Dopo anni di isolamento provo vergogna a uscire in mezzo alla gente come posso fare ?

buonasera, sono un ragazzo di 25 anni con un grande problema ovvero provo vergogna a uscire di casa dopo anni di isolamento.

Finita il liceo a 19 anni mi sono ritirato a casa per ben due anni, zero contatti con altre persone tranne con i miei genitori.

A 22 anni decido di iniziare l'università in un'altra regione, incontro nuove persone, poi il covid ha bloccato questa nuova fase ma ora per fortuna ho ripreso i contatti con alcuni colleghi e quando sono li (fuori regione) ho qualcuno con cui uscire.
Non esco sempre ma almeno un po' di svago li c'e' per me.

Ora il mio piu' grande problema e' casa mia, li non ho amici e quando ritorno per le vacanze (natale ed estive - luglio /agosto) mi sento male.

Ho ansia, mi sento un fallito, provo tanta vergogna a uscire, penso cosa dico se qualcuno mi dice:
1) dove sei stato in questi anni?

2) non ti ho mai visto come mai?

3) perche' non uscivi?

ecco questo pensiero mi blocca.
ho una sorella poco piu' piccola e lei mi invita a uscire con le sue amiche sono quasi tentato ma poi alla fine decido di no!
ho deciso che devo fare qualcosa altrimenti tutto questo malessere interiore non passa mai.

come faccio e quali sono i passi da fare?
come e cosa rispondo alle domande sopra elencate?

l'inizio di questo problema è iniziato quando alcuni ragazzi per anni mi hanno preso in giro, dicendomi che sono brutto, che non potevo avere mai una ragazza, che ero grasso.
Io non rispondevo anzi vedendo la reazione di tutti i miei compagni sono arrivato al punto che il problema ero io, cosi rimanevo a casa, dove non avevo pressioni e mi sentivo al sicuro.

Li (nell'altra regione dove studio) ho fatto amicizia sia con ragazzi che con ragazze, alcune mi hanno fatto anche complimenti quindi ho capito che non per tutti sono brutto e che posso avere qualche possibilita' anche io.
Non dico che li non ho paura anzi, cerco di non parlare mai della mia casa nativa (amici, feste) , in un certo senso sono condizionato anche li in quanto se mi faccio fidanzato o vorrei invitare qualcuno a passare le vacanze con me evito! PERCHE?
perchè poi scoprirebbero la verità: (
non chiedo magie so che dovrò faticare per trovare un pò di serenità ma come posso inziare?
ho pensato in tanti modi a come rispondere a quelle tre domande ma ogni risposta che cerco di dare mi sembra cosi' stupida.

spero in un vostro supporto, grazie ciao
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il tuo problema ha un nome: si chiama evitamento.

Stai evitando le situazioni che potrebbero urtare la tua sensibilità, e così facendo stai ottenendo due risultati: 1) che non impari a essere meno sensibile, a fare "il callo" a certi stimoli provocatori che ricevi; e 2) evitando continuamente invii a te stesso un messaggio silenzioso ma letale: "Ecco, stai evitando perché sei un ansioso". E quindi ti confermi da solo nel ruolo di ansioso.

La soluzione consiste nell'imparare a evitare di evitare, cioè di affrontare, e sopportare le <inevitabili> sensazioni sgradevoli che all'inizio riceverai, fino ad abituartici.

Se non riesci da solo, è appropriato ricorrere a delle sedute con un terapeuta.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
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buonasera
come mi consiglia di iniziare ?
sopratutto cosa posso dire se qualcuno mi fa quelle tre domande ?
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