Quanto si può cambiare?

Buongiorno cari specialisti.
Scrivo per una domanda che ovviamente mi riguarda.
Io mi reputo un ragazzo abbastanza sensibile ed un po' insicuro.
Da sempre ho avuto una spiccata sensibilità che mi porta ad ascoltare gli altri, cercare di aiutarli, magari commuovermi per momenti particolari, ho uno spiccato romanticismo e tendo a legarmi molto alla persona che io reputo giusta per me.
L'insicurezza arricchisce il tutto facendo in modo che a volte ingigantisca problemi o prenda sul personale commenti più di quanto dovrei e magari mi incolpo se a volte commetto qualche errore.
Nel tempo ho lavorato sull'insicurezza e la situazione è molto migliorata ma nonostante ancora strada ce ne sia da percorrere mi rendo conto che la sensibilità è il fattore che più mi disturba.
Ho realizzato che gli altri ascoltano meno di quanto ascolti io, e che comunque in generale dal "maschio" ci si aspetta che non si lamenti troppo dei suoi problemi e difficolta, soprattutto sentimentali.
Quindi io alla fine faccio cadere gli argomenti che tanto gli altri dopo un po' non ascoltano nemmeno più.
Io sento che nei miei rapporti sentimentali questa sensibilità mi metta i bastoni tra le ruote facendomi a volte vivere più intensamente dei due il rapporto e finendo per diventare la parte più emotiva, e sinceramente sempre sulla linea di ciò che ci si aspetterebbe da un ragazzo, credo che questo mi renda meno attraente di quello che magari posso sembrare all'inizio, cioè più sicuro e deciso.
Insomma penso che questo mio essere sensibile cozzi un po' con quello che vorrei invece essere: più assertivo, forte, deciso, affrontare i conflitti quando ce n'è bisogno (raramente mi arrabbio) sia per me stesso ma anche perchè mi rendo conto che tali qualità mi aiuterebbero di più nei rapporti nei quali a volte sembra quasi che sia io la parte che dev'essere rassicurata e "coccolata" quando invece magari una ragazza si aspetterebbe il contrario, cioè di essere rassicurata in altri campi.
Ora non voglio cadere negli stereotipi nei quali non credo, però è da tempo che provo a smussare questo lato sensibile e non riesco e non so come fare o se davvero sia possibile farlo o devo solo rassegnarmi al fatto di essere così e dover solo trovare persone che si rispecchino in questo.
Ritorno quindi alla domanda del titolo: è possibile cambiare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> in generale dal "maschio" ci si aspetta che non si lamenti troppo dei suoi problemi e difficolta

In generale, hai ragione, è così.

>>> nei miei rapporti sentimentali questa sensibilità mi metta i bastoni tra le ruote

Potresti aver ragione anche qui.

>>> penso che questo mio essere sensibile cozzi un po' con quello che vorrei invece essere: più assertivo, forte, deciso, affrontare i conflitti quando ce n'è bisogno

E non c'è nulla di male nel volere questo, nel voler aderire più marcatamente alla propria identità biologica, anche se oggi ti potresti sentir dire da più parti che non ne hai il diritto, che la sensibilità vince su tutto ecc. ecc.

>>> è possibile cambiare?

In generale sì. Anche di parecchio. Molto dipende da quanto lo vuoi. Dal mio punto di vista non c'è nulla di più triste di quelli che dicono "Eh, ma io sono fatto così". È la morte dell'immaginazione, del desiderio di migliorare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com