è vero che ognuno ama a modo suo o ci sono leggi e segnali

buonasera.
Sono una ragazza di quasi 26 anni e da circa un anno ho iniziato una relazione a distanza (temporanea, poiché lui tra qualche mese dovrebbe rientrare) che mi sta logorando.
Premetto che io ho forti paure abbandoniche dovute ad una situazione personologica instabile (disturbo borderline, ma i cui sintomi sono abbastanza sotto controllo rispetto ad alcuni anni fa).
Ho pensato sin da subito che lui non mi amasse quanto io amavo lui, anche se lui sosteneva il contrario, dicendo di aver bisogno dei suoi tempi e che all'inizio aveva un blocco, ma poi gli era andato via.
Nella relazione sento di aver dato sempre più io che lui, i viaggi per vedersi erano organizzati sempre da me, anche se pagava lui i biglietti, e in generale non ho mai visto quel trasporto immenso, quella voglia impellente di vedermi, anzi, se capitava che si rimandasse lui era abbastanza trtanquillo.
La situazione è precipitata, però, perché io a detta sua "mi lamento sempre" e non riesce a godersi gli aspetti positivi della mia personalità.
Le mie, dal mio punto di vista, non sono lamentele ma solo ricerca di conferme, voglia di vederlo più attivo, partecipe, invece mi sembra solo una ameba.
Tuttavia, c'era stato un periodo in cui si era reso super attivo nei miei confronti, ma è durato poco, un paio di mesi, che per me erano stati un sogno perché finalmente quel ppotenziale che vedevo era diventato reale.
Mi ha presentato tutti i suoi amici e fino a questi ultimi giorni ci eravamo sentiti ogni giorno e visti circa una volta al mese.
Io la distanza la soffro tantissimo.
Lui per niente, dice che non vede nulla che non va, ed il fatto che fosse presente per lui voleva dire molto.
Per me, invece, questi aspetti non andavano, mi vedevo trascurata, non messa al primo posto, soprattutto a distanza.
Questi aspetti, infatti, si attenuavano molto con la presenza.
Ora però lui mi ha chiesto una "pausa", cioè di fare dei passi indietro perché non ce la fa più con questo mio atteggiamento e non vuole nemmeno provare a risolvere perché ora "non gli va e comunque ci abbiamo provato troppe volte e si ripetevano gli stessi schemi".
Gli ho chiesto se è solo una scusa per divertirsi in vista dell'estate e dice di no, ma al contempo è gelido, mette un muro nella comunicazione che a me fa letteralmente sprofondare.
Si fa sentire poco e quando lo fa è gelido, eppure fino a poche settimane fa era a casa mia e sembrava normale.
Manda qualche messaggio sporadico, come a voler tastare il terreno, ma poi smette di rispondere.
Per me tutti questi segnali significano senza dubbio che non mi ama, ma lui dice che non è così ma ha bisogno che facciamo dei passi indietro.
Peer me una cosa del genere è impensabile e sto soffrendo tatnissimo.
NOn so come affrontarla perché non so il motivo di questo "muro", se le motivazioni siano reali oppure no, ma non ce la faccio più.
Anche perché appena propongo un aereo per chiarire di persona mi dice di no.
NOn so veramente cosa fare
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Buonasera,
La situazione che descrive può essere collegata alle differenti personalità di entrambi, ciò non significa che il suo compagno non la ama o non è felice di vederla, ma ha una modalità diversa di manifestare il suo affetto.
Adesso, il fatto che voglia una pausa, può essere testimonianza di stanchezza verso gli schemi che si ripetevano costantemente e quindi può essere anche un modo per preservare il rapporto e non andare oltre il limite che può portare alla rottura.
Ciò che può essere utile è ovviamente trasmettere fiducia e attendere le sue decisioni, dimostrando di aver compreso i possibili fraintendimenti.
La relazione tra due persone, è fondata soprattutto sulla fiducia, e se lei sente questo allontanamento, può comprendere dando spazio al suo compagno, se realmente ha intenzione di proseguire il rapporto, senza essere lei a convincerlo che andrà bene.
Inoltre può essere utile curare gli interessi personali delle persone coinvolte nella coppia, quindi può anche prendersi del tempo per lei, riscoprendo i suoi spazi e ridefinendo la relazione come un completamento della sua persona e non un fattore indispensabile.
Buona serata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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