Da tempo infatuato della vicina di casa
Circa due anni fa l'appartamento a fianco al mio e stato occupato da una nuova vicina di pianerottolo.
Dopo i primi saluti e convenievoli sulle scale, dopo averle regalato una pianta (cosi come ho fatto con tutti i nuovi vicini, semplicemente per presentarmi nella speranza di stringere bei rapporti di amicizia) abbiamo preso a fare passeggiate serali e pomerdiane assieme, chiaccherando e scoprendo molti interessi in comune.
Col passare del tempo si crea una bella situazione di amicizia, una sorta di conoscenza da pianerottolo rinforzata da sorrisi sinceri e camminate e risate e mi stupisco quando mi rendo conto che effettivamente la sua presenza mi emoziona.
Qualche volta mi ha rimproverato addirittura, perche dopo un primo messaggio di invito a non ricordo quale evento o appuntamento o passeggiata a cui non segui una risposta, evidentemente bussai con malcelata insistenza oppure la cercai dalla finestra antistante l edificio, nel giardino condominiale.
Mi disse che non le piacciono le persone gelose o incombenti, ed effettivamente capii di aver forzato un po la mano, chiedendole scusa e spiegandole che a volte sono come un cagnolone goffo e giocherellone (sara anche che vivo solo...). E i rimproveri succitati rimangono ormai confinati al passato.
Il rapporto continua piu o meno così . Io continuo a mettere un freno alla lingua e non le dico tutto quello che provo per lei. Solo che questo autotacermi diventa fastidioso: provo a disinnamorarmi, non pensare a lei, ma niente. Perche effettivamente mi cerca, per motivi disparati, ed è contenta di passare il tempo assieme a me, lo dice lei stessa. Io spesso la ricopro di complimenti (per come si veste, per il nuovo taglio o tinta dei capelli), complimenti sinceri ed affettuosi, a cui lei risponde sorridendo e al contempo sbuffando stizzita.
Allora qualche mese fa ho consultato uno psicologo, e ho raccontato quanto sopra. Mi e stato detto di rimanere sincero e affettuoso, se voglio, ma di evitare di parlare di altro, almeno per un po' o almeno finchè non mi sarebbe passato.
Ma non passa, non passa... Io sinceramente ho una vita sessuale soddisfacente, sono single e frequento molte donne sole che amano godere dei piaceri come me, faccio arte, ho un buon lavoro e sì, anche una vicina di casa che e una cara amica e su cui posso contare.
Inoltre, un paio di volte mi ha raccontato di essere uscita con dei ragazzi conosciuti attraverso dating apps, e nonostante la sua ritrosia a parlare di sesso, mi ha anche confessato di aver fatto l amore con uno di loro e di essere rimasta delusa (seguiva la tipica domanda tra buoni amici: che faccio, gli scrivo, oppure lo cancello dai contatti? Ecc. ). Io, ovviamente in preda a spasmi interior indescrivibili, alzavo anche l asticella, dicendole di provare a rivederlo, chiedendo altri particolari eccetera. Perché lo facevo? Per dimostrare a me e a lei (ma sopratutto a me) che mi sento si escluso, rifiutato, messo in secondo piano ma sono disposto a tutto pur di superare anche questa boa della vita. E che sono un suo vero amico.
Da un po' di tempo, dopo avermi lei chiesto se ci sono ragazze che mi fanno sospirare , le ho detto che effettivamente ne esiste una, che e una mia cara amica, e che sono sicuro che c'è del vicendevole bene e affetto, e che vorrei tanto fare l amore con lei ma non posso dirlo, percheé non vorrei farla sentire a disagio. Ma prima o poi, le ho promesso, sputero il rospo.
Infine, un paio di volte ha menzionato scherzosamente il fatto che io non fossi il suo tipo ideale, fisicamente parlando, descrivendo invece tipologie di uomini diversi da quello che io effettivamente sono.
Ed eccomi qui a chiedere consiglio ancora: e forse giusto continuare a tenere la mia lingua a freno? Oppure forse e lecito, con calma e con dolcezza, provare a spiegare questo sentimento che amore non credo sia (o non ancora, perche l amore e vero quando e ricambiato), ma qualcosa di simile e altrettanto innocuo? Non so se la mia paura sia quella del rifiuto all amore, quanto di spaventarla e perdere la sua amicizia (pur rimanendo vicini di pianerottolo, una situazione fastidiosa direi).
Dopo i primi saluti e convenievoli sulle scale, dopo averle regalato una pianta (cosi come ho fatto con tutti i nuovi vicini, semplicemente per presentarmi nella speranza di stringere bei rapporti di amicizia) abbiamo preso a fare passeggiate serali e pomerdiane assieme, chiaccherando e scoprendo molti interessi in comune.
Col passare del tempo si crea una bella situazione di amicizia, una sorta di conoscenza da pianerottolo rinforzata da sorrisi sinceri e camminate e risate e mi stupisco quando mi rendo conto che effettivamente la sua presenza mi emoziona.
Qualche volta mi ha rimproverato addirittura, perche dopo un primo messaggio di invito a non ricordo quale evento o appuntamento o passeggiata a cui non segui una risposta, evidentemente bussai con malcelata insistenza oppure la cercai dalla finestra antistante l edificio, nel giardino condominiale.
Mi disse che non le piacciono le persone gelose o incombenti, ed effettivamente capii di aver forzato un po la mano, chiedendole scusa e spiegandole che a volte sono come un cagnolone goffo e giocherellone (sara anche che vivo solo...). E i rimproveri succitati rimangono ormai confinati al passato.
Il rapporto continua piu o meno così . Io continuo a mettere un freno alla lingua e non le dico tutto quello che provo per lei. Solo che questo autotacermi diventa fastidioso: provo a disinnamorarmi, non pensare a lei, ma niente. Perche effettivamente mi cerca, per motivi disparati, ed è contenta di passare il tempo assieme a me, lo dice lei stessa. Io spesso la ricopro di complimenti (per come si veste, per il nuovo taglio o tinta dei capelli), complimenti sinceri ed affettuosi, a cui lei risponde sorridendo e al contempo sbuffando stizzita.
Allora qualche mese fa ho consultato uno psicologo, e ho raccontato quanto sopra. Mi e stato detto di rimanere sincero e affettuoso, se voglio, ma di evitare di parlare di altro, almeno per un po' o almeno finchè non mi sarebbe passato.
Ma non passa, non passa... Io sinceramente ho una vita sessuale soddisfacente, sono single e frequento molte donne sole che amano godere dei piaceri come me, faccio arte, ho un buon lavoro e sì, anche una vicina di casa che e una cara amica e su cui posso contare.
Inoltre, un paio di volte mi ha raccontato di essere uscita con dei ragazzi conosciuti attraverso dating apps, e nonostante la sua ritrosia a parlare di sesso, mi ha anche confessato di aver fatto l amore con uno di loro e di essere rimasta delusa (seguiva la tipica domanda tra buoni amici: che faccio, gli scrivo, oppure lo cancello dai contatti? Ecc. ). Io, ovviamente in preda a spasmi interior indescrivibili, alzavo anche l asticella, dicendole di provare a rivederlo, chiedendo altri particolari eccetera. Perché lo facevo? Per dimostrare a me e a lei (ma sopratutto a me) che mi sento si escluso, rifiutato, messo in secondo piano ma sono disposto a tutto pur di superare anche questa boa della vita. E che sono un suo vero amico.
Da un po' di tempo, dopo avermi lei chiesto se ci sono ragazze che mi fanno sospirare , le ho detto che effettivamente ne esiste una, che e una mia cara amica, e che sono sicuro che c'è del vicendevole bene e affetto, e che vorrei tanto fare l amore con lei ma non posso dirlo, percheé non vorrei farla sentire a disagio. Ma prima o poi, le ho promesso, sputero il rospo.
Infine, un paio di volte ha menzionato scherzosamente il fatto che io non fossi il suo tipo ideale, fisicamente parlando, descrivendo invece tipologie di uomini diversi da quello che io effettivamente sono.
Ed eccomi qui a chiedere consiglio ancora: e forse giusto continuare a tenere la mia lingua a freno? Oppure forse e lecito, con calma e con dolcezza, provare a spiegare questo sentimento che amore non credo sia (o non ancora, perche l amore e vero quando e ricambiato), ma qualcosa di simile e altrettanto innocuo? Non so se la mia paura sia quella del rifiuto all amore, quanto di spaventarla e perdere la sua amicizia (pur rimanendo vicini di pianerottolo, una situazione fastidiosa direi).
[#1]
Difficile suggerirle cosa fare, a questo punto. Probabilmente avrebbe dovuto dichiararsi già da tempo e se ha una certa esperienza con le donne dovrebbe sapere che in genere le relazioni iniziano presto. Oppure non iniziano. È più facile passare dal conoscersi appena a una relazione, che da un'amicizia a una relazione.
>>> e io quasi ogni giorno a bussarle, chiedere come stesse
Questo potrebbe essere stato un errore. Il rischio per essere scambiato per invadente in effetti può esserci.
In ultimo, non si capisce bene da cosa si deduce che la ragazza in questione dovrebbe avere problemi psicologici. Le circostanze che descrive potrebbero essere state vissute anche da una persona senza problemi psicologici specifici (in senso clinico).
>>> e io quasi ogni giorno a bussarle, chiedere come stesse
Questo potrebbe essere stato un errore. Il rischio per essere scambiato per invadente in effetti può esserci.
In ultimo, non si capisce bene da cosa si deduce che la ragazza in questione dovrebbe avere problemi psicologici. Le circostanze che descrive potrebbero essere state vissute anche da una persona senza problemi psicologici specifici (in senso clinico).
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, diciamo stordente ma diretta.
>>>>> "Probabilmente avrebbe dovuto dichiararsi già da tempo e se ha una certa esperienza con le donne dovrebbe sapere che in genere le relazioni iniziano presto."
Probabilmente. Ma penso che a volte certe cose vadano maturate. Cio nonostante, avverto che il momento di portar fuori i miei pensieri stia arrivando. Anche un rifiuto, fondamentalmente, non mi spaventa piu di tanto e potrebbe essere un trauma positivo per me, di cui ricordarmi come trampolino di lancio per una nuova vita rasserenata.
>>> non si capisce bene da cosa si deduce che la ragazza in questione dovrebbe avere problemi psicologici.
Effettivamente ho spiegato poco, tanto per rispetto della persona quanto perche sono piu cose che ho vissuto e che ricordare mette ancora un po di disagio.
>>>>> "Probabilmente avrebbe dovuto dichiararsi già da tempo e se ha una certa esperienza con le donne dovrebbe sapere che in genere le relazioni iniziano presto."
Probabilmente. Ma penso che a volte certe cose vadano maturate. Cio nonostante, avverto che il momento di portar fuori i miei pensieri stia arrivando. Anche un rifiuto, fondamentalmente, non mi spaventa piu di tanto e potrebbe essere un trauma positivo per me, di cui ricordarmi come trampolino di lancio per una nuova vita rasserenata.
>>> non si capisce bene da cosa si deduce che la ragazza in questione dovrebbe avere problemi psicologici.
Effettivamente ho spiegato poco, tanto per rispetto della persona quanto perche sono piu cose che ho vissuto e che ricordare mette ancora un po di disagio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.7k visite dal 08/08/2022.
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