Fatica a mangiare

Salve, circa 4 mesi fa in un periodo di stress dovuto alla scuola ho iniziato ad avere questo problema: durante un comune pranzo ho riscontrato una grande difficoltà nel mangiare che si è protratta per i successivi 2 giorni.
Da un giorno all'altro, come se niente fosse successo ho ripreso a mangiare regolarmente.
Ho pensato fosse un episodio sporadico e che non si sarebbe più ripresentato.
Per due mesi tutto perfetto fino a quando in periodo di maturità un altro forte stress dovuto allo studio ha fatto di che questo problema venisse di nuovo a galla, persino in maniera più marcata.
Ho pensato che terminato il periodo di stress potessi finalmente riavere la mia tranquillità, tuttavia sono qua per dire che purtroppo, pur essendo in vacanza da 3 settimane e avendo eliminato qualsiasi fattore di ansia e stress, il problema persiste.
Devo dire che è abbastanza altalenante poiché magari un giorno mangio abbastanza in tranquillità e il successivo faccio molta fatica.
Sono abbastanza turbato poiché questa cosa oltre a mettermi a disagio durante i pasti mi rende anche piuttosto giù di morale nel corso della giornata dato che allenandomi in palestra è molto importante che io mangi in abbondanza.
Come già detto riesco a mangiare riuscendo più o meno a mantenere costante il mio peso ma è quasi una tortura, rischiando spesso di rimettere quello che mangio.
Vorrei sapere se è necessario iniziare una cura da uno specialista che mi possa aiutare a combattere il problema e se è necessario prendere qualche farmaco.
Attualmente quando sento di fare veramente fatica, prima dei pasti prendo Levopraid 25mg, ma cerco di evitare di prenderlo.
Sento quasi che nonostante non abbia più alcun motivo di stress che possa scatenare questa patologia essa si ripresenti per paura di averla scatenando una sorta di psicologia inversa che genera anche ansia soprattutto mentre dormo.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Gentile utente, grazie per aver scritto.
Per poterle essere maggiormente d'aiuto le chiederei di spiegare meglio cosa intende quando parla di ''difficoltà nel mangiare''.

Un caro saluto,

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta

[#2]
Utente
Utente
Anche quando avverto la sensazione di fame inizio a mangiare e si chiude completamente lo stomaco. Per mangiare devo concentrarmi poiché ogni boccone è una fatica mandarlo giù, spesso rischio anche di rimettere a costo di mangiare. Devo ammettere che è molto pesante come situazione e mi causa forte disagio e malumore. Ho quasi paura di arrivare ad avere vere e proprie crisi di depressione e di perdere molto peso, tuttavia fino ad ora esso rimane abbastanza stabile poiché nei giorni in cui mi sento meglio recupero 1.5 kg/ 2kg persi quando invece non riesco a mangiare
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Scusi se insisto ma non riesco a capire.
Cosa la porta ad avere questa fatica nel mangiare?
Cosa c'è alla base, nel pensiero, che le fa chiudere lo stomaco?
Per intenderci: ha paura di ingrassare? Che il cibo le vada di traverso?

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta

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Utente
Utente
È proprio quello il problema, non capisco per quale motivo si chiuda lo stomaco. Inizialmente molto probabilmente era a causa dello stess per lo studio, ma pur avendo eliminato qualsiasi motivo di stress dato che sono in vacanza il problema persiste. Vorrei capire se dovrei trattare questo disturbo alimentare con delle sedute da uno specialista o se è necessario qualche farmaco che mi possa aiutare
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Ho capito adesso è più chiaro.
Indubbiamente, visto che lei ha scritto in questo spazio, riconosce che ci sia una tematica psicologica alla base di questo cambio di rapporto con il cibo.
Probabilmente ha anche ragione.
In conclusione la sua idea di consultare uno specialista della sua zona per venirne a capo è più che condivisbile.

Un caro saluto e in bocca al lupo,

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta

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Utente
Utente
Certamente è di causa psicologica, ma ero solamente indeciso sul da farsi poiché così come il problema può sparire da un giorno all'altro al tempo stesso basta veramente poco( un po' d'ansia, un po di stress, semplicemente una sera in cui non ho appetito) per farlo ritornare. La ringrazio e seguirò il suo consiglio. Buon lavoro