Doc etero?
uongiorno a tutti, ho iniziato da poco un percorso psicologico ma avrei bisogno di un'opinione a riguardo di un problema che mi sta purtroppo soffocando da mesi.
Ho 33 anni e mi definisco lesbica.
Intorno ai 20 anni di età ho avuto la mia prima esperienza con una donna, e dopo un periodo in cui mi sono definita bisex, ho iniziato a riconoscermi come omosessuale.
Pur non provando totale indifferenza nei confronti degli uomini, le esperienze avute con le donne sono sempre state per me immensamente più soddisfacenti, emotivamente e sessualmente.
Inoltre grazie alla scoperta della mia identità sessuale ho avuto modo di scoprire me stessa, la mia personalità è sbocciata, ho acquisito autostima e dato anche una spiegazione al mio lato mascolino sempre particolarmente spiccato.
Da 2 anni ho una relazione con una ragazza, la più intensa e sincera avuta finora...
Un anno fa i suoi genitori scoprono di noi (lei è aperta con amici ed altri parenti, ma date le esperienze passate sapeva che i genitori non avrebbero mai accettato la nostra relazione ed aveva evitato di parlargliene) e prima la insultano e poi le tolgono la parola per mesi.
Dopo diverso tempo riprendono ad avere un rapporto, rapporto nel quale però io non esisto.
Non vengo mai nominata, loro non hanno evidentemente desiderio di conoscermi o non mi ritengono degna di essere conosciuta.
Questa cosa mi fa soffrire enormemente, anche se tutti mi dicono che il problema non sono io, mi sento una nullità, come se non esistessi.
Da quel momento ho iniziato a provare vergogna nel farmi vedere in giro con la mia ragazza, quando entro in casa sua questa sensazione è alle stelle (una delle preoccupazioni dei suoi genitori era proprio quella che i suoi vicini potessero vederci insieme), non riesco a parlare della nostra relazione con gli altri senza sentirmi a disagio.
Il tutto è peggiorato notevolmente qualche mese fa, quando improvvisamente ho iniziato a provare attrazione sessuale nei confronti degli uomini... il problema è che la provo nei confronti di tutti gli uomini che mi capita di incontrare, rendendo per me molto complicato avere una vita normale.
Ho letto che potrei avere un DOC (mi sembra plausibile dato che ho diversi altri disturbi ossessivi compulsivi), ma è possibile averne uno ETEROSESSUALE anzichè OMOSESSUALE?
Ne ho parlato con la mia ragazza ed anche lei pensa che potrei avere un disturbo di questo tipo, ma a me ormai questa attrazione nei confronti degli uomini sembra reale, e pur provocandomi tantissima tristezza perchè non credo che l'eterosessualità sia la mia vera natura, mi rendo conto che non riesco a vedere neanche più l'omosessualità come la mia strada, perchè mi provoca moltissimo stress ed infelicità.
Voi cosa ne pensate?
Grazie dell'ascolto
Ho 33 anni e mi definisco lesbica.
Intorno ai 20 anni di età ho avuto la mia prima esperienza con una donna, e dopo un periodo in cui mi sono definita bisex, ho iniziato a riconoscermi come omosessuale.
Pur non provando totale indifferenza nei confronti degli uomini, le esperienze avute con le donne sono sempre state per me immensamente più soddisfacenti, emotivamente e sessualmente.
Inoltre grazie alla scoperta della mia identità sessuale ho avuto modo di scoprire me stessa, la mia personalità è sbocciata, ho acquisito autostima e dato anche una spiegazione al mio lato mascolino sempre particolarmente spiccato.
Da 2 anni ho una relazione con una ragazza, la più intensa e sincera avuta finora...
Un anno fa i suoi genitori scoprono di noi (lei è aperta con amici ed altri parenti, ma date le esperienze passate sapeva che i genitori non avrebbero mai accettato la nostra relazione ed aveva evitato di parlargliene) e prima la insultano e poi le tolgono la parola per mesi.
Dopo diverso tempo riprendono ad avere un rapporto, rapporto nel quale però io non esisto.
Non vengo mai nominata, loro non hanno evidentemente desiderio di conoscermi o non mi ritengono degna di essere conosciuta.
Questa cosa mi fa soffrire enormemente, anche se tutti mi dicono che il problema non sono io, mi sento una nullità, come se non esistessi.
Da quel momento ho iniziato a provare vergogna nel farmi vedere in giro con la mia ragazza, quando entro in casa sua questa sensazione è alle stelle (una delle preoccupazioni dei suoi genitori era proprio quella che i suoi vicini potessero vederci insieme), non riesco a parlare della nostra relazione con gli altri senza sentirmi a disagio.
Il tutto è peggiorato notevolmente qualche mese fa, quando improvvisamente ho iniziato a provare attrazione sessuale nei confronti degli uomini... il problema è che la provo nei confronti di tutti gli uomini che mi capita di incontrare, rendendo per me molto complicato avere una vita normale.
Ho letto che potrei avere un DOC (mi sembra plausibile dato che ho diversi altri disturbi ossessivi compulsivi), ma è possibile averne uno ETEROSESSUALE anzichè OMOSESSUALE?
Ne ho parlato con la mia ragazza ed anche lei pensa che potrei avere un disturbo di questo tipo, ma a me ormai questa attrazione nei confronti degli uomini sembra reale, e pur provocandomi tantissima tristezza perchè non credo che l'eterosessualità sia la mia vera natura, mi rendo conto che non riesco a vedere neanche più l'omosessualità come la mia strada, perchè mi provoca moltissimo stress ed infelicità.
Voi cosa ne pensate?
Grazie dell'ascolto
[#1]
Come tutte le situazioni che riguardano la fluidità dell'orientamento sessuale, è necessario premettere che non si può esprimere un parere attendibile senza conoscerla direttamente.
Quello che è possibile dire è che dal suo racconto sembrerebbe trattarsi di un interesse autentico verso l'universo maschile. Nel caso del disturbo ossessivo il comportamento sempre presente è il mettersi alla prova: cioè nel suo caso guarderebbe continuamente gli uomini per capire se le piacciono. Invece dice di sentirsene fortemente attratta.
Potrebbe chiarificare la questione chiedendo un consulto psicologico direttamente. Per poi poter compiere scelte più informate.
Quello che è possibile dire è che dal suo racconto sembrerebbe trattarsi di un interesse autentico verso l'universo maschile. Nel caso del disturbo ossessivo il comportamento sempre presente è il mettersi alla prova: cioè nel suo caso guarderebbe continuamente gli uomini per capire se le piacciono. Invece dice di sentirsene fortemente attratta.
Potrebbe chiarificare la questione chiedendo un consulto psicologico direttamente. Per poi poter compiere scelte più informate.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
La tristezza non fa parte del disturbo ossessivo, non almeno in modo primario.
E il fatto che sente attrazione per ogni uomo non è di per sé sintomo di ossessività.
E il fatto che sente attrazione per ogni uomo non è di per sé sintomo di ossessività.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 17/06/2022.
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