Ansia, sport ed integrazione

Ciao, sono un ragazzo di quasi 19 anni e da quattro ho smesso di giocare a rugby.
Prima venivo emarginato fin dal primo momento in cui mettevo piede nello spogliatoio, risatine e commenti sul nuovo arrivato creavano in me solo disagio.
Non riuscivo così a mettermi in gioco ed a dimostrare le mie abilità da giocatore di rugby.
L'ambiente ostile e emarginato nei miei confronti mi porto a cambiare varie squadre di rugby ma ogni volta era sempre la stessa storia, venivo lasciato fuori dal gruppo.
Ciò mi faceva stare male, cresceva in me il disagio e scendeva la motivazione di giocare.
Così, 4 anni dopo aver smesso vorrei ricominciare a giocare a rugby ma ho paura che a causa del mio carattere chiuso accada nuovamente ciò che è accaduto in passato.
Non vogliosa offrire nuovamente, non so se seguire la mia volontà o lasciar perdere e fare dominare la paura.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se la tua difficoltà consiste nello stare in gruppo e fare squadra, allora dovresti senz'altro ricominciare. È proprio ciò che ci riesce meno facile ciò in cui occorre allenarsi. Come i muscoli: vanno allenati di più quelli più deboli.

Oltretutto il rugby è un bellissimo sport di squadra, nel senso che la squadra arriva a comportarsi come un solo individuo. Più che in altri sport collettivi.

Puoi parlare con uno psicologo, dello sport magari, per cercare di capire come mai ti senti emarginato.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Grazie della risposta
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego
Un saluto

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Salve, ritorno su questo consulto dopo qualche tempo.

Sono tornato a praticare rugby. Da subito ho notato che gli anni di inattività si fanno sentire, i compagni hanno un altro passo. Questo rischia di scoraggiarmi, ma mi impongo di essere determinato e superare questo periodi di ripresa dell'attività.

L'integrazione nel gruppo squadra è molto indietro. Sono timido ma cerco di buttarmi e parlare ma ogni volta è come se i compagni fossero scocciati dalla mia presenza. Non mi chiedono nulla, non si interessano a me, sono un fantasma che ogni tanto torna nel mondo dei vivi per pochi attimi per poi scompare di nuovo. Altri timidi in squadra riescono a farsi rispettare, Io no, sembra che io sia antipatico, per come parlo o cammino, non so. Penso anche che la gente abbia dei pregiudizi su di me ancora prima di conoscermi. Non vedo possibiltà di uscire da questa situazione, sono in un vicolo cieco da tempo ormai.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Segui il consiglio già ricevuto e rivolgiti a uno psicologo.

Vedendo come ti esprimi, un professionista potrà capire facilmente le ragioni per le quali la tua comunicazione non è efficace e ti sta impedendo di ottenere i risultati di integrazione che desideri.

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