Sentimenti non ben chiari
Buonasera,
Ho 24 anni.
Sono una ragazza da sempre stata
insicura fin da bimba, che ha cercato a suo nella vita di trovare una risposta e un altrettanto soluzione al dolore che da sempre le attanaglia l'anima.
Risposte non ne ha, ma di soluzioni ne ha provate tante: anoressia, binge, bulimia.
Attualmente dopo lunghi percorsi, soffro di una particolare e patolgica attenzione all'alimentazione, di depressione e di dipendenza affettiva.
Tutte queste soluzioni si sono rivelate vane poiché quel dolore è sempre rimasto dentro di me.
Ho cercato a mio modo dopo ricoveri vari, di riprendere la mia vita ma tuttavia è estremamente difficile prendersi qualcosa quando si crede di non meritare e quando la depressione ostacola ogni cosa.
Ultimamente ho iniziato a fare delle ripetizioni di diritto, in quanto ho difficoltà a studiare questa materia.
L'insegnante, uomo sui 50 anni è sempre stato molto paterno con me.
Mi vuole molto bene, e vuole il mio bene.
Io gliene voglio altrettanto.
Questa sua paternità si è trasformata poi in una sorta di attrazione sessuale che si è manifestata con baci, tocchi, e altro che non sto a specificare.
Ogni volta mi ha sempre fatta diecimila complimenti e mi ha apprezzata all'ennesima potenza.
Nei confronti di tutto cio, io sono stata consenziente nel senso che non mi sono opposta anzi volevo che lui lo facesse.
Ma nello stesso tempo non ho provato nulla quando lo faceva, come se fossi totalmente vuota e priva di piacere, come una pianta vera e propria.
Ero totalmente passiva come se fossi un oggetto.
Mi fa male dirlo, ma chi sente dall esterno lo giudicherebbe male come un vecchio " rattuso".
Per me invece, è il mio salvatore.
L'unico che mi ha permesso di mettermi una gonna e di guardarmi allo specchio e vedermi diversa.
Le sue attenzioni, la sua attrazione mi fanno sentire degna di esistere e sopratutto amata.
Io sono totalmente innamorata di lui.
È la mia via di fuga.
In questa situazione percepisco da parte mia anche un autolesionismo.
Questo nuovo modo di farmi del male, è a mia volta un meccanismo di soluzione al dolore come lo erano gli altri.
Questa situazione so che potrebbe anche essere dannosa per me in quanto è sposato finite le lezioni sicuramente mi scarterà ma questo non mi rende ragionevole e mi sta facendo diventare dipendente.
E io non voglio che questo accada.
La paura che accada questo mi fa sentire male, e vorrei tanto parlargli per dirgli che non voglio perderlo.
Mi sento una svergognata sporca a fare tutto cio, perché se lo raccontassi mi direbbero solo "ma sei pazza lascia stare quest'uomo è troppo grande ed è un rattuso! ".
Nessuno capirebbe.
Nessuno si metterebbe nei miei panni.
Nessuno capirebbe quanto è importante per me.
Mi sento una pazza anche perché mi innamoro solo di persone adulte e non di ragazzi della mia età.
Mi sento una pazza perché è palesemente una situazione assurda e io la rincorro con tutta me stessa.
Secondo voi quanto c'è di patologico e sano in tutto cio?
Perché non amo gente di 24 anni?
Ho 24 anni.
Sono una ragazza da sempre stata
insicura fin da bimba, che ha cercato a suo nella vita di trovare una risposta e un altrettanto soluzione al dolore che da sempre le attanaglia l'anima.
Risposte non ne ha, ma di soluzioni ne ha provate tante: anoressia, binge, bulimia.
Attualmente dopo lunghi percorsi, soffro di una particolare e patolgica attenzione all'alimentazione, di depressione e di dipendenza affettiva.
Tutte queste soluzioni si sono rivelate vane poiché quel dolore è sempre rimasto dentro di me.
Ho cercato a mio modo dopo ricoveri vari, di riprendere la mia vita ma tuttavia è estremamente difficile prendersi qualcosa quando si crede di non meritare e quando la depressione ostacola ogni cosa.
Ultimamente ho iniziato a fare delle ripetizioni di diritto, in quanto ho difficoltà a studiare questa materia.
L'insegnante, uomo sui 50 anni è sempre stato molto paterno con me.
Mi vuole molto bene, e vuole il mio bene.
Io gliene voglio altrettanto.
Questa sua paternità si è trasformata poi in una sorta di attrazione sessuale che si è manifestata con baci, tocchi, e altro che non sto a specificare.
Ogni volta mi ha sempre fatta diecimila complimenti e mi ha apprezzata all'ennesima potenza.
Nei confronti di tutto cio, io sono stata consenziente nel senso che non mi sono opposta anzi volevo che lui lo facesse.
Ma nello stesso tempo non ho provato nulla quando lo faceva, come se fossi totalmente vuota e priva di piacere, come una pianta vera e propria.
Ero totalmente passiva come se fossi un oggetto.
Mi fa male dirlo, ma chi sente dall esterno lo giudicherebbe male come un vecchio " rattuso".
Per me invece, è il mio salvatore.
L'unico che mi ha permesso di mettermi una gonna e di guardarmi allo specchio e vedermi diversa.
Le sue attenzioni, la sua attrazione mi fanno sentire degna di esistere e sopratutto amata.
Io sono totalmente innamorata di lui.
È la mia via di fuga.
In questa situazione percepisco da parte mia anche un autolesionismo.
Questo nuovo modo di farmi del male, è a mia volta un meccanismo di soluzione al dolore come lo erano gli altri.
Questa situazione so che potrebbe anche essere dannosa per me in quanto è sposato finite le lezioni sicuramente mi scarterà ma questo non mi rende ragionevole e mi sta facendo diventare dipendente.
E io non voglio che questo accada.
La paura che accada questo mi fa sentire male, e vorrei tanto parlargli per dirgli che non voglio perderlo.
Mi sento una svergognata sporca a fare tutto cio, perché se lo raccontassi mi direbbero solo "ma sei pazza lascia stare quest'uomo è troppo grande ed è un rattuso! ".
Nessuno capirebbe.
Nessuno si metterebbe nei miei panni.
Nessuno capirebbe quanto è importante per me.
Mi sento una pazza anche perché mi innamoro solo di persone adulte e non di ragazzi della mia età.
Mi sento una pazza perché è palesemente una situazione assurda e io la rincorro con tutta me stessa.
Secondo voi quanto c'è di patologico e sano in tutto cio?
Perché non amo gente di 24 anni?
[#1]
Una risposta possibile, ma parziale, potrebbe essere che tu vedi in quest'uomo un punto di riferimento, come potrebbe esserti mancato finora.
Sarebbe più facile risponderti se non avessi il passato (e presente, a quanto si capisce) di sofferenza che dici di avere, anche perché se non ci fosse quello, tu stessa avresti meno difficoltà a inquadrare questo innamoramento in una cornice di normalità o anormalità. Risponderti è difficile anche perché senza conoscerti mancano le informazion importanti su di te, che ti rendono non una statistica ma un individuo. Questo perché la differenza di età di per sé non è patologica. La legge non stabilisce limiti salvo quello della maggiore età.
Una prima distinzione che potresti iniziare a fare è fra quello che senti e pensi tu e ciò che morale e società si aspetterebbero da te. Tuttavia persino questo può essere in parte una tua aspettativa, che ti sei costruita da sola.
A mio avviso la domanda importante è capire come fare per superare il tuo malessere in senso generale. Riuscendo a fare questo tutto il resto sarà più facile da sistemare.
Sarebbe più facile risponderti se non avessi il passato (e presente, a quanto si capisce) di sofferenza che dici di avere, anche perché se non ci fosse quello, tu stessa avresti meno difficoltà a inquadrare questo innamoramento in una cornice di normalità o anormalità. Risponderti è difficile anche perché senza conoscerti mancano le informazion importanti su di te, che ti rendono non una statistica ma un individuo. Questo perché la differenza di età di per sé non è patologica. La legge non stabilisce limiti salvo quello della maggiore età.
Una prima distinzione che potresti iniziare a fare è fra quello che senti e pensi tu e ciò che morale e società si aspetterebbero da te. Tuttavia persino questo può essere in parte una tua aspettativa, che ti sei costruita da sola.
A mio avviso la domanda importante è capire come fare per superare il tuo malessere in senso generale. Riuscendo a fare questo tutto il resto sarà più facile da sistemare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buonasera. Volevo aggiornare circa quanto l'accaduto. Questa persona mi ha detto che ha sbagliato a comportarsi cosi con me definendo addirittura il tutto come una violenza semplicemente per il fatto che sono una ragazza piuttosto fragile e psicologicamente piu debole. Sono stata molto male di questa spiegazione. Perché non voglio essere "la ragazza fragile" voglio essere una ragazza maggiorenne in grado di scegliere. Se fosse stato come dice lui di certo non sarei tornata a lezione, sarei andata da un altro, avrei detto la cosa a qualcuno o per di piu avrei detto no!!!! Mi avvilisce il modo in cui appaio agli occhi del mondo. Mi sento ancora una volta sbagliata io. Secondo lei ho ragione a riguardo?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 08/07/2022.
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