Sono io il problema?
Ho 25 anni e mi frequento da5 mesi con un uomo che ha 12 anni più di me. Il problema,però non è lui,mi ci trovo bene,non sento la differenza di età,anzi per la prima volta sento di vivere realmente un rapporto.Non vorrei generalizzare riguardo ai miei coetanei,ma in precedenza(erano quasi tutti miei coetanei)finivo sempre col fare la parte della "mamma": gli esempi forse sono inutli,perchè non esaustivi,però alla fine sentivo di vivere un rapporto in piena solitudine,nel quale spettava a me prendere le "decisioni" che ci riguardavano o comunque che riguardavano loro(non fosse stato già abbastanza difficile prendere quelle che riguardavano me).Ora invece,credo di avere di fronte a me una persona indipendente,con cui potermi confrontare apertamente e che non si aggrappa a me per tutto.Il problema è mia madre:io non so se per lei sia ancora una bambina,ma da quando ha capito che mi vedo con questa persona ha iniziato a far finta che io non esista,se non per ricordarmi nelle occasioni in cui ne ha la possibilità che le grandi differenze di età costituiscono sempre un ostacolo in amore,che c'è qualcosa di patologico in chi sceglie di stare con persone molto più grandi o più piccole.Per il resto discute di mia sorella maggiore,del suo ragazzo "coetaneo",del suo lavoro.Ho come la sensazione che questa relazione abbia "smontato"l'immagine che lei aveva di me:io ero,a detta sua, quella che studiava e lavorava,concreta e pratica nelle cose a differenza di mia sorella che invece a detta sua fantastica troppo e non riesce a concretizzare nulla perchè passa le giornate ad organizzare i fine settimana col fidanzato.
Io non mi sento migliore di mia sorella né di nessun altro: ho un altro carattere,altri desideri ed aspirazioni e basta. E tutto quello che ho fatto fin ora nella mia vita,non l'ho fatto per compiacere nessuno,ma perchè lo volevo.Mia madre mi ha sempre descritto a tutti come una ragazza responsabile,che non prende decisioni importanti di istinto,intelligente.Ora non capisco perchè questa mia relazione dovrebbe avere dei connotati patologici.Io non credo che se ho sempre fatto tutte le mie scelte di vita,ponderandole attentamente,questa sia una cosa derivata dall'essere stata plagiata da questa persona o da chissà quale mancanza di figura maschile(un padre ce l'ho,è presente,anche se mai invadente e non vorrei
sostituirlo con altri!).Non pretendo che faccia i salti gioia,ma perchè se mi conosce,deve farmi sentire una malata?
Il mio compagno è una persona responsabile,matura,semplice,senza grilli per la testa,non un casanova che ha sedotto una ragazzina(lui per primo non aveva avuto mai relazioni con queste differenze d'età)e mia madre stessa ,sa che io non mi avvicinerei a persona diversa da questa.Forse sono io ad avere un'idea sbagliata dell'amore,sbaglio a pensare che o si cammina insieme o non è possibile che uno dei due faccia da genitore.C'è davvero qualcosa di patologico nel fatto che stia bene con una persona più grande di me?
grazie
Io non mi sento migliore di mia sorella né di nessun altro: ho un altro carattere,altri desideri ed aspirazioni e basta. E tutto quello che ho fatto fin ora nella mia vita,non l'ho fatto per compiacere nessuno,ma perchè lo volevo.Mia madre mi ha sempre descritto a tutti come una ragazza responsabile,che non prende decisioni importanti di istinto,intelligente.Ora non capisco perchè questa mia relazione dovrebbe avere dei connotati patologici.Io non credo che se ho sempre fatto tutte le mie scelte di vita,ponderandole attentamente,questa sia una cosa derivata dall'essere stata plagiata da questa persona o da chissà quale mancanza di figura maschile(un padre ce l'ho,è presente,anche se mai invadente e non vorrei
sostituirlo con altri!).Non pretendo che faccia i salti gioia,ma perchè se mi conosce,deve farmi sentire una malata?
Il mio compagno è una persona responsabile,matura,semplice,senza grilli per la testa,non un casanova che ha sedotto una ragazzina(lui per primo non aveva avuto mai relazioni con queste differenze d'età)e mia madre stessa ,sa che io non mi avvicinerei a persona diversa da questa.Forse sono io ad avere un'idea sbagliata dell'amore,sbaglio a pensare che o si cammina insieme o non è possibile che uno dei due faccia da genitore.C'è davvero qualcosa di patologico nel fatto che stia bene con una persona più grande di me?
grazie
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Gentile ragazza, sembra che ci sia una sovraestimazione di questa differenza di età, 12 anni non sono un abisso e il suo compagno, 37enne appartiene ancora (soprattutto oggi) alla categoria dei giovani. Purtroppo esiste una tendenza quasi naturale negli esseri unami a creare problemi e conflitti la dove non esistono. Questa differenza di età potrebbe solo essere il capro espiatorio di una dinamica familiare legata a situazioni interne e presa come spunto per conflitti e controversie di altra natura. Viva tranquillamente la sua storia.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, la sua mi sembra la lettera di una persona matura pienamente consapevole della propria storia relazionale e delle proprie decisioni. Il fatto che lei viva con serenità questa storia, senza alcuna sensazione di disagio o di dipendenza dall'altra persona mostra che non vi è nulla di patologico nella sua scelta. D'altra parte come sottolinea lei ( "Ho come la sensazione che questa relazione abbia "smontato"l'immagine che lei aveva di me") questa è stata una scelta che probabilmente sua madre non si aspettava da lei, o meglio forse sua madre non ritiene che una relazione con una persona molto più grande possa essere scelta da una persona ()concreta e pratica nelle cose() come l'ha sempre descritta.
Credo che lei debba vivere serenamente la sua relazione sopprattutto considerato che fino ad oggi ()tutto quello che ho fatto fin ora nella mia vita,non l'ho fatto per compiacere nessuno,ma perchè lo volevo()
Cordiali saluti
Credo che lei debba vivere serenamente la sua relazione sopprattutto considerato che fino ad oggi ()tutto quello che ho fatto fin ora nella mia vita,non l'ho fatto per compiacere nessuno,ma perchè lo volevo()
Cordiali saluti
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 02/07/2009.
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