La mia ragazza non si sente abbastanza per me. come posso farle capire che per me è perfetta?
Buongiorno,
Una dei dispiaceri più grandi che mi trovo ad affrontare nell’ultimo periodo è relativo al fatto che la mia ragazza (stiamo insieme da un anno) non si sente all’altezza per me.
O meglio, mi dice che ha paura che lei non possa soddisfarmi, che io potrei trovare di meglio, che non è bella, che lei non sia abbastanza per me.
Tutto questo mi fa male perché non è assolutamente vero, non ho mai provato un’amore, un senso di attrazione così forte verso una ragazza.
Io la amo e per me lei è la ragazza più bella, più intelligente e intraprendente che ci sia.
Quante volte le dico tutto questo.
Quante volte le dico che lei per me è importantissima, che la amo, che non vorrei nessun’altra accanto a me se non lei ma ho l’impressione che lei non voglia crederci.
Lei è convinta di non essere all’altezza e nessuno le può fare cambiare idea, nemmeno io.
Questo aspetto mi dà da pensare e mi fa male perché tutto quello che voglio è che lei sia felice e che stia bene sapendo, anche perché è la realtà, che è l’unica donna che voglio vicino a me anche per il fatto, ragionando come lei, che è veramente alla mia altezza.
Naturalmente il suo stato d’animo si tramuta in lei in ansie e stati di malessere.
Tralasciando questo aspetto tra di noi va tutto bene, siamo innamorati e abbiamo un rapporto veramente empatico, basato sul rispetto, sul dialogo e sull’amore.
Abbiamo tre anni di differenza, lei 21 ed io 24.
L’aspetto che mi lascia perplesso è che lei nella sua vita ottiene anche i risultati, va all’università ed è bravissima, ma non riesce a vedere le cose con occhio oggettivo.
Ovviamente le ho consigliato uno psicologo e le ho detto che ci sono per qualsiasi cosa.
Io le voglio stare accanto ed aiutarla a stare bene.
Detto questo vorrei sapere se esiste un atteggiamento/ comportamento che possa assumere per aiutarla a stare bene, per farle crescere l’autostima e farle capire che lei non ha nessun motivo per credere di non essere abbastanza per me.
Vi ringrazio per la risposta
Una dei dispiaceri più grandi che mi trovo ad affrontare nell’ultimo periodo è relativo al fatto che la mia ragazza (stiamo insieme da un anno) non si sente all’altezza per me.
O meglio, mi dice che ha paura che lei non possa soddisfarmi, che io potrei trovare di meglio, che non è bella, che lei non sia abbastanza per me.
Tutto questo mi fa male perché non è assolutamente vero, non ho mai provato un’amore, un senso di attrazione così forte verso una ragazza.
Io la amo e per me lei è la ragazza più bella, più intelligente e intraprendente che ci sia.
Quante volte le dico tutto questo.
Quante volte le dico che lei per me è importantissima, che la amo, che non vorrei nessun’altra accanto a me se non lei ma ho l’impressione che lei non voglia crederci.
Lei è convinta di non essere all’altezza e nessuno le può fare cambiare idea, nemmeno io.
Questo aspetto mi dà da pensare e mi fa male perché tutto quello che voglio è che lei sia felice e che stia bene sapendo, anche perché è la realtà, che è l’unica donna che voglio vicino a me anche per il fatto, ragionando come lei, che è veramente alla mia altezza.
Naturalmente il suo stato d’animo si tramuta in lei in ansie e stati di malessere.
Tralasciando questo aspetto tra di noi va tutto bene, siamo innamorati e abbiamo un rapporto veramente empatico, basato sul rispetto, sul dialogo e sull’amore.
Abbiamo tre anni di differenza, lei 21 ed io 24.
L’aspetto che mi lascia perplesso è che lei nella sua vita ottiene anche i risultati, va all’università ed è bravissima, ma non riesce a vedere le cose con occhio oggettivo.
Ovviamente le ho consigliato uno psicologo e le ho detto che ci sono per qualsiasi cosa.
Io le voglio stare accanto ed aiutarla a stare bene.
Detto questo vorrei sapere se esiste un atteggiamento/ comportamento che possa assumere per aiutarla a stare bene, per farle crescere l’autostima e farle capire che lei non ha nessun motivo per credere di non essere abbastanza per me.
Vi ringrazio per la risposta
[#1]
Una cosa utile che certamente puoi fare, per "andare a vedere", come si dice nel gergo del poker, è evitare assolutamente di contrastare in lei quest'idea. Non cercare cioè di dimostrarle che si sbaglia, mostrandoti sempre più affettuoso, dicendole apertamente che non è così ecc.
Invece, la prossima volta che lei te lo dice, rispndi semplicemente: "Ok. E quindi?"
E lascia a lei l'onere di stabilire che cosa dovrebbe quindi succedere.
"Forse dovremmo lasciarci".
"Ok. È questo che vuoi?"
In altre parole, *rifiutati* da ora in poi di rassicurarla su un'insicurezza che evidentemente è solo sua e che, continuando a chiedere di essere rassicurata, può solo alimentare il problema.
Se lo deve risolvere da sola. Non risponderle mai su questo con proposte, soluzioni, o dimostrazioni. Rispondile solo con altre domande.
Invece, la prossima volta che lei te lo dice, rispndi semplicemente: "Ok. E quindi?"
E lascia a lei l'onere di stabilire che cosa dovrebbe quindi succedere.
"Forse dovremmo lasciarci".
"Ok. È questo che vuoi?"
In altre parole, *rifiutati* da ora in poi di rassicurarla su un'insicurezza che evidentemente è solo sua e che, continuando a chiedere di essere rassicurata, può solo alimentare il problema.
Se lo deve risolvere da sola. Non risponderle mai su questo con proposte, soluzioni, o dimostrazioni. Rispondile solo con altre domande.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Sostanzialmente dovrei comportarmi come se il problema non esistesse e, visto che non esiste, non sussiste e non merita neanche attenzioni. Quindi, tutto quello che posso fare e lasciar scemare le sue paure senza enfatizzarle o darci peso e facendo così, si spera, che lei diventi consapevole che non hanno ragione d'esistere in quanto non aderenti alla realtà.
Di primo acchito mi sembrerebbe di non consolarla e di non starle accanto ma, poi, pensandoci bene è come se comportandomi in questo modo non le permettessi di amplificare la sua percezione distorta della realtà.
è corretto il meccanismo che dovrei attuare?
Grazie mille
Di primo acchito mi sembrerebbe di non consolarla e di non starle accanto ma, poi, pensandoci bene è come se comportandomi in questo modo non le permettessi di amplificare la sua percezione distorta della realtà.
è corretto il meccanismo che dovrei attuare?
Grazie mille
[#3]
>>> è come se comportandomi in questo modo non le permettessi di amplificare la sua percezione distorta della realtà
Sì, esattamente questo. Ed eviteresti di lasciarti coinvolgere tu stesso in tale distorsione.
Sì, esattamente questo. Ed eviteresti di lasciarti coinvolgere tu stesso in tale distorsione.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Prego
Un saluto
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Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.7k visite dal 01/08/2022.
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