Ossessione sessuale capezzoli
Buongiorno, da alcuni mesi ho sviluppato una fantasia sessuale anomala e inusuale, che imbarazza tanto me quanto le mie partner sia fisse che occasionali.
Vengo subito al dunque: durante i preliminari, adoro che la mia compagna mi succhi con avidità i capezzoli, come se sfogasse sugli stessi un proprio perverso appetito carnale.
Non saprei dire perché godo tanto nel ricevere questa pratica, che ormai richiedo stabilmente prima di iniziare il rapporto, né sono in grado di dare spiegazioni esaustive quando la persona che è con me a letto mi domanda, con tono di perplessità sospettosa, le ragioni per cui io abbia bisogno di questo tipo di trattamento, al quale le donne in genere si prestano non perché provino piacere nel sapore della mia pelle, ma solo per compiacermi (cosa che in quel momento non manco di notare, e che mi causa un calo dell'eccitazione); sono anzi alla disperata ricerca di una partner che condivida questa mia parafilia, cioè che provi piacere quanto me nel sottopormi a questa sorta di fellatio praticata non sui genitali ma sui capezzoli.
Mi fa davvero impazzire vedere una bocca che come affamata si avventa su quella parte del mio corpo, forse perché inconsciamente sono attratto dall'idea di diventare preda di una donna che assuma, al culmine della passione, il ruolo mitologico di baccante o di menade, o che si trasformi in una creatura ferina insaziabile di sesso... Sta di fatto che, esaurito l'atto e cessato il desiderio, provo disgusto e vergogna per i pensieri che ho fatto, e mi sento perfino in colpa di non saper opporre un argine alle mie voglie malsane.
Altro particolare scabroso, che nemmeno alla mia terapeuta oso confessare: provo piacere se in quei momenti vengo insultato, e se il martirio dei miei capezzoli viene accompagnato da sputi e da un più generale lavoro di riduzione del mio corpo ad oggetto sessuale.
Ringrazio chi avrà la bontà di comprendere la gravità del mio caso e di alleviare le pene che mi comporta.
Vengo subito al dunque: durante i preliminari, adoro che la mia compagna mi succhi con avidità i capezzoli, come se sfogasse sugli stessi un proprio perverso appetito carnale.
Non saprei dire perché godo tanto nel ricevere questa pratica, che ormai richiedo stabilmente prima di iniziare il rapporto, né sono in grado di dare spiegazioni esaustive quando la persona che è con me a letto mi domanda, con tono di perplessità sospettosa, le ragioni per cui io abbia bisogno di questo tipo di trattamento, al quale le donne in genere si prestano non perché provino piacere nel sapore della mia pelle, ma solo per compiacermi (cosa che in quel momento non manco di notare, e che mi causa un calo dell'eccitazione); sono anzi alla disperata ricerca di una partner che condivida questa mia parafilia, cioè che provi piacere quanto me nel sottopormi a questa sorta di fellatio praticata non sui genitali ma sui capezzoli.
Mi fa davvero impazzire vedere una bocca che come affamata si avventa su quella parte del mio corpo, forse perché inconsciamente sono attratto dall'idea di diventare preda di una donna che assuma, al culmine della passione, il ruolo mitologico di baccante o di menade, o che si trasformi in una creatura ferina insaziabile di sesso... Sta di fatto che, esaurito l'atto e cessato il desiderio, provo disgusto e vergogna per i pensieri che ho fatto, e mi sento perfino in colpa di non saper opporre un argine alle mie voglie malsane.
Altro particolare scabroso, che nemmeno alla mia terapeuta oso confessare: provo piacere se in quei momenti vengo insultato, e se il martirio dei miei capezzoli viene accompagnato da sputi e da un più generale lavoro di riduzione del mio corpo ad oggetto sessuale.
Ringrazio chi avrà la bontà di comprendere la gravità del mio caso e di alleviare le pene che mi comporta.
[#1]
Gentile utente,
Come sessuologa clinica non vedo nessuna >gravità nel Suo caso< (per usare parole Sue); semplicemente delle preferenze che in fase di preliminari Lei comunica alle Sue partner.
Ciò riguarda anche le fantasie erotiche.
Se poi le Sue partner non saranno disponibili in quanto non gradiscono, hanno tutto il diritto di non prestarsi a questa pratica.
Ma ciò vale per ogni comportamento sessuale da entrambe le parti.
Non sembra dunque esserci motivo per cui Lei non osi parlarne con la Sua Psicoterapeuta considerato che tali preferenze Le creano disagio, come Lei ci dice.
......
Tenga conto che la nostra risposta qui è *generale* in quanto basata unicamente sui dati che Lei ci fornisce, e che risultano inevitabilmente scorporati da tutto il resto della Sua persona. La Sua terapeuta ha il grande vantaggio di conoscerLa meglio e più compiutamente; e dunque di riuscire a collocare con maggiore precisione nella Sua vita psichica i fenomeni di cui ci parla.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Come sessuologa clinica non vedo nessuna >gravità nel Suo caso< (per usare parole Sue); semplicemente delle preferenze che in fase di preliminari Lei comunica alle Sue partner.
Ciò riguarda anche le fantasie erotiche.
Se poi le Sue partner non saranno disponibili in quanto non gradiscono, hanno tutto il diritto di non prestarsi a questa pratica.
Ma ciò vale per ogni comportamento sessuale da entrambe le parti.
Non sembra dunque esserci motivo per cui Lei non osi parlarne con la Sua Psicoterapeuta considerato che tali preferenze Le creano disagio, come Lei ci dice.
......
Tenga conto che la nostra risposta qui è *generale* in quanto basata unicamente sui dati che Lei ci fornisce, e che risultano inevitabilmente scorporati da tutto il resto della Sua persona. La Sua terapeuta ha il grande vantaggio di conoscerLa meglio e più compiutamente; e dunque di riuscire a collocare con maggiore precisione nella Sua vita psichica i fenomeni di cui ci parla.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 26/06/2022.
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