Non ho il controllo della mia vita

Buonasera.

Sono disoccupata, dopo aver lavorato x oltre 20 anni; vivo in un appartamento di proprietà di mia madre, e di fatto al momento dipendo economicamente dai miei, anche se qualcosa ho messo da parte.

Sono sempre stata felice di passare del tempo con i miei, li ho sempre rispettati e amati, ma non sento di aver ricevuto lo stesso trattamento.
Ho avuto un paio di storie durate pochi mesi, perché quando abitavo con loro mi proibivano di uscire e quando uscivo ero costretta a tornare entro le 23 anche se avevo oltre 30 anni.
il prezzo per la trasgressione, quando succedeva, erano urla, lacrime, musi lunghi e fine settimana passati ad arrabbiarsi e ad urlarsi contro.
Risultato: ho sempre rinunciato alla possibilità di avere un ragazzo, mi sono chiusa in me stessa e ho deciso che sarei rimasta Single a vita.
Niente preoccupazioni, e solo tranquillità.
Sono andata a vivere da sola e nonostante questo mi sono ritrovata comunque a dover fare i conti con loro.
Sento sempre e il bisogno comujicare dove mi trovo, dove vado, cosa faccio, con chi vado e a che ora rientro, anche se a 40 anni mi rendo conto che non è normale.
Se esco senza avvisarli temo che possano telefonare a casa, non trovarmi e farmi un mucchio di storie.
In questo periodo ho iniziato a frequentare una persona che vorrebbe da parte mia, giustamente, l'atteggiamento di una donna della mia età e non quello di una bambina che deve avvisare i suoi se si ritarda di 5 minuti o rinunciare ad andare da qualche parte perché altrimenti le mettono il muso.
Sono nervosa, stanca, non dormo, mi sento in trappola e ho la tentazione di rinunciare a questa possibile storia d'amore anche se lui mi piace davvero.

Come posso fare per togliermi da questo circolo vizioso e non sentire più questa oppressione?

Grazie
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
gentile signora,
le consiglio di affidarsi ad un bravo psicoterapeuta che insieme a lei possa costruire un iter terapeutico finalizzato a staccare questo cordone ombelicale che ancora oggi la tiene troppo ancorata a questo ruolo di figlia che non sembra da quanto lei dice appropriato alla sua età, visto anche i risvolti psicologici che lei vive. Il percorso potrebbe aiutarla a lavorare su un distacco graduale, senza tagli netti nè fughe che non sarebbero funzionali nè per lei nè per i suoi genitori che ormai da anni sono abituati ad entrare nella sua vita senza avere dei confini da rispettare.
Ristabilire dei nuovi confini, senza confusione nè fusioni è il modo migliore per vivere i singoli ruoli di ognuno di noi, nella propria vita e in quella dei nostri cari.
Buon lavoro

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it