Non riesco a capire cosa ho, forse troppe paranoie
Gentile Dott.
Scrivere e pensare di avere bisogni di uno psicologo, non saprei, non ho mai pensato di averne bisogno, eppure mi sento sempre più vicino ad un punto in cui non riesco più a reggere il peso delle mie emozioni, son così pesanti che non vorrei fossero rette dalle persone che voglio bene e soprattutto dalle persone che amo, ho paura che la mia famiglia non capisca, che non riesca a comprende esattamente cosa io stia passando perché fondamentalmente non lo so nemmeno io, piangere in mattinata ogni giorno per svariate volte senza motivo, che ti ritrovi in lacrime, e ti chiedi perché, anzi cerchi di dargli un perché, e forse dopo un po' lo capisci.
Forse è per questo che ho paura a rimanere tra queste mura, è per questo che ho sempre ansia, di giorno, di notte, che ormai devo dormire con una lucina accesa perché altrimenti sento che il buio potrebbe mangiarmi da un momento all’altro, davvero non riesco più a sopportarlo, e prego ogni santa di notte di prendere sonno nel preciso instante in cui mi corico, per poter far arrivare velocemente il giorno successivo, che assai migliore non è.
Di mattina io ed i problemi siamo una cosa sola, penso spesso a quanto io non stia facendo molto nella vita fondamentalmente, ma davvero, forse mi sono autoconvinto troppo in questi anni, forse mi sono solo fatto fesso da solo, perché è vero, ho preso per l’ennesima volta tutto con superficialità, ho fatto le cose tanto per fare, tanto per sentirmi apposto ed appagato, e sai, quando si dice hai fatto la metà del dovere tuo
Ecco io nemmeno quello probabilmente ho fatto, sento di star prendendo decisioni sbagliate da una vita intera, da quando ho iniziato il liceo, lì non ho più iniziato a credere in me stesso, ed in quello che ero capace, il primo scalino verso il declino, il punto in cui le parole altrui hanno iniziato ad essere piu rumorose delle mie.
Ho sempre trascurato il fatto di non aver avuto un padre per tutto la mia adolescenza, questo perché ha sempre lavorato fuori fin da quando sono nato, non è mai stato per più di una settimana con me o poco più, non vorrei esagerare, ma a prescindere per me ogni volta che lo vedevo era come se fosse un ospite e non papà.
Voglio tanto bene a tutti, anche se non ho avuto quello che ormai desidero, ma che non potrò mai più avere,
un po’ di passato.
Voglio bene a mamma perché mi ha cresciuto da sola, voglio bene a mia sorella perché mi ha saputo educare, e voglio bene a papà perché si è sacrificato per farmi stare bene ed in salute...
Quasi nessuno mai ha davvero capito come stessi per davvero, persone che si contano su una mano, le stesse persone che davvero mi hanno visto fragile, come nessun’altro mi ha mai visto
Vorrei iniziare a crede di più in me stesso, cambiare e sentirmi giusto, piacermi, dire adesso sono una brava persona eliminare le cose di me che non mi piacciono, sia fisicamente che emotivamente, per sentirmi vivere.
Avrei altro da scrivere in realta, spero di non essere stato vago...
Scrivere e pensare di avere bisogni di uno psicologo, non saprei, non ho mai pensato di averne bisogno, eppure mi sento sempre più vicino ad un punto in cui non riesco più a reggere il peso delle mie emozioni, son così pesanti che non vorrei fossero rette dalle persone che voglio bene e soprattutto dalle persone che amo, ho paura che la mia famiglia non capisca, che non riesca a comprende esattamente cosa io stia passando perché fondamentalmente non lo so nemmeno io, piangere in mattinata ogni giorno per svariate volte senza motivo, che ti ritrovi in lacrime, e ti chiedi perché, anzi cerchi di dargli un perché, e forse dopo un po' lo capisci.
Forse è per questo che ho paura a rimanere tra queste mura, è per questo che ho sempre ansia, di giorno, di notte, che ormai devo dormire con una lucina accesa perché altrimenti sento che il buio potrebbe mangiarmi da un momento all’altro, davvero non riesco più a sopportarlo, e prego ogni santa di notte di prendere sonno nel preciso instante in cui mi corico, per poter far arrivare velocemente il giorno successivo, che assai migliore non è.
Di mattina io ed i problemi siamo una cosa sola, penso spesso a quanto io non stia facendo molto nella vita fondamentalmente, ma davvero, forse mi sono autoconvinto troppo in questi anni, forse mi sono solo fatto fesso da solo, perché è vero, ho preso per l’ennesima volta tutto con superficialità, ho fatto le cose tanto per fare, tanto per sentirmi apposto ed appagato, e sai, quando si dice hai fatto la metà del dovere tuo
Ecco io nemmeno quello probabilmente ho fatto, sento di star prendendo decisioni sbagliate da una vita intera, da quando ho iniziato il liceo, lì non ho più iniziato a credere in me stesso, ed in quello che ero capace, il primo scalino verso il declino, il punto in cui le parole altrui hanno iniziato ad essere piu rumorose delle mie.
Ho sempre trascurato il fatto di non aver avuto un padre per tutto la mia adolescenza, questo perché ha sempre lavorato fuori fin da quando sono nato, non è mai stato per più di una settimana con me o poco più, non vorrei esagerare, ma a prescindere per me ogni volta che lo vedevo era come se fosse un ospite e non papà.
Voglio tanto bene a tutti, anche se non ho avuto quello che ormai desidero, ma che non potrò mai più avere,
un po’ di passato.
Voglio bene a mamma perché mi ha cresciuto da sola, voglio bene a mia sorella perché mi ha saputo educare, e voglio bene a papà perché si è sacrificato per farmi stare bene ed in salute...
Quasi nessuno mai ha davvero capito come stessi per davvero, persone che si contano su una mano, le stesse persone che davvero mi hanno visto fragile, come nessun’altro mi ha mai visto
Vorrei iniziare a crede di più in me stesso, cambiare e sentirmi giusto, piacermi, dire adesso sono una brava persona eliminare le cose di me che non mi piacciono, sia fisicamente che emotivamente, per sentirmi vivere.
Avrei altro da scrivere in realta, spero di non essere stato vago...
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>>> Vorrei iniziare a crede di più in me stesso, cambiare e sentirmi giusto, piacermi, dire adesso sono una brava persona eliminare le cose di me che non mi piacciono, sia fisicamente che emotivamente, per sentirmi vivere
Bene, e che cosa stai facendo per ottenerlo?
Perché dal tuo racconto sembra che stia solo aspettando, senza darti da fare.
Intendo come atti concreti, come comportamenti. Perché i buoni sentimenti siamo tutti capaci ad averne.
Bene, e che cosa stai facendo per ottenerlo?
Perché dal tuo racconto sembra che stia solo aspettando, senza darti da fare.
Intendo come atti concreti, come comportamenti. Perché i buoni sentimenti siamo tutti capaci ad averne.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Salve Dr. G. S.
Nella mia vita quotidiana sto cercando di migliorare me stesso da tantissimo tempo, ho anche lavorato duramente, con dieta ed allenamenti molto rigidi che però ora come ora non riesco piu a sostenere perchè lo stress si è davvero intensificato troppo, tutto questo stress si è concentrato a livello mentale e mi tiene bloccato nel continuare, e questo blocco ha fatto sorgere in me ansia e paranoie che mi si ripercuotono nell'arco della giornata, sono sorti in me dubbi molto forti sulle mie capacità e sui miei comportamenti, sia verso me stesso che verso persone altrui, sono sempre stato un ragazzo abbastanza determinato, ed ora come ora mi sembra di essere un altra persona, senza obbiettivi, non riesco più a riconoscere cosa voglio raggiungere, e non riesco a migliorarmi, perchè per quanto voglia farlo e ci stia provando, inconsciamente continuo a commettere errori, magari ferendo altre persone.
Però devo anche riconoscere che nel corso dei miei anni apparte la mia determinazione sono spesso stato influenzato dalle parole altrui, soprattutto dai miei genitori che non hanno mai dato valore alle mie passioni, e spesso non hanno condiviso con me i risultati ottenuti, sono sempre stati molto indifferenti in quello che ho fatto, e questa cosa mi fa male, perchè un po' di attenzione in più avrei voluto averla, sono molto tentato nel parlagli, fargli capire come sto, ma penso che non capirebbero, non ne sono sicuro, ho paura che prendano la cosa con superficialità come hanno sempre fatto, non so cosa fare, se sia giusto parlagliene...
Nella mia vita quotidiana sto cercando di migliorare me stesso da tantissimo tempo, ho anche lavorato duramente, con dieta ed allenamenti molto rigidi che però ora come ora non riesco piu a sostenere perchè lo stress si è davvero intensificato troppo, tutto questo stress si è concentrato a livello mentale e mi tiene bloccato nel continuare, e questo blocco ha fatto sorgere in me ansia e paranoie che mi si ripercuotono nell'arco della giornata, sono sorti in me dubbi molto forti sulle mie capacità e sui miei comportamenti, sia verso me stesso che verso persone altrui, sono sempre stato un ragazzo abbastanza determinato, ed ora come ora mi sembra di essere un altra persona, senza obbiettivi, non riesco più a riconoscere cosa voglio raggiungere, e non riesco a migliorarmi, perchè per quanto voglia farlo e ci stia provando, inconsciamente continuo a commettere errori, magari ferendo altre persone.
Però devo anche riconoscere che nel corso dei miei anni apparte la mia determinazione sono spesso stato influenzato dalle parole altrui, soprattutto dai miei genitori che non hanno mai dato valore alle mie passioni, e spesso non hanno condiviso con me i risultati ottenuti, sono sempre stati molto indifferenti in quello che ho fatto, e questa cosa mi fa male, perchè un po' di attenzione in più avrei voluto averla, sono molto tentato nel parlagli, fargli capire come sto, ma penso che non capirebbero, non ne sono sicuro, ho paura che prendano la cosa con superficialità come hanno sempre fatto, non so cosa fare, se sia giusto parlagliene...
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Essere capaci di portare avanti con disciplina e in modo serio un programma di dieta e allenamento è una cosa che ha molto valore.
Però va poi applicato a qualcosa. Occorre trovare uno scopo nella vita. Specialmente se sei un uomo, vivere senza uno scopo preciso, senza avere un perché, può essere distruttivo.
I genitori ti danno la vita, ti danno casa e alimenti, ma non sempre sono in grado di darti la forza per risolvere che ti stai trovando a voler risolvere tu adesso.
Perciò ti raccomanderei di contattare direttamente un terapeuta, per un consulto iniziale in cui poter capire quali possibilità ci sono di smuoverti dalla palude in cui ti trovi.
Però va poi applicato a qualcosa. Occorre trovare uno scopo nella vita. Specialmente se sei un uomo, vivere senza uno scopo preciso, senza avere un perché, può essere distruttivo.
I genitori ti danno la vita, ti danno casa e alimenti, ma non sempre sono in grado di darti la forza per risolvere che ti stai trovando a voler risolvere tu adesso.
Perciò ti raccomanderei di contattare direttamente un terapeuta, per un consulto iniziale in cui poter capire quali possibilità ci sono di smuoverti dalla palude in cui ti trovi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 26/07/2022.
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