Come aiutare mia figlia

Salve, ho una bambina di sette anni, ed a scuola ci sono due gemelle che fin dall infanzia si sono rivelate bullette.
Le chiedevano di portarle delle cose da casa e se non l avesse fatto loro non sarebbero state più sue amiche e avrebbero fatto in modo che nemmeno gli altri le rivolgessero la parola.
Fortunatamente la piccola racconta tutto! Anche i suoi errori! Io ed il mio compagno le abbiamo sempre detto che i regali non si chiedono su costrizione e che lo stesso deve essere una cosa sentita e voluta e che non bisogna fare regali agli altri per essere accettati.
Comunque il periodo asilo è stato un po’ traumatico perché Ludovica non ha portato i regali alle sorelle ma allo stesso tempo loro hanno attuato quello che avevano detto, la trattavano male e la escludevano.
In merito sono intervenute le maestre anche.
Primo anno di elementare stessa cosa.
Chiedevano penne e gomme e altro e se la piccola non le portava veniva maltrattata.
Ho provato anche più di una volta a raccontarlo alla madre ma gli eventi si sono ripetuti e la madre non credeva che le figlie si fossero arrabbiate.
Fino a quando una volta anche in mia presenza in disparte le hanno chiesto delle cose da portare l indomani senza però che Ludovica lo raccontasse a me e al padre.
Tornate a casa la bambina mi ha raccontato tutto ed è scoppiata a piangere dicendo che avevano stufato a chiedere sempre le cose.
A mia figlia tenerlo nascosto a noi genitori era stata ancora più grave.
Io l ho rassicurata, le ho detto che mamma e papà ci saranno sempre per qualsiasi cosa, che tutti a volte sbagliano ma importante è comprendere l errore e rimediare, che i genitori vogliono solo il bene per i propri figli e che sono sempre presenti per ogni ogni loro dubbio o paura.
Chiedono anche ad altri, chi porta i regalini sono adulate e chi no emarginate e ignorate.
Ne ho avuto conferma di persona ad una festa.
La loro madre le osanna che sono educate e che ricevono complimenti sull educazione delle figlie.
Ma sono delle piccole strateghe perché una sera hanno incolpato un bambino con un deficit su un loro danno che non sapendosi esprimere bene non si è potuto difendere.
Ho provato ad invitarle a casa, ma mia figlia non le gradisce più perché chiedono di andare in camera a vedere cosa possiede per poi prenderle...e le do ragione! Ludovica mi ha anche raccontato che a scuola fanno a gara chi tra le due la esclude di più.
Io le ho detto che ognuno deve ragionare con la testa sua e deve giocare con chi lo fa sentire bene e non su imposizione di altri.
Le abbiamo detto che il comportamento sbagliato non è il suo, che se sta in un gruppo e la ignorano lei deve restare e giocare lo stesso.
A scuola le maestre mi hanno detto che Ludovica si è integrata, rispettosa dei ruoli e dei compagni, che aiuta i compagni in difficoltà.
Non è una bambina che alza le mani o dice le parolacce.
Noi la rassicuriamo ma ci resta male in queste situazioni.
Cosa fare di meglio?
evitare di frequentarli?
saranno presenti a scuola.
Grazie
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Dr. Mario Canovi Psicologo 263 17
Gentilissima,

in questi casi, se si può, converrebbe valutare il cambio di istituto e/o di plesso per non incontrare più le stesse persone. Allungare la strada può essere scomodo ma può aumentare considerevolmente la qualità della vita.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore, non sarebbe un problema cambiare istituto perché ad Ascoli ne sono presenti diversi .. ma priverei la bambina della cerchia di amici che si è creata in due anni di primaria ( deve iniziare il terzo) con il rischio di incontrare altri bulli in un altra scuola.
Che comportamento o indirizzo dovrei dare alla bambina per affrontare e riuscire ad uscirne indenne da queste situazioni spiacevoli? Grazie