Come posso fare passare questo brutto periodo che mi sta letteralmente uccidendo

Cari dottori, circa un paio di giorni fa vengo lasciata dal mio ragazzo dopo 4 anni di relazione meravigliosi, nell'ultimo anno stavamo anche progettando di andare a vivere insieme una volta che io mi fossi laureata e invece tutto ciò non potrà mai accadere.

Io nell'ultimo periodo l'ho visto un po' strano però sapevo anche che ciò era dovuto a problemi lavorativi e non ad un possibile ripensamento sui suoi sentimenti.

Quando ci siamo visti mi sono state dette testuali parole "sono cambiato e non sento più quella scintilla di prima", non capisco come ciò sia possibile dato che due settimane fa mi disse che io sono la donna della sua vita, che mi ama tantissimo e che resteremo insieme per sempre.

Ci tengo a precisare che nell'ultimo mese io a causa della sessione e lui a causa del lavoro eravamo un po' distanti e ci vedevamo poco, quindi non so se ciò avrebbe potuto portare a tutto questo.

Non so come andare avanti anche perché lui e tutto per me, la mia vita ruotava intorno alla nostra relazione, ci tenevo tanto che lui stesse bene e che si sentisse speciale, ad oggi mi ritrovo un vuoto incolmabile e non faccio altro che pensare a lui.

Non so davvero come gestire la cosa
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
in effetti è possibile che la distanza tra voi di quell'ultimo mese sia stato non la causa, ma il segnale che qualcosa non andava più come prima.
Lei riferisce frasi appassionate e progetti costruttivi, ma negli anni avvengono anche altre vicende.
Quando ci si lascia -o meglio quando si viene lasciati- si dimenticano tutti i momenti di stanchezza e di insofferenza, le frasi scortesi, l'irritazione, i momenti in cui ci si sentiva soli anche in compagnia dell'altro, e si ricorda solo il bene che si è perduto.
Per ricostruire sé stessi bisogna procedere con dolcezza, perdonandosi gli errori, ricordando che siamo stati felici anche prima di incontrare lui/lei e che torneremo ad esserlo.
C'è una fase, più in là, in cui sarà utile capire cosa non ha funzionato, meglio se con l'aiuto dell'ex partner. Ma nell'immediato è meglio cullare sé stessi, come se si fosse usciti da una malattia.
Provi a pensarsi così: una bambina da consolare, da cullare.
Si conceda evasioni, vacanze, piccoli regali; provi a pensare ad alcune cose che le piacevano e che con lui aveva preso l'abitudine di non fare più.
Si dia tempo almeno due mesi, e poi, nel caso dovesse sentirsi non ancora in grado di vedere il buono della vita, pensi a qualche colloquio con un* psicolog*.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com