Chiedo aiuto su come comportarmi con mio padre
Buongiorno, mio padre ha 45 anni, beve tutti i giorni e a volte fa uso di sostanze stupefacenti come cocaina e crack, in tutti questi anni non è mai stato violento.
Settimana scorsa non so se fosse per colpa del astinenza o fosse un delirio dovuto all’alcol, ha alzato le mani a mia madre per poi picchiarsi da solo e sbattersi la testa contro il muro, avendo apparecchio fisso era pieno di sangue, ho contattato 112 per ambulanza, ma è servito a poco, anche perché appena arrivati in ospedale lui è scappato.
Mio padre assume Seroquel 400mg e il Trittico per i suoi disturbi psicologici.
Mi rendo conto che mio padre non è più assolutamente la stessa persona di prima, purtroppo spesso non capisce le cose, ha tante paranoie, diciamo che il suo cervello non funziona più come dovrebbe funzionare un cervello normale, naturalmente lui non se ne rende conto è secondo lui è tutto sottocontrollo e che il problema siamo noi.
Quando beve diventa aggressivo con le persone che conosce, ma estremamente docile con gli sconosciuti, se fa uso di cocaina o crack allora sparisce per anche un giorno intero per poi ricomparire piangendo, perché a lui non piace drogarsi almeno è quello che ci dice.
Io sono sempre intervenuto per non far succedere disastri, ma è possibile che in questo paese se una persona non vuole farsi curare allora ci debbano rimettere i famigliari?
Naturalmente non lo possiamo nemmeno abbandonare a se stesso, sarebbe scorretto.
Come si risolvono questi problemi?
A chi posso rivolgermi?
C’è una spiegazione che l’ha fatto diventare violento ultimamente?
Noi abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, adesso se ci parliamo lui mi insulta e basta.
Io non voglio che finisca per ammazzarsi o per far del male a mia madre o a qualcun altro.
Settimana scorsa non so se fosse per colpa del astinenza o fosse un delirio dovuto all’alcol, ha alzato le mani a mia madre per poi picchiarsi da solo e sbattersi la testa contro il muro, avendo apparecchio fisso era pieno di sangue, ho contattato 112 per ambulanza, ma è servito a poco, anche perché appena arrivati in ospedale lui è scappato.
Mio padre assume Seroquel 400mg e il Trittico per i suoi disturbi psicologici.
Mi rendo conto che mio padre non è più assolutamente la stessa persona di prima, purtroppo spesso non capisce le cose, ha tante paranoie, diciamo che il suo cervello non funziona più come dovrebbe funzionare un cervello normale, naturalmente lui non se ne rende conto è secondo lui è tutto sottocontrollo e che il problema siamo noi.
Quando beve diventa aggressivo con le persone che conosce, ma estremamente docile con gli sconosciuti, se fa uso di cocaina o crack allora sparisce per anche un giorno intero per poi ricomparire piangendo, perché a lui non piace drogarsi almeno è quello che ci dice.
Io sono sempre intervenuto per non far succedere disastri, ma è possibile che in questo paese se una persona non vuole farsi curare allora ci debbano rimettere i famigliari?
Naturalmente non lo possiamo nemmeno abbandonare a se stesso, sarebbe scorretto.
Come si risolvono questi problemi?
A chi posso rivolgermi?
C’è una spiegazione che l’ha fatto diventare violento ultimamente?
Noi abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, adesso se ci parliamo lui mi insulta e basta.
Io non voglio che finisca per ammazzarsi o per far del male a mia madre o a qualcun altro.
[#1]
Gentile utente,
se non riesce a parlare direttamente con suo padre (ma lei è ampiamente maggiorenne, quindi cercare affettuosamente assieme una soluzione dovrebbe essere fattibile) chieda aiuto al Centro per le tossicodipendenze più vicino a lei, SERT che adesso si chiama SERD.
Naturalmente il primo da interessare al caso dovrebbe essere il medico di famiglia, che potrebbe fornire intanto a suo padre le analisi cliniche e le visite specialistiche opportune.
Lei non può immaginare quante volte un improvviso cambiamento nel comportamento ha alla base un disturbo organico curabile. Suo padre è molto giovane, oltretutto.
Se lo ritiene opportuno, gli faccia leggere la sua email e questa risposta, o solo la mia risposta.
Faccio a tutti voi i più sinceri auguri di guarigione.
se non riesce a parlare direttamente con suo padre (ma lei è ampiamente maggiorenne, quindi cercare affettuosamente assieme una soluzione dovrebbe essere fattibile) chieda aiuto al Centro per le tossicodipendenze più vicino a lei, SERT che adesso si chiama SERD.
Naturalmente il primo da interessare al caso dovrebbe essere il medico di famiglia, che potrebbe fornire intanto a suo padre le analisi cliniche e le visite specialistiche opportune.
Lei non può immaginare quante volte un improvviso cambiamento nel comportamento ha alla base un disturbo organico curabile. Suo padre è molto giovane, oltretutto.
Se lo ritiene opportuno, gli faccia leggere la sua email e questa risposta, o solo la mia risposta.
Faccio a tutti voi i più sinceri auguri di guarigione.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Gentile ragazzo, sono del tutto d'accordo con quanto scrive la Collega dottoressa Potenza, il percorso proposto è ottimo , vada con la mamma a parlare senza perdere tempo e prima che succeda di peggio, suo padre è giovane, speriamo perciò che ce la faccia, dovrebbe anche essere preso in carico da uno specialista col quale costruire un'alleanza terapeutica che insieme a farmaci opportuni lo sostenga e lo faccia uscire da questa che sembra un'eterna adolescenza..Complimenti per il modo affettuoso e maturo con cui cerca di combattere questo difficile momento.. Auguri di cuore , ci tenga informati..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 26/06/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.