Ludopatico
Buongiorno, spesso ho scritto qua per altri tipi di problemi, ma oggi ho bisogno che qualcuno che non conosco possa darmi un consiglio.
Sono un giocatore patologico, ho cominciato a giocare all'età di vent'anni ed aveva un padre giocatore... ho iniziato a frequentare Casinò per anni dove naturalmente ho perso una fortuna, Ma poi sono riuscito ad escluderlo dalla mia vita, non del tutto, ma rispetto a prima vado una volta al mese.
Il problema che ho da circa 4 mesi e la sala SNAI che hanno messo sotto casa mia, e non so come possa essere capitato, ma ho iniziato a giocare ai giochi virtuali, sapendo che erano una cosa impossibile già in principio.
Il problema è che in soli due mesi ho perso la bellezza di 20.000 e l'ultima perdita risale a ieri dopo che per una settimana ero riuscito a tenermi alla larga.
Potete immaginare che devo tenere tutto nascosto a mia moglie e questo mi fa stare male, inoltre scateno la rabbia contro me stesso tirandomi pugni calci, a volte penso che se mi uccidessi tutto finirebbe, ma poi penso di essere una brava persona, avere una bella famiglia e non mi va di darle una delusione del genere perché non lo meritano... in passato ho fatto terapie di gruppo sono stato da uno psichiatra, ma tutto questo non è servito a niente ed è per questo che scrivo qui Sperando che qualcuno mi possa dare una speranza perché ormai a 55 anni non so quanto mi rimane ancora da vivere Nonostante sia in salute al momento ma se anche fossero 10 giorni, li vorrei vivere in pace e senza chiodo fisso di dover recuperare quello che perde, spesso mi ritrovo a piangere da solo come oggi è come in questo momento perché so di essere una persona intelligente, ho un discreto lavoro, praticamente non mi mancherebbe nulla, ma questo demonio è davvero difficile da sconfiggere e come avere un'altra persona dentro se stessi che ti dice vai vai e alla fine vince sempre lui, vi prego Datemi qualche consiglio se potete, buona giornata.
Sono un giocatore patologico, ho cominciato a giocare all'età di vent'anni ed aveva un padre giocatore... ho iniziato a frequentare Casinò per anni dove naturalmente ho perso una fortuna, Ma poi sono riuscito ad escluderlo dalla mia vita, non del tutto, ma rispetto a prima vado una volta al mese.
Il problema che ho da circa 4 mesi e la sala SNAI che hanno messo sotto casa mia, e non so come possa essere capitato, ma ho iniziato a giocare ai giochi virtuali, sapendo che erano una cosa impossibile già in principio.
Il problema è che in soli due mesi ho perso la bellezza di 20.000 e l'ultima perdita risale a ieri dopo che per una settimana ero riuscito a tenermi alla larga.
Potete immaginare che devo tenere tutto nascosto a mia moglie e questo mi fa stare male, inoltre scateno la rabbia contro me stesso tirandomi pugni calci, a volte penso che se mi uccidessi tutto finirebbe, ma poi penso di essere una brava persona, avere una bella famiglia e non mi va di darle una delusione del genere perché non lo meritano... in passato ho fatto terapie di gruppo sono stato da uno psichiatra, ma tutto questo non è servito a niente ed è per questo che scrivo qui Sperando che qualcuno mi possa dare una speranza perché ormai a 55 anni non so quanto mi rimane ancora da vivere Nonostante sia in salute al momento ma se anche fossero 10 giorni, li vorrei vivere in pace e senza chiodo fisso di dover recuperare quello che perde, spesso mi ritrovo a piangere da solo come oggi è come in questo momento perché so di essere una persona intelligente, ho un discreto lavoro, praticamente non mi mancherebbe nulla, ma questo demonio è davvero difficile da sconfiggere e come avere un'altra persona dentro se stessi che ti dice vai vai e alla fine vince sempre lui, vi prego Datemi qualche consiglio se potete, buona giornata.
[#1]
Gentile utente,
nessuna delle svariate forme di dipendenza - con o senza sostanza - risulta facile da sconfiggere. Occorre molta determinazione, costanza e forza di volontà, attraverso un lavoro su di sé che perdura nel tempo.
Intendo dire che Lei ha sperimentati vari percorsi terapeutici. Ma non ci dice se ha utilizzato tutta la Sua forza interiore, oppure se ha delegato ad altri - gli specialisti - la Sua guarigione.
Ora può riprendere le terapie, ma anche la frequentazione di un gruppo di auto mutuo aiuto che si occupi di dipendenze. Tenga conto anche che è il Ser.d il servizio territoriale dell’Azienda sanitaria che si occupa proprio di ciò.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
nessuna delle svariate forme di dipendenza - con o senza sostanza - risulta facile da sconfiggere. Occorre molta determinazione, costanza e forza di volontà, attraverso un lavoro su di sé che perdura nel tempo.
Intendo dire che Lei ha sperimentati vari percorsi terapeutici. Ma non ci dice se ha utilizzato tutta la Sua forza interiore, oppure se ha delegato ad altri - gli specialisti - la Sua guarigione.
Ora può riprendere le terapie, ma anche la frequentazione di un gruppo di auto mutuo aiuto che si occupi di dipendenze. Tenga conto anche che è il Ser.d il servizio territoriale dell’Azienda sanitaria che si occupa proprio di ciò.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,no,probabilmente la forza interiore non la ho trovata mai,ma a volte,spesso,vengo portato a questo per mancanza/e che possono essere le amicizie,la noia etc etc...perché vede,io non sono il giocatore giornaliero che puntualmente ha bisogno di giocare,ma sono settimanale,a volte mensile,ma quelle poche volte bastano e avanzano perché non ho limiti e questo mi impaurisce sopratutto ora che sto invecchiando...una volta perdevo,ma la gioventù mi faceva dire che avevo tutto il tempo che ora non sento più di avere....
Nessuno credo possa aiutarmi se non io stesso e lo so,ma stavolta la vedo dura.
Spero che queste vacanze mi possano aiutare,ma poi so già che tornerò e avro la paura di ricominciare...con il mio lavoro guadagno bene,ma le mancanze si vedono e non vorrei mettere in crisi il mio matrimonio per questo Diavolo..
Ci tenterò, ma se dal casino mi sono fatto l'allontanamento a vita da tutti i casinò d'Italia, la sala (tra l'altro non so come io possa mettere piede in posti squallidi)è sempre li aperta...
Buona serata.
Nessuno credo possa aiutarmi se non io stesso e lo so,ma stavolta la vedo dura.
Spero che queste vacanze mi possano aiutare,ma poi so già che tornerò e avro la paura di ricominciare...con il mio lavoro guadagno bene,ma le mancanze si vedono e non vorrei mettere in crisi il mio matrimonio per questo Diavolo..
Ci tenterò, ma se dal casino mi sono fatto l'allontanamento a vita da tutti i casinò d'Italia, la sala (tra l'altro non so come io possa mettere piede in posti squallidi)è sempre li aperta...
Buona serata.
[#3]
Gentile utente,
Non è che >Nessuno credo possa aiutarmi se non io stesso<:
sicuramente gli specialisti La possono aiutare, per la loro parte. Ma Lei per la Sua.
Chieda loro aiuto se ha una (solo) sufficiente motivazione al cambiamento.
Dott. Brunialti
Non è che >Nessuno credo possa aiutarmi se non io stesso<:
sicuramente gli specialisti La possono aiutare, per la loro parte. Ma Lei per la Sua.
Chieda loro aiuto se ha una (solo) sufficiente motivazione al cambiamento.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Buongiorno,
lavorando in un servizio per le dipendenze, mi inserisco dopo le valide parole della collega. Sperando di non ripetere eccessivamente. Essendo un medico però sicuramente vedo una parte diversa e complementare che potrebbe, insieme a quella di cui sopra, esserle utile, spero.
Allora innanzitutto
Ci dobbiamo rendere conto che parliamo di una patologia, se non parte da qui e pensa alla motivazione, al dovercela fare da solo etc... Non partiamo. È una malattia come l ipertensione, il diabete o un tumore. Perché? Perché vi sottendono meccanismi organici chiari e definiti che passano attraverso alterazioni della funzionalitá dell organo cervello, ma anche di altre parti del corpo... Perché colpisce i centri del piacere, alterandoli, i nuclei della base influenzando il comportamento, gli schemi motori.. Le decisioni, le priorità e anche la percezione degli stimoli circostanti é alterata.
A malattia non corrisponde responsabilità ma intanto sofferenza e blocco in una dinamica che si auto genera se potersi eliminare, certamente non con la forza di volontà... Che servirà.. Ma non ora.
Ora serve che lei comprenda questo primo punto e lo accetti.
A malattia corrispondono strutture idonee per la cura e presidi terapeutici svariati e integrati, spesso, per curarla.
Poco serve nel suo caso un singolo psichiatra che le dá un farmaco... Lei ha bisogno dj affidarsi, nella totale privacy a una struttura, come quella del SerD, ma esistono anche buone strutture private, dove sarà un' equipe multidisciplinare a occuparsi di questa cura.... Lì ci vorrà un po' di impegno nel fidarsi e nel muoversi in una direzione supportati da vari tipi di cura che sono personalizzati chiaramente.
Chi ha una dipendenza mente.. Mente tanto.. Si giustifica con il fatto di proteggere le persone care.. Ma le sta. Proteggendo davvero? Nell ottica intanto di una drastica ma efficace manovra come affidare l amministrazione del denaro a sua moglie spiegandole il tutto, non crede sarebbe meglio e più utile invece di continuare a nascondere e perdere denaro? Tanto ad un certo punto si saprà. Ma se lo decide lei quando... È meglio.
Aggiungo un ultimo pezzo... Lei inizia ad avere dei sintomi depressivi..
Che sembrano avere una logica reattiva rispetto alla situazione che sta passando... In realtà questa è solo una parte... Vi é come nell uso massiccio di cocaina, una elevatissima ma discontrollata scarica di dopamina (neurotransmettitore del piacere, della motivazione,...) durante il gioco che poi scende vertiginosamente... Scendi e scendi.. Depressione da deficit di dopamina. I farmaci possono servire ma piu aspetta più c é il rischio 1. Di ulteriori complicanze, 2. Di una cronicizzazione della depressione.
Ce la farà.,ma deve affidarsi.
A disposizione per chiarimenti
lavorando in un servizio per le dipendenze, mi inserisco dopo le valide parole della collega. Sperando di non ripetere eccessivamente. Essendo un medico però sicuramente vedo una parte diversa e complementare che potrebbe, insieme a quella di cui sopra, esserle utile, spero.
Allora innanzitutto
Ci dobbiamo rendere conto che parliamo di una patologia, se non parte da qui e pensa alla motivazione, al dovercela fare da solo etc... Non partiamo. È una malattia come l ipertensione, il diabete o un tumore. Perché? Perché vi sottendono meccanismi organici chiari e definiti che passano attraverso alterazioni della funzionalitá dell organo cervello, ma anche di altre parti del corpo... Perché colpisce i centri del piacere, alterandoli, i nuclei della base influenzando il comportamento, gli schemi motori.. Le decisioni, le priorità e anche la percezione degli stimoli circostanti é alterata.
A malattia non corrisponde responsabilità ma intanto sofferenza e blocco in una dinamica che si auto genera se potersi eliminare, certamente non con la forza di volontà... Che servirà.. Ma non ora.
Ora serve che lei comprenda questo primo punto e lo accetti.
A malattia corrispondono strutture idonee per la cura e presidi terapeutici svariati e integrati, spesso, per curarla.
Poco serve nel suo caso un singolo psichiatra che le dá un farmaco... Lei ha bisogno dj affidarsi, nella totale privacy a una struttura, come quella del SerD, ma esistono anche buone strutture private, dove sarà un' equipe multidisciplinare a occuparsi di questa cura.... Lì ci vorrà un po' di impegno nel fidarsi e nel muoversi in una direzione supportati da vari tipi di cura che sono personalizzati chiaramente.
Chi ha una dipendenza mente.. Mente tanto.. Si giustifica con il fatto di proteggere le persone care.. Ma le sta. Proteggendo davvero? Nell ottica intanto di una drastica ma efficace manovra come affidare l amministrazione del denaro a sua moglie spiegandole il tutto, non crede sarebbe meglio e più utile invece di continuare a nascondere e perdere denaro? Tanto ad un certo punto si saprà. Ma se lo decide lei quando... È meglio.
Aggiungo un ultimo pezzo... Lei inizia ad avere dei sintomi depressivi..
Che sembrano avere una logica reattiva rispetto alla situazione che sta passando... In realtà questa è solo una parte... Vi é come nell uso massiccio di cocaina, una elevatissima ma discontrollata scarica di dopamina (neurotransmettitore del piacere, della motivazione,...) durante il gioco che poi scende vertiginosamente... Scendi e scendi.. Depressione da deficit di dopamina. I farmaci possono servire ma piu aspetta più c é il rischio 1. Di ulteriori complicanze, 2. Di una cronicizzazione della depressione.
Ce la farà.,ma deve affidarsi.
A disposizione per chiarimenti
[#5]
Utente
Grazie per l'interessamento dottor blengino, ma purtroppo avendo già sperimentato in passato le terapie di gruppo, i farmaci, e quant'altro Mi riesce difficile da credere di poter risolvere del tutto questa situazione. Probabilmente dovrei trovare un compromesso con il mostro che mi porto dentro e che corrisponde a tutto ciò che lei mi ha illustrato, ma una cosa ho imparato nella vita... la volontà è quella che in questi casi può fare la differenza... 35 anni fa ero dipendente da cocaina che veniva usata Soprattutto in certi ambienti altolocati, Beh devo dire che nella situazione in cui ero ne sono uscito completamente da solo senza aiuto alcuno, e stessa cosa è successa con la sigaretta avendo cominciato a quindici anni a fumare... sono riuscito a 40 anni a smettere di fumare e anche qui senza nessun aiuto, ma solo con la forza di volontà cosa che nel gioco Non mi riesce O meglio mi riesce per breve tempo. Parlarne con mia moglie preferisco di no, nonostante tutto non ho fatto debiti per il gioco e non ho mai azzerato i miei averi, Quindi vorrei continuare a farla vivere tranquilla... certo la depressione la la sento, ma da sempre mi segue. Secondo lei sconfiggere la voglia del gioco è come sconfiggere la droga o il fumo?
[#6]
Gentile utente,
Lei ha sperimentato in precedenza la capacità di smettere con la cocaina e poi con il fumo. Probabilmente con un opportuno appoggio Psy, farmacologico e di gruppo ed attivandosi come è già avvenuto in passato, probabilmente dicevo ce la potrebbe fare.
Aver scritto qui rappresenta un passo importante nel mettere a fuoco la necessità di un aiuto. Ora occorre fare il secondo passo: chiedere aiuto in presenza, come già raccomandatoLe sopra.
La incoraggio a farlo, senza attendere altro tempo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ha sperimentato in precedenza la capacità di smettere con la cocaina e poi con il fumo. Probabilmente con un opportuno appoggio Psy, farmacologico e di gruppo ed attivandosi come è già avvenuto in passato, probabilmente dicevo ce la potrebbe fare.
Aver scritto qui rappresenta un passo importante nel mettere a fuoco la necessità di un aiuto. Ora occorre fare il secondo passo: chiedere aiuto in presenza, come già raccomandatoLe sopra.
La incoraggio a farlo, senza attendere altro tempo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 03/08/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.