Ansia in concomitanza di problemi di salute
Salve, apro una discussione in questa area perché da diverse settimane (come già accaduto in passato) in concomitanza con dei problemi di salute (in questo caso problemi di respirazione) mi sento travolgere da delle paure infondate che mi rallentano sensibilemente i tempi di recupero di una eventuale malattia/infortunio.
Mi trovo in situazioni di dipendenza da questo male fisico che diventa il mio PRIMARIO problema; diciamo che divento un tutt'uno con il male e ripensandoci continuamente lo somatizzo e come una sorte di ipocondria lo amplifico dramattizzando il problema che ho.
Finora sono sempre riuscito a superare questa fase acuta molto lentamente in concomitanza con la guarigione del male fisico che avevo; ma di certo non credo di aver risolto il mio problema.
In questo momento sento di essere in una fase acuta perché la perenne stanchezza, il respiro corto nei momenti di agitazione e momenti di forte sudorazione sono un palese segnale; mi sento fuori luogo in molte situazioni quotidiane dove per ogni cosa trovo un disinteresse nel farla perché nei miei pensieri c'è fisso e indelebile il mio problema fisico, che tra l'altro con il tempo ingigantisco sempre di più. Cerco il più possibile di posticipare le cose per avere il tempo necessario per curarmi e metto sempre in dubbio progetti futuri perché legati al mio malessere fisico, appunto perché lo metto al centro di tutto come una cosa PRIMARIA.
Se metto su una bilancia sento in questo momento più forte questa mia ansia che il dolore fisico in sè (che credo abbia dato inizio a questo mio stato d'animo). Sto seguendo da due anni una "terapia" con dei gruppi di scambio pedagogico dove però "l'unico medicinale sono io" che con pazienza e forza affronto i miei problemi. Queste invece sono fasi dove mi sento molto stanco (saranno gli antibiotici e medicinali presi per svariate settimane) ma sento che mi manca questa forza dentro per ritirarmi su.
Sono sempre stato scettico su cure della mente tramite i medici, non per mettere in discussione il vostro lavoro, ma per un mio timore di insorgere poi in una dipendenza; ma in questa fase sentendomi molto debole non vedo altra soluzione. Ci sono dei medicinali o delle terapie di piccola entità che posso ridarmi un pò di serenità (senza intontirmi) per potermi dare supporto ad uscire da questo mio disagio?
Purtroppo sento che questa cosa sta crescendo sempre di più negli anni, e a distanza dal mio primo caso (circa 5 anni fa) sento adesso il bisogno di un aiuto esterno perché sta andando (credo) ad incidere sulla guarigione dei un mio problema respiratorio; non sono poche le persone che mi dicono che c'è una relazione tra stati d'animo e malattie.
Se potreste anche elencarmi delle strutture in zona Torino e periferia, ve ne sarei grato; non so se l'approccio a queste cose è come andare dall'ortopedico o otorino, oppure è necessario seguire altre prassi.
Grazie della disponibilità
Mi trovo in situazioni di dipendenza da questo male fisico che diventa il mio PRIMARIO problema; diciamo che divento un tutt'uno con il male e ripensandoci continuamente lo somatizzo e come una sorte di ipocondria lo amplifico dramattizzando il problema che ho.
Finora sono sempre riuscito a superare questa fase acuta molto lentamente in concomitanza con la guarigione del male fisico che avevo; ma di certo non credo di aver risolto il mio problema.
In questo momento sento di essere in una fase acuta perché la perenne stanchezza, il respiro corto nei momenti di agitazione e momenti di forte sudorazione sono un palese segnale; mi sento fuori luogo in molte situazioni quotidiane dove per ogni cosa trovo un disinteresse nel farla perché nei miei pensieri c'è fisso e indelebile il mio problema fisico, che tra l'altro con il tempo ingigantisco sempre di più. Cerco il più possibile di posticipare le cose per avere il tempo necessario per curarmi e metto sempre in dubbio progetti futuri perché legati al mio malessere fisico, appunto perché lo metto al centro di tutto come una cosa PRIMARIA.
Se metto su una bilancia sento in questo momento più forte questa mia ansia che il dolore fisico in sè (che credo abbia dato inizio a questo mio stato d'animo). Sto seguendo da due anni una "terapia" con dei gruppi di scambio pedagogico dove però "l'unico medicinale sono io" che con pazienza e forza affronto i miei problemi. Queste invece sono fasi dove mi sento molto stanco (saranno gli antibiotici e medicinali presi per svariate settimane) ma sento che mi manca questa forza dentro per ritirarmi su.
Sono sempre stato scettico su cure della mente tramite i medici, non per mettere in discussione il vostro lavoro, ma per un mio timore di insorgere poi in una dipendenza; ma in questa fase sentendomi molto debole non vedo altra soluzione. Ci sono dei medicinali o delle terapie di piccola entità che posso ridarmi un pò di serenità (senza intontirmi) per potermi dare supporto ad uscire da questo mio disagio?
Purtroppo sento che questa cosa sta crescendo sempre di più negli anni, e a distanza dal mio primo caso (circa 5 anni fa) sento adesso il bisogno di un aiuto esterno perché sta andando (credo) ad incidere sulla guarigione dei un mio problema respiratorio; non sono poche le persone che mi dicono che c'è una relazione tra stati d'animo e malattie.
Se potreste anche elencarmi delle strutture in zona Torino e periferia, ve ne sarei grato; non so se l'approccio a queste cose è come andare dall'ortopedico o otorino, oppure è necessario seguire altre prassi.
Grazie della disponibilità
[#1]
(..)Ci sono dei medicinali o delle terapie di piccola entità che posso ridarmi un pò di serenità (..)
Gentile ragazzo NON ci sono terapie di "piccola entità" ma ci sono solo terapie adeguate ad un problema e terapie inadeguate.(punto)
Esca da questa mentalità e chieda al suo medico curante consigli in tal senso. Quest'ultimo dovrebbe consigliarle l'approccio più consono (psichiatrico, psicoterapico, altro)
saluti
Gentile ragazzo NON ci sono terapie di "piccola entità" ma ci sono solo terapie adeguate ad un problema e terapie inadeguate.(punto)
Esca da questa mentalità e chieda al suo medico curante consigli in tal senso. Quest'ultimo dovrebbe consigliarle l'approccio più consono (psichiatrico, psicoterapico, altro)
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
sembra che il suo problema di salute le stia condizionando parecchio il vivere quotidiano, facendole sperimentare molta ansia.
Secondo me lei dovrebbe associare al lavoro che già sta facendo col gruppo di auto-aiuto un lavoro di tipo psicoterapeutico, nello specifico cognitivo-comportamentale.
Se anche in questo caso le cose non dovessero migliorare potrebbe associare un trattamento farmacologico (possibilmente previa visita psichiatrica).
Provi a leggere questo articolo per farsi un'idea dell'ansia https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Infine su Torino può contattare gli esperti di http://www.iwatson.com/
Buon lavoro
sembra che il suo problema di salute le stia condizionando parecchio il vivere quotidiano, facendole sperimentare molta ansia.
Secondo me lei dovrebbe associare al lavoro che già sta facendo col gruppo di auto-aiuto un lavoro di tipo psicoterapeutico, nello specifico cognitivo-comportamentale.
Se anche in questo caso le cose non dovessero migliorare potrebbe associare un trattamento farmacologico (possibilmente previa visita psichiatrica).
Provi a leggere questo articolo per farsi un'idea dell'ansia https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Infine su Torino può contattare gli esperti di http://www.iwatson.com/
Buon lavoro
[#3]
Utente
La ringrazio Dr. Bulla del suo intervento.
Contatterò l'ente da lei segnalato.
Nel frattempo dopo un breve colloquio con il mio medico di base mi ha detto che posso proseguire con il mio gruppo di aiuto (nello specifico l'ente si chiama PRH www.prh.it.
Mi ha prescritto da usare con cautela delle gocce ansiolitiche LEXOTAN; sinceramente è la prima volta che utilizzo farmaci del genere e mi ha consigliato di prenderne il meno possibile senza fare bruschi cambiamenti.
Ho iniziato ieri mattina con 5 gocce (dato che sono più agitato il mattino che la sera) e devo dire che per tutta la giornata il mio "tremore" e agitazione è molto placato. Sento risalire questa ansia verso sera ma al momento riesco ancora a controllarla senza l'uso del farmaco.
Sapendo che questo farmaco se abusato porta a effetti collaterali cosa mi consiglia di fare? Il mio timore è quando smetto con questo medicinale che tutto mi ritorni indietro, ecco il motivo di usare dosi minime.
Grazie del vostro aiuto
Contatterò l'ente da lei segnalato.
Nel frattempo dopo un breve colloquio con il mio medico di base mi ha detto che posso proseguire con il mio gruppo di aiuto (nello specifico l'ente si chiama PRH www.prh.it.
Mi ha prescritto da usare con cautela delle gocce ansiolitiche LEXOTAN; sinceramente è la prima volta che utilizzo farmaci del genere e mi ha consigliato di prenderne il meno possibile senza fare bruschi cambiamenti.
Ho iniziato ieri mattina con 5 gocce (dato che sono più agitato il mattino che la sera) e devo dire che per tutta la giornata il mio "tremore" e agitazione è molto placato. Sento risalire questa ansia verso sera ma al momento riesco ancora a controllarla senza l'uso del farmaco.
Sapendo che questo farmaco se abusato porta a effetti collaterali cosa mi consiglia di fare? Il mio timore è quando smetto con questo medicinale che tutto mi ritorni indietro, ecco il motivo di usare dosi minime.
Grazie del vostro aiuto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 29/06/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.