Aiuto: non capisco davvero cos'ho. Trauma? Attacchi di panico?
Buongiorno a tutti,
sono un ragazzo di 37 anni.
Sono cresciuto in un ambiente famigliare con un padre che pur amandomi molto soffriva di alcolismo e priodicamente esplodeva in episodi di violenza, malmenando mia madre mio fratello e me.
Tra lui e mia madre, da me amatissima, vi erò il classico rapporto vittima - carnefice.
Mia mamma non ha mai saputo/voluto rompere quel legame e al tempo stesso operava per anestetizzare i miei sentimenti di reazione nei confronti del padre.
Dico questo per fornirvi dei minimi elementi di comprensione rispetto al quesito che devo porvi.
Uno dei miei problemi è che sono totalmente incapace di gestire qualsiasi livello, anche minimo, di conflittualità con il prossimo.
Quello che mi capita è che il cuore incomincia a battere fortissimo, le gambe mi tremano, la mente mi si offusca e mi sembra come di non riuscire a parlare, come se il suono si strozzasse in gola.
Questa reazione che ho cominciato ad avere dall'adolescenza mi ha condizionato molto nello sviluppo di un carattere che tende a compiacere, manipolatorio e drammaticamente incapace di confrontarsi con il prossimo su un piano paritario.
Il quesito che vorrei porre a voi gentili professionisti è: che cos'ho?
Ha un nome questa cosa che mi prende?
Ci sono esercizi che si possono praticare per attenuarla?
Grazie Mille,
Paolo
sono un ragazzo di 37 anni.
Sono cresciuto in un ambiente famigliare con un padre che pur amandomi molto soffriva di alcolismo e priodicamente esplodeva in episodi di violenza, malmenando mia madre mio fratello e me.
Tra lui e mia madre, da me amatissima, vi erò il classico rapporto vittima - carnefice.
Mia mamma non ha mai saputo/voluto rompere quel legame e al tempo stesso operava per anestetizzare i miei sentimenti di reazione nei confronti del padre.
Dico questo per fornirvi dei minimi elementi di comprensione rispetto al quesito che devo porvi.
Uno dei miei problemi è che sono totalmente incapace di gestire qualsiasi livello, anche minimo, di conflittualità con il prossimo.
Quello che mi capita è che il cuore incomincia a battere fortissimo, le gambe mi tremano, la mente mi si offusca e mi sembra come di non riuscire a parlare, come se il suono si strozzasse in gola.
Questa reazione che ho cominciato ad avere dall'adolescenza mi ha condizionato molto nello sviluppo di un carattere che tende a compiacere, manipolatorio e drammaticamente incapace di confrontarsi con il prossimo su un piano paritario.
Il quesito che vorrei porre a voi gentili professionisti è: che cos'ho?
Ha un nome questa cosa che mi prende?
Ci sono esercizi che si possono praticare per attenuarla?
Grazie Mille,
Paolo
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Si tratta apparentemente di ansia sociale. Per superarla occorre abituarsi a fare proprio ciò che le causa disagio: contatti frequenti con il prossimo. Senza starsi a preoccuparsi troppo del perché ce l'ha.
Se non riesce a farlo da solo può chiedere aiuto a un terapeuta.
Se non riesce a farlo da solo può chiedere aiuto a un terapeuta.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 944 visite dal 09/07/2022.
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