Sono una stalker?

Salve.
Ho 40 anni, ho un lavoro, una casa mia, indipendente e realizzata sul piano professionale, purtroppo viene meno quello sentimentale.
Non ho mai avuto una relazione seria, mi sono sempre accontentata di storielle, pensando che dall'altra parte c'era la mia stessa disponibilità ma non è stato così.
Sentimenti non corrisposti.
Ho vissuto tanti anni lontano da casa, solo da pochi mi sono stabilizzata.

La mia ultima relazione risale con un uomo sposato.
Questo uomo anni fa lui era separato, stavamo iniziando a frequentarci, ma lui scelse un 'altra donna dove in termini brevi ebbero un bambino, lui 40 anni lei meno di 30.

Litigammo di brutto, lui pubblico ufficiale, dove mi umiliò tanto, mandando i miei msg di litigio a mia sorella.
Mi minacciò di farmi perdere il lavoro e di denunciarmi.
Ma io cercavo solo di chiarire con lui.
Quando passava in servizio mi guardava sempre male o mi provocava, io nn facevo nulla, nn reagivo.
Dopo anni abbiamo di nuovo iniziato a parlare, lui mi confidò che le cose non andavano bene con il secondo matrimonio, mi parlò male della compagna.
Tante cose particolari.
Ci siamo avvicinati.
Dopo una litigata sempre per msg lui non ha voluto più vedermi e sentirmi.
Ho cercato di parlargli x msg, ma iniziò a insultarmi, è durato un paio di mesi.
Mi ha detto tante cose brutte minacciando, alzando i toni e offendendo, dandomi colpe in più di nuovo dicendo che io gli faccio violenza psicologica e sn una stalker, io nn ho mai offeso o minacciato.
Quando lo incrocio mi sento a disagio, abbasso lo sguardo o cambio strada, mi guarda male.
Mi sento in colpa per le brutte parole mi ha dedicato, dandomi colpe che x me sgridava il figlio, tante altre cose.
Io volevo solo evitare di nuovo si Concludesse come in passato.
Ero disponibile a parlarne a voce, cm nei mesi passati lui veniva a casa mia poteva venire anche per chiarire.

Da parte mia c'è sempre stata disponibilità anche a superare degli ostacoli.

Lui nn mi risponde e se lo fa, x insultarmi.
Mi ha paragonata ad un cancro.
Tutto ciò mi ha distrutta di nuovo dentro.
Volevo sapere se davvero ho un profilo ossessivo di stalker...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
come sempre dobbiamo partire da lei che ci scrive.
Situazione fisica di sottopeso (cosa ne dice il medico?) e per il resto: "indipendente e realizzata sul piano professionale, purtroppo viene meno quello sentimentale".
Se lo dicesse una diciottenne le consiglieremmo di darsi tempo per capire: 1) che cosa vuole davvero dalla vita; 2) se sta sbagliando i modi per ottenere quello che vuole.
Ora, lei i diciotto li ha passati da un pezzo e sul piano sentimentale non parla di successi e di avventure appaganti, ma di 'storielle' in cui si è 'sempre accontentata' e di sentimenti non corrisposti; equivocava ogni volta su quello che gli altri potevano e volevano offrirle?
Vogliamo parlare di sistematica sfortuna, o sarebbe come nasconderci dietro un dito?
Non è più logico pensare che parte col piede sbagliato e probabilmente la prima persona a cui non vuol bene è lei stessa? Che forse per questo non riesce a voler bene neanche agli altri, e soprattutto che non sa scegliere i partner e non sa leggere i comportamenti e i messaggi che questi comportamenti inviano, né i propri, né quelli altrui?
Prendiamo la vicenda che ci racconta come modello.
Anni fa lei inizia una relazione con un separato che in breve la lascia (o la tradisce?) e mette incinta un'altra. Lei, anziché respirare di sollievo per aver perso un uomo incostante e incapace di gestire la propria sessualità, ci litiga 'di brutto', e gli manda messaggi tanto inopportuni che lui può inviarli a sua sorella come testimonianza, non certo della sua ragionevolezza, ma forse della sua sregolata aggressività? "Mi minacciò di farmi perdere il lavoro e di denunciarmi"; tutto questo per dei semplici messaggi?
"Ma io cercavo solo di chiarire con lui".
Eh, no, signora, questo non è credibile. Un messaggio tipo: "Come hai potuto lasciarmi? Io ti amavo. Spiegami almeno perché l'hai fatto" non viene inviato ad altri come prova di stalking!
Tutto fa pensare che lei offenda, provochi, non si regoli. Attenzione!
Qualche anno dopo lei accetta che quest'uomo le si avvicini di nuovo, di nuovo lo accoglie mentre è in crisi con la seconda moglie, poi di nuovo lo offende per messaggio e si meraviglia che lui reagisca dicendole che lei gli fa "violenza psicologica" ed è "una stalker".
Prima di pensare che quest'uomo sbaglia tutto, si è chiesta perché lei è stata tanto inopportunamente disponibile con lui?
Ha analizzato e fatto analizzare i messaggi che invia a lui e forse agli altri uomini? Potrebbero essere sistematicamente aggressivi/offensivi, ci ha pensato?
Infine, si è chiesta perché la maggior parte del tempo con un uomo lei deve dedicarlo a "chiarire" i malintesi?
Non pensa che sarebbe meglio voltare pagina, su tutta la linea, e cercare l'aiuto di un professionista che la guidi fuori da questo tunnel senza fine?
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Lei ha proprio ragione. Condivido pienamente il discorso, sul non volermi bene abbastanza. La durezza e schiettezza delle sue parole mi ha fatto vedere da esterna la situazione.
Grazie.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Prego, cara utente.
Vedrà che se riprenderà in pugno la sua vita arriverà a traguardi che per ora non immagina.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com