Un'altra estate che la passo da sola, mi annoio

Gentile medico,
è estate e tutti vanno in vacanza.
Io però come tutti gli anni rimango sempre in casa e quest'anno più del solito perché non ho proprio nessuno con cui andare anche un solo giorno al mare.
Vivo con delle coinquiline che mi danno buca e non vogliono uscire, infatti le odio per questo ed altri amici non ne ho.

Sono molto invidiosa degli altri perché vedo le loro fotografie in cui escono e che raccontano le loro esperienze.
Io invece che cosa ho da raccontare?
Nulla! E mi sento una sfigata.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
esistono mille organizzazioni di tutti i generi che offrono vacanze, sia a pagamento sia con compenso per chi si offre volontario per accompagnare bambini, anziani, turisti etc.
Inoltre, lei vive in una città di mare: perché non si prende un ombrellone in uno stabilimento e ci va da sola, che poi da sola una giovane donna non rimane mai?
Ma anche partire per uno dei tanti viaggi organizzati, anche di pochi giorni, non sarebbe meglio che stare sola?
Inoltre perché non ha amici, e nemmeno parenti, né colleghi di lavoro o di studio?
Sento suonare un campanello d'allarme alle sue parole: "Vivo con delle coinquiline che mi danno buca e non vogliono uscire, infatti le odio per questo ed altri amici non ne ho"; e poi: "Sono molto invidiosa degli altri perché vedo le loro fotografie in cui escono e che raccontano le loro esperienze".
Odiando e provando invidia non si fanno amicizie, cara ragazza.
Provi a cercare un lavoretto transitorio in un bar sulla spiaggia o in uno stabilimento. Vedrà che il suo disagio si dissolverà, unendo l'utile al dilettevole.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Federica Ciocca Psicoterapeuta, Psicologo 8
Gentile ragazza
Non deve essere facile e da come scrive si percepisce subito, fin dalle prime righe la sua sofferenza

Vero uscire in compagnia è più semplice e prevede una modalità più semplice o talvolta anche standard per divertirsi o passare la giornata

Si potrebbe però anche pensare di fare qualcosa da sola?

Iniziare non è facile ma mi è capitato di accompagnare in terapia persone sole e ad oggi sono riuscite a vivere la solitudine in modo alternativo e anche divertente

ValutAre una vacanza coi viaggi che prevedevo gite in gruppo? O di persone single(dove non per forza ci si deve fare un fidanzato perché si possono trovare anche solo donne o donne con foglie ecc)

Valutare anche di programmare il tempo libero durante l’anno in attività che possono permettere di stare insieme ad altre persone? Palestra? Ballo? Serate informative es Università popolare dove partecipano anche giovane persone? Yoga?

Resto a disposizione se volesse raccontare meglio come svolge la sua vit a

Dr.ssa Ciocca

Dr.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
www.psicoterapeutafedericaciocca.it

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Utente
Utente
Prof.ssa Potenza,
è un'ottima idea quella di rivolgersi a qualche agenzia viaggi per fare una gita di gruppo. Non l'ho mai fatto perché ho paura di essere l'unica persona del gruppo ad essere sola e magari essere vista come strana per questo. Fare l'accompagnatrice non mi sembra il caso perché nei viaggi ricercano accompagnatori che conoscono già le zone e che sappiano come muoversi.
Di andare da sola al mare l'ho provato un mese fa, ci sono andata ma mi sono annoiata e d'altronde non ho potuto fare nemmeno il bagno per paura che qualcuno mi rubasse qualcosa.
Ho solo un'amica che è fidanzata e si passa tutte le vacanze con il suo fidanzato, cugini e parenti della mia età non ne ho e con i colleghi di lavoro non abbiamo contatti al di fuori dal lavoro perché ognuno di loro ha la propria vita.
Non lo so nemmeno io perché non ho amici, posso solo dirle che durante l'adolescenza ero molto timida e mi sono aperta un po' da qualche anno (da quando ho iniziato a lavorare), solo che fatico ad essere me stessa al 100% perché tutti parlano di varie argomentazioni mentre io mi sento un pesce fuor d'acqua e la gente ovviamente si allontana da me perché pensa che non abbia niente da offrire.



Dr.ssa Ciocca,
penso che la solitudine sia tollerabile fino ad un certo punto, perché ci saranno momenti in cui un determinato individuo ha bisogno di passare del tempo con altre persone, cosa che faccio nella vita quotidiana, ma anche avere una vita sociale è fondamentale.
La mia vita è dedita ultimamente solo al lavoro e alla casa. Mi sento molto stressata per questo, sento il bisogno di svagare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Cara utente,
spero che a questo punto sia già andata in un'agenzia a chiedere notizie di viaggi organizzati e si sia portata a casa parecchi dépliant. Ne esistono di tutte le possibili durate, anche solo di tre giorni, e letteralmente "per terra e per mare".
Nelle crociere, per esempio, nessuno si accorge se una persona è sola. Si partecipa alle varie attività anche senza gli accompagnatori, se ci sono, perché uno preferisce un tuffo in piscina, l'altro uno spettacolo musicale, l'altro ancora un'attività sportiva in palestra.
Ma anche nei viaggi in pullman ho visto persone sole, spesso giovani donne. A chi è troppo curioso basta dire con un bel sorriso: "Mi sono voluta concedere una vacanza solo per me".
Ma veniamo al punto dolente. Lei scrive: "fatico ad essere me stessa al 100% perché tutti parlano di varie argomentazioni mentre io mi sento un pesce fuor d'acqua e la gente ovviamente si allontana da me perché pensa che non abbia niente da offrire".
Le dico subito che quello che le gente evita non è l'individuo silenzioso, ma il saccente (sa tutto lui e spara giudizi su tutto) e l'attaccabottoni (se gli lasci spazio ti racconta nei particolari tutta la sua vita, perfino i disturbi intestinali, senza chiedersi se quello che dice interessa l'interlocutore).
C'è invece una categoria che piace sempre: la persona sorridente, gentile, disponibile ad ascoltare cose interessanti facendo domande idonee - ma deve anche saper bloccare con un sorriso l'attaccabottoni, ovviamente.
Lei è capace di sorridere e di ascoltare con sincero interesse? Lo sa che questa, nei corsi sulla seduzione, è la seconda cosa che si insegna?
Infine due chiarimenti. Invitandola ad accompagnare in viaggio bambini, anziani, turisti etc. non mi riferivo al lavoro di guida, che richiede competenze specifiche (ma perché non pensare ai corsi relativi? Si fanno a tutte le età), bensì al sostegno che tutti possono dare come volontari, nelle parrocchie, nei centri per anziani e così via.
Infine, ha pensato di iscriversi al CAI e di guardare in rete altre associazioni che offrono passeggiate guidate in montagna, nelle città d'arte o nei luoghi d'interesse storico? A Roma per esempio c'è il CEA (Centro Educazione Ambientale) e molte altre associazioni, che permettono di apprendere tante cose, muovendosi in città o nel verde, e in compagnia.
Ci faccia sapere che ha trasformato la sua estate in un successo.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com