Ossessionato dal senso di rimpianto (o qualcosa del genere)
Buonasera gentili Dott.
/sse, vi espongo il mio problema che mi affligge ormai da anni, sperando che qualcuno di voi possa aiutarmi.
È ormai da tempo che non riesco più a godermi quasi più nulla della vita.
L'idea che avrei potuto fare meglio in passato e che la mia vita di conseguenza sarebbe potuta essere migliore mi ossessiona e non mi permette più di gioire dei momenti, ma soprattutto mi demotiva e mi fa mettere in dubbio ogni cosa che faccio.
Il pensiero che ormai la mia vita sia andata sprecata, che non potrò mai realizzare il mio pieno potenziale perché ho sprecato gli anni della mia giovinezza, che avrei voluto sfruttare meglio (soprattutto nell'ambito dello sport) mi fa sentire demotivato e frustrato.
Avrei voluto avere la consapevolezza che ho adesso, su ciò che sarei voluto essere oggi e ciò che avrei dovuto fare per esserlo.
Non faccio altro che "sognare" irrazionalmente di poter tornare indietro nel tempo e rifare tutto diversamente con la consapevolezza che ho oggi e che avrei voluto avere prima.
Questi pensieri occupano ormai sempre più tempo nelle mie giornate e mi fanno sentire spesso demotivato, soprattutto nel fare ciò che, secondo me, avrei dovuto iniziare a fare molto tempo fa, facendomi sentire insicuro, insoddisfatto, frustrato e a volte...depresso.
Credo che la mia sia una forma di DOC dovuto ad un ideale, una visione di come sarei dovuto essere e di come avrei dovuto vivere la mia vita per esserlo, che ormai non può più essere realizzato e un non volere accettare da parte mia la realtà di come sono andate le cose e di conseguenza come sono oggi.
In sostanza non riesco ad accettare il mio passato, perché ad oggi avrei voluto aver fatto un percorso completamente diverso, e questo non mi permette di andare avanti con la mia vita, per l'idea che ormai non potrà mai essere come oggi avrei voluto che fosse.
Forse c'è anche una componente di perfezionismo patologico in tutto questo, ovvero il pensiero del tipo tutto o nulla: "siccome ormai non potrò mai essere come quell'"ideale" che ho in testa, allora non potrò mai essere soddisfatto perché non sarò mai all'altezza di ciò che sarei voluto essere e perciò la mia vita non ha più senso per me.
"
Ogni volta che questi pensieri compaiono (quasi sempre, soprattutto quanto devo fare qualcosa di importante per me, come allenarmi o studiare), provo ad ignorarli, ma poi cedo all'impulso di tentare di dargli una risposta razionale per contrastarli, che poi però finisce per diventare compulsiva; questo perché generano in me una sensazione di forte disagio, in particolare di insicurezza e demotivazione.
Lo so è tutto così irrazionale e stupido, ma vi giuro che mi fa stare male e mi sta impedendo di fare del mio meglio nella vita e soprattutto di godermela.
Ho provato anche a fare psicoterapia per poco più di un anno, un po' mi ha aiutato forse, ma non molto a quanto pare
Vorrei capire quale approccio dovrei utilizzare per affrontare questo problema nella maniera più efficace.
Grazie
/sse, vi espongo il mio problema che mi affligge ormai da anni, sperando che qualcuno di voi possa aiutarmi.
È ormai da tempo che non riesco più a godermi quasi più nulla della vita.
L'idea che avrei potuto fare meglio in passato e che la mia vita di conseguenza sarebbe potuta essere migliore mi ossessiona e non mi permette più di gioire dei momenti, ma soprattutto mi demotiva e mi fa mettere in dubbio ogni cosa che faccio.
Il pensiero che ormai la mia vita sia andata sprecata, che non potrò mai realizzare il mio pieno potenziale perché ho sprecato gli anni della mia giovinezza, che avrei voluto sfruttare meglio (soprattutto nell'ambito dello sport) mi fa sentire demotivato e frustrato.
Avrei voluto avere la consapevolezza che ho adesso, su ciò che sarei voluto essere oggi e ciò che avrei dovuto fare per esserlo.
Non faccio altro che "sognare" irrazionalmente di poter tornare indietro nel tempo e rifare tutto diversamente con la consapevolezza che ho oggi e che avrei voluto avere prima.
Questi pensieri occupano ormai sempre più tempo nelle mie giornate e mi fanno sentire spesso demotivato, soprattutto nel fare ciò che, secondo me, avrei dovuto iniziare a fare molto tempo fa, facendomi sentire insicuro, insoddisfatto, frustrato e a volte...depresso.
Credo che la mia sia una forma di DOC dovuto ad un ideale, una visione di come sarei dovuto essere e di come avrei dovuto vivere la mia vita per esserlo, che ormai non può più essere realizzato e un non volere accettare da parte mia la realtà di come sono andate le cose e di conseguenza come sono oggi.
In sostanza non riesco ad accettare il mio passato, perché ad oggi avrei voluto aver fatto un percorso completamente diverso, e questo non mi permette di andare avanti con la mia vita, per l'idea che ormai non potrà mai essere come oggi avrei voluto che fosse.
Forse c'è anche una componente di perfezionismo patologico in tutto questo, ovvero il pensiero del tipo tutto o nulla: "siccome ormai non potrò mai essere come quell'"ideale" che ho in testa, allora non potrò mai essere soddisfatto perché non sarò mai all'altezza di ciò che sarei voluto essere e perciò la mia vita non ha più senso per me.
"
Ogni volta che questi pensieri compaiono (quasi sempre, soprattutto quanto devo fare qualcosa di importante per me, come allenarmi o studiare), provo ad ignorarli, ma poi cedo all'impulso di tentare di dargli una risposta razionale per contrastarli, che poi però finisce per diventare compulsiva; questo perché generano in me una sensazione di forte disagio, in particolare di insicurezza e demotivazione.
Lo so è tutto così irrazionale e stupido, ma vi giuro che mi fa stare male e mi sta impedendo di fare del mio meglio nella vita e soprattutto di godermela.
Ho provato anche a fare psicoterapia per poco più di un anno, un po' mi ha aiutato forse, ma non molto a quanto pare
Vorrei capire quale approccio dovrei utilizzare per affrontare questo problema nella maniera più efficace.
Grazie
[#1]
Sì, si tratta di una forma di rimuginazione ossessiva verso ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, una fissazione sul passato che le impedisce di andare avanti. È come se il passato, sotto forma di cumulo di macerie, le stesse continuamente davanti a ingombrarle la strada, anziché alle spalle come dovrebbe essere.
In terapia breve strategica esistono protocolli specifici per il trattamento di questo tipo di problema, che consistono nel tornare volontariamente e in modo sistematico sul passato, per rielaborarlo e "digerirlo" come se si trattasse di un lutto o di una perdita.
In terapia breve strategica esistono protocolli specifici per il trattamento di questo tipo di problema, che consistono nel tornare volontariamente e in modo sistematico sul passato, per rielaborarlo e "digerirlo" come se si trattasse di un lutto o di una perdita.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta Dr. Santonocito.
Sì in passato feci una consulenza con una psicoterapeuta specializzata in terapia breve strategica, mi disse che con 10 sedute avremmo risolto il problema. Purtroppo però la sua tariffa era troppo cara per me, quindi non iniziai nemmeno perchè non mi sarei potuto permettere tutte e 10 le sedute.
Siccome ancora ad oggi, anche proprio per questo mio problema psicologico, non verto in una situazione economica indipendente (essendo ancora uno studente) vorrei chiederLe gentilmente se potesse consigliarmi qualche tecnica o approccio da mettere in pratica autonomamente per tentare di risolvere questo mio problema da solo, dato che ad oggi non ho altra possibilità.
Tutti i giorni perdo tempo (che dovrei spendere a fare altro) a leggere, guardare video di psicologi e guru spirituali vari, nel tentare di convincermi che il passato non può essere cambiato e ad accettare la realtà e la mia vita così com'è andata e come di conseguenza è oggi, e a fare del mio meglio oggi e lasciarmi alle spalle il passato.
Non riesco più ad essere pienamente coinvolto in nessuna attività, anche quelle che dovrebbero essere più piacevoli e quindi, appunto, coinvolgenti. Perché questo senso di rimpianto non mi abbandona mai completamente.
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Sì in passato feci una consulenza con una psicoterapeuta specializzata in terapia breve strategica, mi disse che con 10 sedute avremmo risolto il problema. Purtroppo però la sua tariffa era troppo cara per me, quindi non iniziai nemmeno perchè non mi sarei potuto permettere tutte e 10 le sedute.
Siccome ancora ad oggi, anche proprio per questo mio problema psicologico, non verto in una situazione economica indipendente (essendo ancora uno studente) vorrei chiederLe gentilmente se potesse consigliarmi qualche tecnica o approccio da mettere in pratica autonomamente per tentare di risolvere questo mio problema da solo, dato che ad oggi non ho altra possibilità.
Tutti i giorni perdo tempo (che dovrei spendere a fare altro) a leggere, guardare video di psicologi e guru spirituali vari, nel tentare di convincermi che il passato non può essere cambiato e ad accettare la realtà e la mia vita così com'è andata e come di conseguenza è oggi, e a fare del mio meglio oggi e lasciarmi alle spalle il passato.
Non riesco più ad essere pienamente coinvolto in nessuna attività, anche quelle che dovrebbero essere più piacevoli e quindi, appunto, coinvolgenti. Perché questo senso di rimpianto non mi abbandona mai completamente.
La ringrazio ancora per la disponibilità.
[#3]
Purtroppo non possiamo fornire da qui l'equivalente di una terapia sotto forma di "consigli", perché ciò equivarrebbe a un atto terapeutico condotto però in forma impropria, cioè senza conoscere né poter vedere l'interessato. Sarebbe come dare una medicina alla cieca, sulla fiducia. Comprende come ciò comporterebbe da parte nostra l'assunzione di una responsabilità deontologicamente non giustificabile.
Più è acuto il disturbo, meno possiamo intervenire da qui. Diamo sporadicamente dei suggerimenti, ma per questioni che riteniamo non critiche.
Se è interessato a un intervento di tipo strategico la invito a informarsi presso altri terapeuti, sia perché le tariffe variano, sia perché alcuni danno la prima seduta gratuita, sia perché non è detto che siano necessarie 10 sedute per portare a compimento il lavoro.
Più è acuto il disturbo, meno possiamo intervenire da qui. Diamo sporadicamente dei suggerimenti, ma per questioni che riteniamo non critiche.
Se è interessato a un intervento di tipo strategico la invito a informarsi presso altri terapeuti, sia perché le tariffe variano, sia perché alcuni danno la prima seduta gratuita, sia perché non è detto che siano necessarie 10 sedute per portare a compimento il lavoro.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 06/08/2022.
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