Cosa posso fare? il mio compagno è geloso in modo ossessivo
Sono in una relazione da 20 anni, ho affrontato tante sofferenze nella mia vita (la morte di mia madre a 16 anni, mio padre mi picchiava, il tradimento della mia famiglia).
Il mio compagno mi è stato accanto, ma non ha mai avuto fiducia in me, si alternano momenti belli a momenti in cui insinua, e litighiamo per questo motivo, che io lo tradisca.
Dopo la morte di mia madre e durante i maltrattamenti di mio padre, ho sofferto molto, mi svegliavo la mattina dicendomi che la giornata sarebbe passata presto e sarei tornata a dormire.
Sono stata abbandonata da ogni punto di vista nella mia adolescenza e ne ho sofferto tantissimo, ma nonostante questo mi alzavo e cercavo di andare avanti.
Il mio compagno è sempre stato diffidente con l’altro sesso (secondo lui, noi donne siamo traditrici a prescindere), ma io, ingenuamente, credevo che dimostrandogli fedeltà e fiducia avrei conquistato la sua, ma non è stato così.
Dopo il diploma mi sono iscritta all’università, avevo promesso a mia madre che mi sarei laureata, e dopo mille interruzioni sono riuscita a laurearmi in giurisprudenza.
Il mio compagno desiderava che raggiungessi questo traguardo perché me lo diceva apertamente, ma poi (a suo dire era un modo di spronarmi) mi mortificava, mi diceva cose del tipo mi fai schifo, mi vergogno di te, non ti posso portare da nessuna parte perché mi vergogno di te, ed io ci credevo e ci stavo male.
Mi sono impegnata tantissimo perché volevo che fosse fiero di me e lo è adesso, ma la sua indole esce sempre.
Ho avuto un bimbo circa un anno e mezzo prima della laurea, mi ha fatto piangere per quasi tutta la gravidanza e dopo ho capito come tutto fosse legato alla sua insicurezza e paura, a causa di una lite mi fece venire la prima contrazione al quinto mese di gravidanza ed anche dopo non ha smesso.
Dopo il parto (durante il quale ho rischiato di morire a causa di un’emorragia ed ho subito un intervento di 5ore) sembrava essere più premuroso ed attento, ma poi ha ricominciato.
Mi paragonava alle mogli dei suoi amici che avevano una famiglia che le sosteneva ed io no, che avevano un lavoro ed io no non ero abbastanza, ero in sovrappeso e gli facevo schifo.
Dopo la laurea ho iniziato la pratica anche tramite un suo zio che gestisce un centro servizi per la popolazione (caf) con benestare del mio compagno, ma adesso lui è geloso anche di questo.
Ora è arrivato a insinuare che io potessi avere cattive intenzioni con lo zio.
È successo il finimondo, mi ha chiamata in modi orribili perché ho incontrato (non sono neanche scesa dall’auto) lo zio per dargli alcuni documenti.
Ha insinuato di tutto.
Non vuole credermi, fa finta di nulla solo davanti a nostro figlio e alle altre persone.
Sto davvero male
Come posso rimediare?
Finalmente eravamo più sereni perché guadagnavo qualcosa anch’io e stavamo bene.
Voglio essere felice e non voglio più piangere.
Il mio compagno mi è stato accanto, ma non ha mai avuto fiducia in me, si alternano momenti belli a momenti in cui insinua, e litighiamo per questo motivo, che io lo tradisca.
Dopo la morte di mia madre e durante i maltrattamenti di mio padre, ho sofferto molto, mi svegliavo la mattina dicendomi che la giornata sarebbe passata presto e sarei tornata a dormire.
Sono stata abbandonata da ogni punto di vista nella mia adolescenza e ne ho sofferto tantissimo, ma nonostante questo mi alzavo e cercavo di andare avanti.
Il mio compagno è sempre stato diffidente con l’altro sesso (secondo lui, noi donne siamo traditrici a prescindere), ma io, ingenuamente, credevo che dimostrandogli fedeltà e fiducia avrei conquistato la sua, ma non è stato così.
Dopo il diploma mi sono iscritta all’università, avevo promesso a mia madre che mi sarei laureata, e dopo mille interruzioni sono riuscita a laurearmi in giurisprudenza.
Il mio compagno desiderava che raggiungessi questo traguardo perché me lo diceva apertamente, ma poi (a suo dire era un modo di spronarmi) mi mortificava, mi diceva cose del tipo mi fai schifo, mi vergogno di te, non ti posso portare da nessuna parte perché mi vergogno di te, ed io ci credevo e ci stavo male.
Mi sono impegnata tantissimo perché volevo che fosse fiero di me e lo è adesso, ma la sua indole esce sempre.
Ho avuto un bimbo circa un anno e mezzo prima della laurea, mi ha fatto piangere per quasi tutta la gravidanza e dopo ho capito come tutto fosse legato alla sua insicurezza e paura, a causa di una lite mi fece venire la prima contrazione al quinto mese di gravidanza ed anche dopo non ha smesso.
Dopo il parto (durante il quale ho rischiato di morire a causa di un’emorragia ed ho subito un intervento di 5ore) sembrava essere più premuroso ed attento, ma poi ha ricominciato.
Mi paragonava alle mogli dei suoi amici che avevano una famiglia che le sosteneva ed io no, che avevano un lavoro ed io no non ero abbastanza, ero in sovrappeso e gli facevo schifo.
Dopo la laurea ho iniziato la pratica anche tramite un suo zio che gestisce un centro servizi per la popolazione (caf) con benestare del mio compagno, ma adesso lui è geloso anche di questo.
Ora è arrivato a insinuare che io potessi avere cattive intenzioni con lo zio.
È successo il finimondo, mi ha chiamata in modi orribili perché ho incontrato (non sono neanche scesa dall’auto) lo zio per dargli alcuni documenti.
Ha insinuato di tutto.
Non vuole credermi, fa finta di nulla solo davanti a nostro figlio e alle altre persone.
Sto davvero male
Come posso rimediare?
Finalmente eravamo più sereni perché guadagnavo qualcosa anch’io e stavamo bene.
Voglio essere felice e non voglio più piangere.
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Gentilissima,
lei ha vissuto più abbandoni nella sua vita e ne porta le relative cicatrici. Il suo compagno le è stato accanto ma, da quanto racconta, in modo violento e aggressivo. Nessuno dovrebbe permettersi di trattarla in modo violento (fisico o verbale che sia). Nessuno. Per questo, lei, non ha nulla da rimediare. Può rivolgersi gratuitamente ad un consultorio famigliare della sua zona per un supporto psicologico (nell'eventualità anche di coppia) e/o al numero gratuito e anonimo per la violenza di genere 1522.
Cordialmente.
lei ha vissuto più abbandoni nella sua vita e ne porta le relative cicatrici. Il suo compagno le è stato accanto ma, da quanto racconta, in modo violento e aggressivo. Nessuno dovrebbe permettersi di trattarla in modo violento (fisico o verbale che sia). Nessuno. Per questo, lei, non ha nulla da rimediare. Può rivolgersi gratuitamente ad un consultorio famigliare della sua zona per un supporto psicologico (nell'eventualità anche di coppia) e/o al numero gratuito e anonimo per la violenza di genere 1522.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 887 visite dal 25/07/2022.
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