Senso di colpa patologico?
Buongiorno, cercherò di essere il più breve possibile.
Ho 23 anni e sono estremamente romantica, metto l’amore al centro e lo reputo motore del mondo.
Ogni volta che mi piace qualcuno in maniera seria non mi interessa starci insieme, traggo semplicemente del benessere dal mio sentimento, ed è quello che mi sta accadendo ora.
Sono innamorata da oramai tre mesi di un ragazzo che in realtà non conosco, nel senso che non abbiamo mai parlato personalmente, ma è una persona molto conosciuta nella mia zona e quindi posso dire indirettamente di conoscerlo.
Non mi è mai interessato starci insieme, se fosse accaduto sarei stata la donna più felice del mondo, però a me interessava semplicemente provare delle emozioni, in quanto ho sempre pensato che le emozioni ti fanno sentire vivo.
amavo quei momenti in cui ascoltavo la musica e pensavo a lui guardando le sue foto, sapendo di provare quelle emozioni tanto desiderate.
non so se potessi definirle emozioni indotte.
un giorno di colpo non ho sentito più nulla, senza motivo.
ho guardato una sua foto e non mi ha dato la gioia di sempre.
me ne ha data di meno del solito, ed essendo sempre stata una o tutto bianco o tutto nero sono entrata in una situazione di crisi isterica e di panico, tanto che ho passato tre giorni a piangere h24, e a farmi ossessivamente la domanda sul se lo amassi ancora oppure no.
Mi sono recata dal mio psicologo, e gli ho raccontato tutto.
Lui ha individuato la causa nel mio senso di colpa patologico (sono sempre stata una persona che soffre di senso di colpa inconscio, sentendomi in colpa anche per cose che non mi riguardano, ad esempio se mia madre fa la spesa e spende.
infatti nei giorni prima che succedesse questo, siamo andate a fare compere per quattro giorni di seguito e io in quell’occasione fui molto ossessiva, anche più del solito e infatti mi sentivo strana, arrivando quasi a vietarle di comprare anche i beni di prima necessità.
Poi ho cercato di non badarci più.
Dovete sapere che io e mia madre abbiamo un rapporto meraviglioso, lei è un’amica per me, ama farmi regali, ama comprare cose per me e ogni volta che esce torna sempre con qualcosa.
Io puntualmente tutte le volte mi sento male all’idea che abbia speso, ma questo succedeva anche con i miei ex, un minimo di senso di colpa ce l’ho sempre avuto).
Il mio psicologo ha detto che a causa di questo senso di colpa io tendo ad autopunirmi, in tal caso privandomi della gioia dell’amore e facendolo inconsciamente.
Volevo se è possibile.
Dopo quella diagnosi, ho smesso automaticamente di farmi le domande.
Non so se è una cosa positiva, dato che attualmente verso in uno stato di apatia se ho a che fare con lui.
Sono uno zombie che cammina.
Ho l’ansia all’idea di incontrarlo.
Ho smesso di piangere ma sono apatica.
Il dottore mi ha consigliato di staccarmi per un po’ e poi riprendere la mia vita (tecnica del reset; ha citato il metapensiero).
Volevo sapere cosa ne pensavate al riguardo (e se fosse disinnamoramento?
)
Ho 23 anni e sono estremamente romantica, metto l’amore al centro e lo reputo motore del mondo.
Ogni volta che mi piace qualcuno in maniera seria non mi interessa starci insieme, traggo semplicemente del benessere dal mio sentimento, ed è quello che mi sta accadendo ora.
Sono innamorata da oramai tre mesi di un ragazzo che in realtà non conosco, nel senso che non abbiamo mai parlato personalmente, ma è una persona molto conosciuta nella mia zona e quindi posso dire indirettamente di conoscerlo.
Non mi è mai interessato starci insieme, se fosse accaduto sarei stata la donna più felice del mondo, però a me interessava semplicemente provare delle emozioni, in quanto ho sempre pensato che le emozioni ti fanno sentire vivo.
amavo quei momenti in cui ascoltavo la musica e pensavo a lui guardando le sue foto, sapendo di provare quelle emozioni tanto desiderate.
non so se potessi definirle emozioni indotte.
un giorno di colpo non ho sentito più nulla, senza motivo.
ho guardato una sua foto e non mi ha dato la gioia di sempre.
me ne ha data di meno del solito, ed essendo sempre stata una o tutto bianco o tutto nero sono entrata in una situazione di crisi isterica e di panico, tanto che ho passato tre giorni a piangere h24, e a farmi ossessivamente la domanda sul se lo amassi ancora oppure no.
Mi sono recata dal mio psicologo, e gli ho raccontato tutto.
Lui ha individuato la causa nel mio senso di colpa patologico (sono sempre stata una persona che soffre di senso di colpa inconscio, sentendomi in colpa anche per cose che non mi riguardano, ad esempio se mia madre fa la spesa e spende.
infatti nei giorni prima che succedesse questo, siamo andate a fare compere per quattro giorni di seguito e io in quell’occasione fui molto ossessiva, anche più del solito e infatti mi sentivo strana, arrivando quasi a vietarle di comprare anche i beni di prima necessità.
Poi ho cercato di non badarci più.
Dovete sapere che io e mia madre abbiamo un rapporto meraviglioso, lei è un’amica per me, ama farmi regali, ama comprare cose per me e ogni volta che esce torna sempre con qualcosa.
Io puntualmente tutte le volte mi sento male all’idea che abbia speso, ma questo succedeva anche con i miei ex, un minimo di senso di colpa ce l’ho sempre avuto).
Il mio psicologo ha detto che a causa di questo senso di colpa io tendo ad autopunirmi, in tal caso privandomi della gioia dell’amore e facendolo inconsciamente.
Volevo se è possibile.
Dopo quella diagnosi, ho smesso automaticamente di farmi le domande.
Non so se è una cosa positiva, dato che attualmente verso in uno stato di apatia se ho a che fare con lui.
Sono uno zombie che cammina.
Ho l’ansia all’idea di incontrarlo.
Ho smesso di piangere ma sono apatica.
Il dottore mi ha consigliato di staccarmi per un po’ e poi riprendere la mia vita (tecnica del reset; ha citato il metapensiero).
Volevo sapere cosa ne pensavate al riguardo (e se fosse disinnamoramento?
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>>> Ho 23 anni e sono estremamente romantica, metto l’amore al centro e lo reputo motore del mondo. Ogni volta che mi piace qualcuno in maniera seria non mi interessa starci insieme, traggo semplicemente del benessere dal mio sentimento
Ok, già questo, da solo, sarebbe materiale più che sufficiente per una terapia.
Cioè, l'aiuto psicologico avresti dovuto cercarlo non quando ti è arrivato il "disinnamoramento" (sei sicura che quello di prima fosse innamoramento?), ma non appena ti fossi resa conto della tua tendenza a platonizzare le tue relazioni amorose.
Mi asterrei dal commentare il parere del collega, dato che conoscendoti può aver avuto le sue ragioni per dartelo. Da ciò che dici è difficile capire se sia plausibile o meno.
Ok, già questo, da solo, sarebbe materiale più che sufficiente per una terapia.
Cioè, l'aiuto psicologico avresti dovuto cercarlo non quando ti è arrivato il "disinnamoramento" (sei sicura che quello di prima fosse innamoramento?), ma non appena ti fossi resa conto della tua tendenza a platonizzare le tue relazioni amorose.
Mi asterrei dal commentare il parere del collega, dato che conoscendoti può aver avuto le sue ragioni per dartelo. Da ciò che dici è difficile capire se sia plausibile o meno.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 20/07/2022.
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