universo valoriale di riferimento)."
Cosa intende, più esplicitamente, con "senza moralismi, ma salvaguardando il legame"
[#3]
Gentile utente,
ritengo di aver dato già una risposta tecnica alla Sua domanda, che era: "Quindi non so cosa fare: concedermi qualche innocente palliativo in attesa di eventuali sviluppi o rinunciare a tutto, sempre in attess di sviluppi?".
Andare oltre significherebbe suggerirLe dei comportamenti secondo le *mie personali* opinioni, e ciò non corrisponde ad un agire professionale deontologicamente corretto.
Si interroghi quindi, si guardi dentro, scelga sulla base dei Suoi punti di riferimento.
Peccato non ci dia alcun riscontro rispetto al materiale linkato, nel quale si suggerisce di dare maggiore attenzione al punto di vista dell'altra persona e si forniscono alcune indicazioni in proposito.
Forse Lei è troppo racchiuso nel proprio punto di vista? nell'esigenza di soddisfare le proprie esigenze? Dalle poche parole di un consulto non si può certo asserire senza margine di errore. Sicuramente una consulenza psico-sessuale di persona, in presenza, Vi aiuterebbe.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ritengo di aver dato già una risposta tecnica alla Sua domanda, che era: "Quindi non so cosa fare: concedermi qualche innocente palliativo in attesa di eventuali sviluppi o rinunciare a tutto, sempre in attess di sviluppi?".
Andare oltre significherebbe suggerirLe dei comportamenti secondo le *mie personali* opinioni, e ciò non corrisponde ad un agire professionale deontologicamente corretto.
Si interroghi quindi, si guardi dentro, scelga sulla base dei Suoi punti di riferimento.
Peccato non ci dia alcun riscontro rispetto al materiale linkato, nel quale si suggerisce di dare maggiore attenzione al punto di vista dell'altra persona e si forniscono alcune indicazioni in proposito.
Forse Lei è troppo racchiuso nel proprio punto di vista? nell'esigenza di soddisfare le proprie esigenze? Dalle poche parole di un consulto non si può certo asserire senza margine di errore. Sicuramente una consulenza psico-sessuale di persona, in presenza, Vi aiuterebbe.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 08/08/2022.
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