Relazione con una donna più giovane?
Gentili dottori,
Mi trovo a chiedere un consulto on line con un certo imbarazzo perché mi sento un po' ridicolo nella mia situazione e tuttavia sono preso dall'indecisione.
Sono un uomo di 62 anni, divorziato, padre di tre figli, attivo e piacente.
Attualmente ho una compagna poco più giovane di me che vive lontana, con cui vado abbastanza d'accordo, ma con cui ultimamente i rapporti si sono piuttosto allentati anche a causa delle restrizioni covid; alle spalle ho parecchie relazioni, le donne mi sono sempre piaciute molto e non mi sono mai mancate. In compenso, sono molto geloso dei miei spazi e della mia libertà e non mi sono mai considerato un tipo da relazione invasiva, tanto è vero che il mio matrimonio è fallito e ho sempre intrattenuto relazioni che mi lasciassero una mia indipendenza.
Qualche anno fa, in ambito lavorativo ho conosciuto una donna di 27 anni più giovane, molto intelligente. L'ho sempre considerata una compagnia particolarmente piacevole, ma ho pure sempre considerato ridicoli gli uomini della mia età che perdono la testa per le ragazzine e, pur cercando di mantenere dei contatti con lei, non ho mai pensato ad una relazione. Mio malgrado - o per mia fortuna - mi sono accorto che lei ricambiava in qualche modo le mie simpatie e anzi, è stata lei a farmelo capire.
Ci siamo già visti alcune volte in privato e da soli, ma non è ancora "successo nulla", anche perché io ho messo subito in chiaro che per me lei è una semplice amicizia.
Ad essere onesto, però, sento nei suoi confronti una fortissima attrazione fisica, come mi è capitato poche altre volte - nonostante di belle e bellissime donne ne abbia conosciute molte - e le sono affezionato.
È una persona corretta, sincera e mi sono accertato che non ha secondi fini.
D'altra parte, è ridicolo avere una compagna così tanto più giovane, per non parlare del fatto che non credo nelle relazioni, figurarsi quelle con differenza di età! In sintesi, non vedo con lei alcuna progettualità, sia per l'età che per la scarsa fiducia nelle relazioni.
Tuttavia, non riesco neppure a scacciare il desiderio di stare con lei.
Non è incontrollabile e non occupa tutto il mio tempo, ma è una specie di costante nel tempo. Evito di scriverle e di chiamarla, ma penso a lei e a intervalli regolari mi trovo a sperare che lei lo faccia. Insomma, sono molto indeciso su come gestire questa situazione e mi sento in stallo. Mi sono anche lasciato tentare dall'idea di avere una liason con lei, mettendo tutto in chiaro dall'inizio, ma mi pare di capire che lei abbia un coinvolgimento sentimentale importante e non vorrei che stesse male.
Mi trovo a chiedere un consulto on line con un certo imbarazzo perché mi sento un po' ridicolo nella mia situazione e tuttavia sono preso dall'indecisione.
Sono un uomo di 62 anni, divorziato, padre di tre figli, attivo e piacente.
Attualmente ho una compagna poco più giovane di me che vive lontana, con cui vado abbastanza d'accordo, ma con cui ultimamente i rapporti si sono piuttosto allentati anche a causa delle restrizioni covid; alle spalle ho parecchie relazioni, le donne mi sono sempre piaciute molto e non mi sono mai mancate. In compenso, sono molto geloso dei miei spazi e della mia libertà e non mi sono mai considerato un tipo da relazione invasiva, tanto è vero che il mio matrimonio è fallito e ho sempre intrattenuto relazioni che mi lasciassero una mia indipendenza.
Qualche anno fa, in ambito lavorativo ho conosciuto una donna di 27 anni più giovane, molto intelligente. L'ho sempre considerata una compagnia particolarmente piacevole, ma ho pure sempre considerato ridicoli gli uomini della mia età che perdono la testa per le ragazzine e, pur cercando di mantenere dei contatti con lei, non ho mai pensato ad una relazione. Mio malgrado - o per mia fortuna - mi sono accorto che lei ricambiava in qualche modo le mie simpatie e anzi, è stata lei a farmelo capire.
Ci siamo già visti alcune volte in privato e da soli, ma non è ancora "successo nulla", anche perché io ho messo subito in chiaro che per me lei è una semplice amicizia.
Ad essere onesto, però, sento nei suoi confronti una fortissima attrazione fisica, come mi è capitato poche altre volte - nonostante di belle e bellissime donne ne abbia conosciute molte - e le sono affezionato.
È una persona corretta, sincera e mi sono accertato che non ha secondi fini.
D'altra parte, è ridicolo avere una compagna così tanto più giovane, per non parlare del fatto che non credo nelle relazioni, figurarsi quelle con differenza di età! In sintesi, non vedo con lei alcuna progettualità, sia per l'età che per la scarsa fiducia nelle relazioni.
Tuttavia, non riesco neppure a scacciare il desiderio di stare con lei.
Non è incontrollabile e non occupa tutto il mio tempo, ma è una specie di costante nel tempo. Evito di scriverle e di chiamarla, ma penso a lei e a intervalli regolari mi trovo a sperare che lei lo faccia. Insomma, sono molto indeciso su come gestire questa situazione e mi sento in stallo. Mi sono anche lasciato tentare dall'idea di avere una liason con lei, mettendo tutto in chiaro dall'inizio, ma mi pare di capire che lei abbia un coinvolgimento sentimentale importante e non vorrei che stesse male.
[#1]
In diverse culture, specie in Oriente, è abbastanza frequente vedere una differenza di età anche importante fra uomo e donna, a favore dell'uomo. Dal mio punto di vista, purché entrambi siano maggiorenni e consenzienti non c'è nulla di male nello stare con persone che hanno un'età molto diversa dalla nostra. Semmai i limiti possono essere pratici, ma moralmente parlando non c'è nulla di male. Tant'è vero che la legge lo permette.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
Legalmente, nel mio caso, non si profila alcuna limitazione e neppure sul piano morale. Ma conosco direttamente miei coetanei che hanno buttato alle ortiche la propria libertà e una vita di successo per accontentare le giovani compagne. Spesso a discapito dei figli e finendo per creare dei veri e propri casus belli tra figli "vecchi" e "nuovi". Per non parlare di quelli che ho visto letteralmente impazzire per gelosia, per poi finire abbandonati, come immancabilmente accade perché un uomo molto maturo difficilmente può offrire qualcosa - che non sia una mera sicurezza economica- ad una donna molto più giovane. Persino da ragazzino, ricordo le tremende scenate che un mio parente faceva alla donna, per i tempi, molto più giovane di lui, che aveva sposato e nonostante lei non lo avesse scelto per interesse -era più ricca di lui- e gli fosse devotissima.
È possibile che in culture in cui la donna è per eccellenza una "geisha" queste dinamiche non si producano perché l'uomo maturo non si sente spinto a tenersi stretto il gradimento della propria moglie, la quale probabilmente non potrebbe lasciarlo neppure volendo. Non mi sembra però questo il caso della nostra società.
Al contrario, sul lato pratico lei mi ha detto di non desiderare dei figli, ma è molto giovane e potrebbe cambiare idea. Inoltre, benché io abbia una sessualità viva e molto accesa, mi rendo conto che anche per me dovrà venire un declino, che corrisponderà con il momento di sua maggiore intraprendenza.
Legalmente, nel mio caso, non si profila alcuna limitazione e neppure sul piano morale. Ma conosco direttamente miei coetanei che hanno buttato alle ortiche la propria libertà e una vita di successo per accontentare le giovani compagne. Spesso a discapito dei figli e finendo per creare dei veri e propri casus belli tra figli "vecchi" e "nuovi". Per non parlare di quelli che ho visto letteralmente impazzire per gelosia, per poi finire abbandonati, come immancabilmente accade perché un uomo molto maturo difficilmente può offrire qualcosa - che non sia una mera sicurezza economica- ad una donna molto più giovane. Persino da ragazzino, ricordo le tremende scenate che un mio parente faceva alla donna, per i tempi, molto più giovane di lui, che aveva sposato e nonostante lei non lo avesse scelto per interesse -era più ricca di lui- e gli fosse devotissima.
È possibile che in culture in cui la donna è per eccellenza una "geisha" queste dinamiche non si producano perché l'uomo maturo non si sente spinto a tenersi stretto il gradimento della propria moglie, la quale probabilmente non potrebbe lasciarlo neppure volendo. Non mi sembra però questo il caso della nostra società.
Al contrario, sul lato pratico lei mi ha detto di non desiderare dei figli, ma è molto giovane e potrebbe cambiare idea. Inoltre, benché io abbia una sessualità viva e molto accesa, mi rendo conto che anche per me dovrà venire un declino, che corrisponderà con il momento di sua maggiore intraprendenza.
[#3]
>>> conosco direttamente miei coetanei che hanno buttato alle ortiche la propria libertà e una vita di successo per accontentare le giovani compagne
Certo. Ma lei non è tenuto a subire lo stesso destino.
La domanda che sta ponendo qui dovrebbe porla a se stesso, ma in forma più pragmatica: sono in grado di gestire una situazione come questa oppure no?
A volte facciamo domande per sentirci dare la risposta che vogliamo, perché questo ci rassicura. Questo sembra infatti il suo caso: ha già deciso che la sua officina non sia adeguatamente attrezzata per gestire una Ferrari e quindi spera, più o meno consapevolmente, che qualcuno le dica: "Lascia perdere, non fa per te". Se poi fosse uno psicologo a dirglielo, ancora meglio. Così avrebbe pure il certificato dell'esperto.
Ma in ultima analisi è lei che deve decidere.
Certo. Ma lei non è tenuto a subire lo stesso destino.
La domanda che sta ponendo qui dovrebbe porla a se stesso, ma in forma più pragmatica: sono in grado di gestire una situazione come questa oppure no?
A volte facciamo domande per sentirci dare la risposta che vogliamo, perché questo ci rassicura. Questo sembra infatti il suo caso: ha già deciso che la sua officina non sia adeguatamente attrezzata per gestire una Ferrari e quindi spera, più o meno consapevolmente, che qualcuno le dica: "Lascia perdere, non fa per te". Se poi fosse uno psicologo a dirglielo, ancora meglio. Così avrebbe pure il certificato dell'esperto.
Ma in ultima analisi è lei che deve decidere.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Prego,
Le auguro una buona giornata
Le auguro una buona giornata
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 18.2k visite dal 22/07/2022.
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