Scontentezza e frustrazione della propria vita privata causa lavoro fuori sede

Gentili dottori, sono qui a scrivervi per manifestare il mio malessere riguardo la mia vita privata.
Premetto che sono originario della Sicilia e come tanti causa poche opportunità lavorative ho dovuto abbandonare la mia regione entrando tramite concorso nella pubblica amministrazione con la speranza di chiedere in un secondo momento la mobilità.
Fin qui tutto normale un percorso come tanti, soltanto che io attualmente dopo 4 anni di vita al nord sono arrivato al culmine, mi sento triste dormo poco la notte, soffro il mio tempo libero e faccio molto straordinario per cercare di stancarmi e far passare le giornate prima possibile.
Ho provato con sport, ho qualche amicizia esco ogni tanto ma non è sufficiente ad affievolire il mio disagio.
Circa una volta al mese riesco ad andare in Sicilia una settimana e sento notevolmente la differenza, già nel trascorrere la giornata, il mio umore cambia, insomma sono totalmente appagato in tutto, che penso che se lavorassi qui potrei anche essere l'uomo piu felice del mondo.
Ho una partner che lavora in Sicilia oltre che il resto della mia famiglia, ed è veramente una vita totalmente diversa.
Sono in attesa di mobilità ma come ben conoscete nella sanità permane il nullaosta dell'azienda di appartenenza e inoltre quella graduatoria è come qualcosa che non arriva mai.
Ho inoltrato richieste di comando, aspettativa per incarico nella mia regione ma l'azienda non mi concede nulla, e questa cosa fa aumentare ancora di più il mio disagio.
Quando prendo l'aereo dal ritorno delle ferie è come se stessi andando in galera, il lavoro non mi dispiace è proprio la geografia e usi e costumi del posto a mettermi questo stato d'angoscia.
Ho cercato di condurre una vita normale dedicandomi a sport, coltivare quelle poche conoscenze che ho, lettura, ma niente da fare la tristezza di quei posti spegne la mia personalità ed oltre che resistere non ho potuto fare altro finora.
Confido in qualche vostro consiglio, grazie per l'attenzione.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
può darsi che la cittadina del nord in cui si trova risulti per lei particolarmente respingente, come clima e come ambiente umano.
Le potrei dire di chiedere il trasferimento in un'altra città della stessa regione o del centro, per tentare un ambiente migliore, ma se lei vuole tornare "a casa", dove oltretutto ha la sua compagna, queste non sarebbero soluzioni.
Lo sarebbe forse il matrimonio. Il ricongiungimento al coniuge fa punteggio. Lo fa anche la malattia di un genitore e la relativa 104, ma se i suoi stanno bene, meglio così.
Allora cosa fare? Evitare di cadere in depressione e studiare tutte le strategie di lavoro (concorsi, professione privata etc.) che possano riportarla a sud.
Per ispirarsi, ma per carità, non per deprimersi, legga il Lamento per il sud, di Salvatore Quasimodo. Le regalo il link come buon augurio:
https://www.poesiedautore.it/salvatore-quasimodo/lamento-per-il-sud.
Forza!

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com