Come posso comportarmi?

Buonasera, voglio chiedervi un parere su un argomento banalissimo ma che in certe situazioni può diventare davvero pesante!!
Somiglianze dei figli e suocera!!
Ci tengo a fare una premessa, io mai ho dato peso a queste sciocchezze e la mia priorità in assoluto è la salute e serenità di mio figlio!!
Ma... C'è un ma...
Io non mi sono mai chiesta a chi somigliasse di più, so soltanto che mio figlio è meraviglioso ai miei occhi così come è, ma come sempre accade, parenti e conoscenti fanno a gara nel trovare somiglianze!!
I miei suoceri da quando è nato mio figlio tirano fuori e sventolano vecchie foto di mio marito per farmi notare quanto siano identici.
In effetti ci sono somiglianze (in alcune si, in altre meno) , altrimenti non sarebbe il padre.
il punto è che quando mia suocera se ne esce con foto e discorsi sulle somiglianze, accade spesso che qualcuno la contraddica dicendo che il bimbo somigli molto a me, al che lei si irrita e con fare nervoso dice sempre "no, no ma non ha preso proprio nulla dalla madre"... L'aria si fa pesante ed I presenti cercano sempre di tranquillizzarla dicendole che in fondo non si stava dicendo nulla di male.

Ora la mia riflessione non è riferita al fatto delle somiglianze, perché onestamente non me ne può fregar di meno ma non capisco da cosa è dovuta questa rabbia, questo fastidio evidentissimo quando gli viene detta questa cosa.

Come posso comportarmi im queste situazioni?
Sarebbe meglio Ignorare la cosa o chiedere chiarimenti?
Nella seconda ipotesi, come potrei rivolgermi al fine di evitare tensioni inutili?

Vi ringrazio
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se ignora, rischia che alla lunga la rabbia le monti dentro.

Se esterna, dev'essere pronta alle conseguenze del suo esternare.

L'unica cosa inutile è cercare di spiegare, di razionalizzare. Perché contro l'espressione di sentimenti così gretti l'unica arma efficace è il sarcasmo.

"Hai ragione, non ha preso proprio niente da me. Ma neanche da te. Anzi, credo non sia neppure nato da me. E nemmeno da tuo figlio. Forse è stato adottato e non lo sapevamo".

Sua suocera si arrabbierà e si indignerà, la prima volta.

Ma la seconda ci penserà due volte prima di tirar fuori delle foto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Dottore la ringrazio tanto per la sua risposta.
Colgo l'occasione e "approfitto" per spiegare meglio con chi ho a che fare e in che situazione mi trovo!!
Ho sempre avuto problemi di ansia ed insicurezza.
15 anni fa conosco il mio attuale compagno ed entro a far parte di questa famiglia e da qui inizia il mio "calvario".
Sembrano subito brave persone ma più i rapporti si fanno stretti e piu comincio a notare stranezze e falsità. Per farla breve si mostrano (tutt'ora) come bravissime persone, si emozionano facilmente e sembrano molto disponibili e benevoli con il prossimo, ma col tempo capisco che in realtà sono persone giudicanti, aiutano perché si sentono in dovere di farlo, per curare la loro immagine di " buon samaritano" e che non c'è un reale sentimento verso di me...
Ho visto versare finte lacrime di commozione, ho ascoltato critiche e giudizi di ogni tipo rivolte a persone con le quali un secondo prima si mostravano dolci e solidali.
Da lì è come se in me si fosse attivato un "filtro", per cui ogni loro sorriso, lacrima o manifestazione di gentilezza appariva ai miei occhi come una grande falsità... Il tutto ha iniziato ad influire enormemente sulla mia già presente insicurezza con conseguente ansia, al punto che ho iniziato ad avere attacchi di panico, bisogno di controllo ed accettazione e un ansia esagerata. Ho deciso quindi di iniziare la terapia e praticato, dopo un lungo percorso, l'allontanamento da queste persone (per quanto possibile poiché genitori e fratelli del mio compagno), ed ho iniziato a vivere bene.
Il tutto è ricominciato da quando è nato nostro figlio, la situazione è quella di prima, forse peggio. un anno di atteggiamento che mi hanno devastata e che mettevano continuamente in discussione il mio ruolo di madre... invadenze , consigli non richiesti e battute infelici il tutto nascosto dietro falsi sorrisi e complimenti nei quali mi dicevano che ero e sono una bravissima madre... ho ripreso la terapia, terminata dopo un anno perché non potevo più sostenere le spese che comporta. Ho imparato a gestire emozioni e situazioni ma ho tanta paura di tornare a stare male e non riuscire più ad uscirne!! So bene che l'allontanamento è la soluzione piu efficace ma posso praticarlo poiché ho un figlio che adorano, sono nonni presenti e nonostante tutto sono gli unici che mi aiutano quando ho bisogno con il bimbo
...mi hanno specificato piu volte, in vari modi, che lo fanno per lui e non per me!?
Inutile dire che mi sento aiutata e rifiutata allo stesso tempo e cerco di essere forte perché con un figlio da crescere non posso permettermi di crollare di nuovo.
Se mi leggerà, la ringrazio infinitamente.
[#3]
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Mi scusi, ci tengo ad aggiungere che in tutto ciò il mio compagno ha sempre attribuito tutto al mio essere insicura e avendo fatto terapia (io), ha sempre pensato fossi io quella "malata di mente", per cui ogni comportamento sbagliato che lui non riusciva a vedere veniva attribuito al mio modo sbagliato di vedere le cose.
Avendo fatto terapia in realtà ho imparato a distinguere bene e capire che, si sono io che permetto ad un comportamento scorretto di sentirmi sbagliata, ma ciò non esclude che lo sia.... A prescindere dalla mia reazione!
Mi è stato vicino nei momenti bui, che inevitabilmente lo sono stati anche per lui, ma ha sempre attribuito la " causa" a me!
Nonostante tutto cerchiamo di continuare a coltivare il sentimento che ci lega ma il nostro rapporto è un vaso rotto, il quale è stato aggiustato ricomponendo i cocci.
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Ho sempre avuto problemi di ansia ed insicurezza

Questo era più che evidente.

Da un punto di vista strategico una terapia non serve innanzitutto per capire, ma per agire. Quello che lei dovrebbe fare sarebbe modificare i suoi comportamenti, anche se la sua ansia le direbbe il contrario. E dopo un certo tempo di comportarsi in modo diverso, succede che anche il suo sentire cambia di conseguenza. Prima si cambia, poi si capisce. Non il contrario.

Quindi se volesse riprendere in considerazione una nuova psicoterapia, le suggerisco di orientarsi verso qualcosa di breve, attivo e focalizzato.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Prenderò sicuramente in considerazione di iniziare un nuovo percorso appena potrò.
La ringrazio tantissimo dottore.
Buona giornata.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Prego
Un saluto

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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