Trauma momento della morte

Gentili dottori,
purtroppo mi sono trovata ad essere l'unica persona a gestire la malattia che ha colpito mio suocero (carcinoma polmonare metastatico ormai in fase terminale) dalla scoperta all'epilogo.
Mio suocero é sempre stato una persona "menefreghista" e solo da poco abbiamo saputo che il medico di famiglia aveva prescritto ben 3 tac nel corso del 2021, in seguito ad una polmonite non covid, che lui ha deliberatamente ignorato.
Dopo mesi di dolore acuto alla schiena curato come lombosciatalgia si decide a consultare altri professionisti ma ormai il dolore era talmente incontrollabile da impedirgli di sottoporsi ad esami strumentali (tac e/o risonanza) senza sedazione.
In questi 5 mesi io e il mio compagno abbiamo dei sospetti sulla natura di questi dolori (impossibile che non diminuisca dopo centinaia di antinfiammatori e antidolorifici), fino al giorno 5 di luglio ossia quando viene ricoverato in seguito ad un tentato suicidio dettato dall'insopportabile dolore, ed ecco che i nostri timori diventano tangibili: il dolore deriva da metastasi ossee alla colonna ed al bacino.
Viene ricoverato nel reparto di oncologia, vederlo ci é impossibile, possiamo solo prendere la biancheria sporca e portare quella pulita, parlare con i medici é possibile solo telefonicamente.
sin dal momento del ricovero chi si occupa delle comunicazioni e del ricambio biancheria sono io; il mio compagno, i miei cognati, mia suocera, tutti sono relativamente tranquilli perché ci sono io ad occuparmi della cosa, questo ingrato compito mi porta a dover dare tutte le brutte notizie derivanti dall'iter diagnostico, cercando sempre di trovare le parole giuste senza dare troppe false speranze.
Dopo la prima settimana la situazione sembra essersi stabilizzata: mio suocero viene sottoposto a radioterapia per controllare il dolore, i farmaci sembrano funzionare e tutti ci tranquilliziamo un po', tanto che io e il mio compagno decidiamo di partire comunque (avevamo prenotato mesi prima e stavamo per disdire), ma al nostro rientro (27/07) mio suocero viene dimesso (ho avuto il tempo di lasciare la valigia a casa e poi sono andata a prenderlo, sempre perché dovevo essere io a parlare con i medici) e mi viene prospettata una situazione del tutto diversa rispetto ai giorni precedenti: non sappiamo se arrivi alla prima chemio.
Effettivamente mio suocero a casa sembra una persona totalmente diversa rispetto a quella che avevamo sentito in videochiamata la sera prima, tanto da spegnersi 48h dopo davanti a me, dopo una sedazione profonda suggerita dall'oncologo perche soffriva troppo.
Non mi muovo da lì perché nessuno é in grado di accudirlo.
Ero sola quando se n'è andato, perché tutti avevano paura che succedesse davanti a loro, e adesso non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di mio suocero che muore, ho difficoltà ad addormentarmi e talvolta sento delle extrasistole, sono ancora abbastanza lucida da capire che possa essere normale, ma il mio compagno ha bisogno di me...
Dr. Mario Canovi Psicologo, Psicoterapeuta 277 17
Gentilissima,

lei ha aiutato suo suocero e ha aiutato il suo compagno e la sua famiglia anche nelle parti della relazione che riguardavano loro. Ora è giunto il momento che lei si faccia aiutare, magari da un professionista nella sua zona con cui possa aprirsi e trasformare il suo vissuto in qualcosa di diverso da ciò che la fa star male.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online

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Gentile dottore,
La ringrazio moltissimo per la sua celere risposta, anche io penso che dovrei rivolgermi a qualcuno, anche perché penso che potrei essere d'esempio per il mio compagno e per i suoi familiari, sicuramente per loro l'elaborazione del lutto sarebbe molto più semplice se fossero aiutati da un professionista. Ma cosa posso fare nel frattempo? Non dormo da giorni e mi sento esausta, purtroppo non posso sottrarmi da impegni quotidiani e richieste d'aiuto da parte loro... Sono così stanca, ogni volta che provo a chiudere gli occhi vedo quella scena! So bene che se voglio prendermi cura degli altri é necessario che prima mi prenda cura di me, ma in questo momento vorrei solo dormire
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