Ho bisogno di un consiglio su una decisione importante
Salve a tutti, mi chiamo Manuel, ho 24 anni e mi sono appena iscritto.
Premetto che sono sempre stato molto ansioso e introverso, presentavo già tic nervosi in tenera età e frequenti episodi di mal di stomaco.
Tuttavia, dopo essermi diplomato nel 2016 qualcosa si è rotto, non sono più riuscito a stare tranquillo, ho avuto continui problemi fisici, alcuni si sono attenuati e altri sono spariti, prima il colon irritabile, poi contratture cervicali, fischi all’orecchio, mal di schiena e soprattutto tanta tanta ansia e indecisione a livelli mai visti.
Spesso trasformo ogni cosa in una tragedia e mi chiudo in me stesso facendomi mille domande e complessi.
È sempre più frequente che non mi vada di uscire e anche quando lo faccio mi pento subito, vivo tremendi conflitti interiori e sto soffrendo tanto.
Ad aggravare le cose c’è una quotidianità velenosa che si è instaurata nella mia vita da anni, un lavoro mal pagato che nemmeno mi piace più di tanto e ciliegina sulla torta... la situazione da SEMPRE conflittuale in casa mia, fin da piccolo infatti ho assistito a violenti litigi tra i miei, sempre con la paura e l’ansia che potesse succedere l’irreparabile, un padre che mi tratta come un bambino e mi sta con il fiato sul collo, una madre che forse mi ha viziato troppo e tenuto nel suo guscio più del dovuto.
I miei genitori hanno da sempre calpestato ogni mia decisione, era sempre banale ogni cosa che volessi fare, anche i miei parenti mi hanno sempre scoraggiato e preso in giro.
Sono praticamente la pecora nera del mio gruppo di amici, della mia famiglia e del mio gruppo di colleghi.
Insomma non trovo mai il mio posto nel mondo.
Ho un amico che ha tanta esperienza in fatto di viaggi e a settembre sta andando in Australia per vivere lì, ho messo da parte i soldi sufficienti per affrontare il viaggio e parlo bene l’inglese ma ho paura, sopratutto perché sto combattendo con mal di schiena e altri dolori e ho paura che mi complicheranno la vita una volta arrivato lì.
In ogni caso io ho deciso che non voglio più vivere così in stallo, quindi devo prendere una decisione, o iscrivermi all’università qui oppure partire e studiare all’estero, voi cosa mi consigliate?
So che la scelta finale è solo mia, ma speravo che forse potevate aiutarmi a prendere una decisione.
Vi ringrazio per la pazienza e soprattutto per il servizio che date.
Premetto che sono sempre stato molto ansioso e introverso, presentavo già tic nervosi in tenera età e frequenti episodi di mal di stomaco.
Tuttavia, dopo essermi diplomato nel 2016 qualcosa si è rotto, non sono più riuscito a stare tranquillo, ho avuto continui problemi fisici, alcuni si sono attenuati e altri sono spariti, prima il colon irritabile, poi contratture cervicali, fischi all’orecchio, mal di schiena e soprattutto tanta tanta ansia e indecisione a livelli mai visti.
Spesso trasformo ogni cosa in una tragedia e mi chiudo in me stesso facendomi mille domande e complessi.
È sempre più frequente che non mi vada di uscire e anche quando lo faccio mi pento subito, vivo tremendi conflitti interiori e sto soffrendo tanto.
Ad aggravare le cose c’è una quotidianità velenosa che si è instaurata nella mia vita da anni, un lavoro mal pagato che nemmeno mi piace più di tanto e ciliegina sulla torta... la situazione da SEMPRE conflittuale in casa mia, fin da piccolo infatti ho assistito a violenti litigi tra i miei, sempre con la paura e l’ansia che potesse succedere l’irreparabile, un padre che mi tratta come un bambino e mi sta con il fiato sul collo, una madre che forse mi ha viziato troppo e tenuto nel suo guscio più del dovuto.
I miei genitori hanno da sempre calpestato ogni mia decisione, era sempre banale ogni cosa che volessi fare, anche i miei parenti mi hanno sempre scoraggiato e preso in giro.
Sono praticamente la pecora nera del mio gruppo di amici, della mia famiglia e del mio gruppo di colleghi.
Insomma non trovo mai il mio posto nel mondo.
Ho un amico che ha tanta esperienza in fatto di viaggi e a settembre sta andando in Australia per vivere lì, ho messo da parte i soldi sufficienti per affrontare il viaggio e parlo bene l’inglese ma ho paura, sopratutto perché sto combattendo con mal di schiena e altri dolori e ho paura che mi complicheranno la vita una volta arrivato lì.
In ogni caso io ho deciso che non voglio più vivere così in stallo, quindi devo prendere una decisione, o iscrivermi all’università qui oppure partire e studiare all’estero, voi cosa mi consigliate?
So che la scelta finale è solo mia, ma speravo che forse potevate aiutarmi a prendere una decisione.
Vi ringrazio per la pazienza e soprattutto per il servizio che date.
[#1]
Gentile utente,
dalle parole che ritroviamo nei consulti, spesso non si riesce a estrapolare quale sia il contesto nel quale tali parole si producono.
Nel Suo caso:
.Qual è la responsabilità della famiglia?
.Qual è la responsabilità di chi ci scrive?
E tuttavia, per quanto riguarda Lei, è ammirevole la volontà di cambiamento, sia esso verso l'Università oppure verso l'Australia: entrambe offrono opportunità importanti per il Suo futuro. Eppure entrambe, fortunatamente, offrono la possibilità di tornare indietro.
La decisione spetta unicamente a Lei, non esiste "consiglio": nessuno può sostituirsi alla Sua volontà di cambiamento e alla Sua scelta. Ma fortunatamente nessuna delle due possibilità è senza ritorno, motivo per cui il rischio è limitato.
E dunque stia sereno.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
dalle parole che ritroviamo nei consulti, spesso non si riesce a estrapolare quale sia il contesto nel quale tali parole si producono.
Nel Suo caso:
.Qual è la responsabilità della famiglia?
.Qual è la responsabilità di chi ci scrive?
E tuttavia, per quanto riguarda Lei, è ammirevole la volontà di cambiamento, sia esso verso l'Università oppure verso l'Australia: entrambe offrono opportunità importanti per il Suo futuro. Eppure entrambe, fortunatamente, offrono la possibilità di tornare indietro.
La decisione spetta unicamente a Lei, non esiste "consiglio": nessuno può sostituirsi alla Sua volontà di cambiamento e alla Sua scelta. Ma fortunatamente nessuna delle due possibilità è senza ritorno, motivo per cui il rischio è limitato.
E dunque stia sereno.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve dott. ssa Brunialti, innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. Per quanto riguarda la sua domanda sulla famiglia posso dirle che sono stato cresciuto in un contesto familiare fatto di insicurezze, litigi e urla, il motivo? I miei hanno purtroppo un comportamento un po' "particolare", soprattutto mio padre che è da sempre una testa calda, giocatore d'azzardo e maniaco del controllo, mia madre d'altro canto troppo impulsiva e pessimista, entrambi non hanno fatto altro che darmi cattivi esempi e insegnamenti. In ogni caso queste insicurezze che mi hanno trasmesso si sono inevitabilmente ripercosse sulla mia persona e mi stanno rendendo la vita difficile. Comprenderà che, considerando che la vita è fatta di decisioni da prendere, essere cosi' insicuro non mi aiuta di certo. Lei ha ragione quando dice che entrambe le strade mi concedono la possibilità di tornare indietro, però ad oggi la mia paura più grande è di fare la scelta sbagliata e di sprecare soldi e tempo.
[#3]
Paura uguale immobilismo.
"... sprecare soldi e tempo ...",
stare immobile Le farà sicuramente risparmiare soldi e tempo, non c'è dubbio. Non so se Le renderà la vita vivibile e interessante.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"... sprecare soldi e tempo ...",
stare immobile Le farà sicuramente risparmiare soldi e tempo, non c'è dubbio. Non so se Le renderà la vita vivibile e interessante.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 11/07/2022.
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